La ragade anale è una nota complicanza della terapia dell’acne a base di isotretinoina

andreafavara
Dr. Andrea Favara Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Colonproctologo, Chirurgo generale

L’isotretinoina è un farmaco abitualmente utilizzato dai dermatologi nella terapia dell’acne.

In un recente caso descritto su Colorectal Diseases,  una ragazza di 15 anni in terapia da due mesi con questo farmaco per acne nodulocistica è stata indirizzata all’ ambulatorio di chirurgia generale della sua città, in Turchia, per la comparsa di dolore anale e sanguinamento rettale.

Dopo la visita è stata posta diagnosi di ragade anale ed è stata consigliata una terapia conservativa ma non le è stato suggerito di interrompere la terapia a base di isotretinoina.

La ragade non è guarita nonostante la terapia e dopo un mese, in occasione del controllo dermatologico, i colleghi hanno immediatamente suggerito la sospensione della terapia essendo la comparsa di ragade anale un suo noto effetto collaterale.

Alla sospensione del farmaco, in quattro settimane la sintomatologia è scomparsa e la ragade è guarita.

Fin dal 1987 esistono in letteratura casi di proctosigmoidite e infiammazione intestinale associati all’ uso di isotretinoina ed i pazienti dovrebbero essere informati sulla possibile comparsa di questo effetto collaterale che si manifesta con dolore addominale, diarrea e sanguinamento rettale.

La mucosa del canale anale può venire danneggiata dal farmaco e conseguentemente può formarsi una ragade come segnalato più volte nella letteratura scientifica dermatologica.

Il caso, giustamente riferito dai colleghi turchi, è una dimostrazione evidente di quanto sia importante una visione ampia nella cura di un paziente anche quando si rivolge ad uno specialista che si occupa in modo molto selettivo di determinate patologie quale può essere un coloproctologo. Una cultura medica non limitata alle proprie strette competenze specialistiche è essenziale per non incorrere in errori o omissioni quali quello descritto e perdersi nella ricerca del topolino senza vedere l’ elefante.

 

"Lo specialista è colui che sa sempre di più su sempre di meno, fino a sapere tutto di niente."
George Bernard Shaw

 

 

Fonte: Sule Gungor et al., Colorectal Dis, Accepted Article DOI 10.1111/codi.12294

Data pubblicazione: 02 giugno 2013 Ultimo aggiornamento: 31 maggio 2017

Autore

andreafavara
Dr. Andrea Favara Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Colonproctologo, Chirurgo generale

Laureato in Medicina e Chirurgia nel 1991 presso Universita' Studi Milano.
Iscritto all'Ordine dei Medici di Milano tesserino n° 31610.

Iscriviti alla newsletter

4 commenti

#1
Dr. Giampiero Griselli
Dr. Giampiero Griselli

Purtroppo gli effetti mucocutanei in corso di terapia con retinoidi , e quindi segnatamente anche con la isotretinoina , di prima generazione, sono attesi nel 100 % dei casi. Di regola più frequente è la secchezza delle labbra con spacchi ragadiformi , il peeling delle mani , la secchezza oculare e vulvare , ma ovviamente tutti i distretti possono essere interessati. L'efficacia e il giusto dosaggio possono essere addirittura desunti da questo . Cioè. ..se le labbra non si ragadizzano. ...siamo bassi di dosaggio! Solitamente però si sopporta cercando si antagonizzare con creme idratanti e protettive , colliri e protezioni in genere contro sole , traumatismi etc.
Il caso della ragade , meno frequente, ma del tutto atteso in concordanza di quanto detto si dovrebbe prevenire con attenzioni per la defecazione e igiene. Si tenta di solito di tollerarla per i mesi necessari alla terapia , curandola.
In casi limite si sospende la terapia.

#2
Dr. Andrea Favara
Dr. Andrea Favara

Grazie per il commento e le utili considerazioni Giampiero

Per aggiungere il tuo commento esegui il login

Non hai un account? Registrati ora gratuitamente!

Guarda anche ragade