Riconoscere la pelle come spia di malattia internistica

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Dr. Giampiero Griselli Dermatologo, Medico estetico

La pelleQualcuno magari potrebbe ancora pensare che la cute (e i suoi annessi unghie e capelli), sia un organo per molti versi a se stante, lontano dalle patologie internistiche.

Questo non è vero assolutamente.

Pur essendo vero che l'organo cutaneo abbia sue patologie peculiari ed esclusive, è pur sempre innegabile che esso sia in molti casi la spia di patologie di organi profondi, e partecipi insieme ad essi al quadro clinico-sintomatologico.

Come non ricordarsi del film Di Moretti nel quale il pz, affetto da linfoma, manifestava un prurito diffuso come sintomo principale?

Classiche malattie da disvitaminosi e carenze nutrizionali quali ad esempio pellagra, o anche epatiti, malassorbimenti intestinali, tireopatie,diabete possono rivelarsi sulla cute.

Malattie oncologiche, specialmente in tumori viscerali, danno segno di sè come dermatosi paraneoplastiche e talvolta permettono esse stesse di giungere alla diagnosi.

Le malattie del connettivo e reumatiche hanno frequenti interessamenti cutanei (esempio il lupus eritematoso).

Ma l'elenco sarebbe lunghissimo, dai noduli cutanei della sarcoidosi, alla ulcere buccali del m. di Chrohn.

Senza scordare che anche una particolare virulenza di affezioni considerate banali, quali verruche, molluschi contagiosi, herpes, può far talvolta sospettare malattie da immunodeficienza.

Ecco perchè la Dermatologia deve avere un posto di riguardo tra le discipline internistiche, e il suo ulteriore legame con la Venereologia è lì a testimoniarlo.

Data pubblicazione: 21 agosto 2013

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