Da un recente studio pubblicato su Lancet, emerge che nei paesi ad alto reddito, è possibile ridurre il rischio di nati morti.
I fattori di rischio che è possibile modificare facilmente sono: l’obesità e il sovrappeso materno, l’età materna superiore ai 35 anni, e l’abitudine al fumo materno.
Anche il diabete e l’ipertensione preesistenti alla gravidanza giocano un ruolo importante.
Prima di decidere di concepire un figlio, appare quindi evidente che è opportuno modificare lo stile di vita, adottando un’alimentazione corretta e facendo attività fisica regolare per perdere peso, smettere di fumare, facendosi aiutare eventualmente, anche tramite la frequenza di centri antifumo, e cercare di non rinviare troppo la decisione di diventare mamma, programmando il concepimento prima dei 35 anni.
La consulenza preconcezionale, vedi:
quindi, è un momento importante e fondamentale che ogni donna deve effettuare in previsione di una gravidanza.
Deve essere effettuata almeno un anno prima del presunto concepimento, per aver modo di correggere in modo efficace e per tempo, i fattori di rischio su citati, come il sovrappeso, e l’abitudine al fumo, e per poter individuare tramite opportune indagini diagnostiche, l’eventuale presenza di alterazioni del metabolismo glucidico (diabete) e l’aumento della pressione arteriosa (ipertensione).
Lancet. 2011 Apr 16; 377 (9774) :1294-5.
cara Vincenza,
sono contenta che riporti questa notizia.
E' importantissimo dare il giusto risalto a quei fattori che possono compromettere l'esito della gravidanza, con conseguenze tragiche per i genitori, in un momento in cui si aspettano invece la più grande delle gioie.
http://www.medicitalia.it/vpontello/news/775/The-Lancet-stillbirth-series-piu-voce-alla-morte-in-utero
http://www.medicitalia.it/vpontello/news/24/Lutto-perinatale-un-aiuto-concreto