Cancro al colon: possibile prevenzione con l'olio extra vergine di oliva!

rferreroleone
Dr. Riccardo Ferrero Leone Perfezionato in medicine non convenzionali, Medico di medicina generale

Una nuova speranza contro il cancro al colon viene dal consumo di Olio extra vergine di oliva di alta qualità e dai suoi componenti salutari.

I polifenoli dell'Olio extra vergine già chiamati in causa in numerosi studi scientifici per le loro importanti caratteristiche nutraceutiche svelano oggi un nuovo interessante coinvolgimento nella prevenzione dei tumori ed in particolare del cancro al colon.

E' quanto emerge dagli studi condotti recentemente da ricercatori in Farmacologia presso l'Università di Siena che anno evidenziato come il diidrossifeniletanolo, antiossidante presente nell'extravergine di alta qualità, oltre ad avere proprietà antinfiammatorie e antitrombotiche sembra inibire la crescita del cancro del colon in modelli tumorali preclinici.

Per ottenere i benefici già noti e anche questa possibile azione antitumorale sarebbe sufficiente assumere la normale quantità prevista nella dieta quotidiana purchè si tratti di olio extra vergine di alta qualità certificata.

Per ulteriori dettagli http://www.latuaelaioteca.com/olio_e_salute_15.html

 

Data pubblicazione: 07 novembre 2013 Ultimo aggiornamento: 13 novembre 2013

Autore

rferreroleone
Dr. Riccardo Ferrero Leone Perfezionato in medicine non convenzionali, Medico di medicina generale

Laureato in Medicina e Chirurgia nel 1995 presso Università Studi di Roma La Sapienza.
Iscritto all'Ordine dei Medici di Roma tesserino n° 46569.

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2 commenti

#1
Utente 392XXX
Utente 392XXX

Egr.Dott.Leone
In Luglio 2016 compirò 73anni. Sono stato operato di prostatectomia radicale nel marzo 1998. Nel 2008 il PSA ha iniziato una lenta risalita partendo da 0,12 fino agli attuali 0,53 (esami effettuati nel gennaio 2016. Ci sono rimedi naturali per tenere sotto controllo il psa senza scomodare la medicina tradizionale con i suoi protocolli standard?????La ringrazio per la sua attenzione e cordiali saluti.

#2
Dr. Riccardo Ferrero Leone
Dr. Riccardo Ferrero Leone

Gentile Utente,
la ringrazio per questa domanda che mi da modo di rispondere a numerose richieste che giungono sul tema, dal controllo del Psa come nel suo caso alla terapia per il cancro alla prostata, secondo il punto di vista della medicina non convenzionale: corretta alimentazione e integrazione farmacologica sono due momenti imprescindibili.

Alimentazione.
Sappiamo che circa il 40% dei carcinomi è in relazione con gli inquinanti ambientali e in particolare con l’alimentazione intesa come veicolo di sostanze tossiche e come scorretta assunzione dei nutrienti in senso stretto.
Per il primo aspetto dobbiamo per quanto possibile far attenzione alla provenienza degli alimenti e alla loro composizione; per il secondo dobbiamo preferire la massima espressione della dieta mediterranea aumentando considerevolmente la quota di frutta e verdura rispetto alle proteine animali e ai carboidrati ad alto indice glicemico.

Questo orientamento nutrizionale ha tre obiettivi:
- ridurre in senso assoluto il quantitativo di proteine animali (carni in particolare),
- ridurre frequenza ed intensità dei picchi di insulina riducendo l’assunzione dei carboidrati ad alto indice glicemico,
-aumentare la riserva alcalina dei tessuti
oltre che aumentare la quota ingerita di vitamine e micronutrienti.

Il risultato si traduce direttamente in un miglioramento del metabolismo cellulare,
nella netta riduzione degli insulti infiammatori in tutti i tessuti e nello stimolo al corretto funzionamento del sistema immunitario;
questi sono tre pilastri nella lotta al cancro sui quali è orientata la ricerca medica ufficiale (*) e dove la medicina non convenzionale pone un accento fortissimo.
In sostanza NO a
zucchero bianco,
zuccheri aggiunti e di sintesi,
latte vaccino,
SI a
pane e pasta ottenuti da farine integrali in modica quantità,
cereali integrali,
legumi, frutta secca oleosa,
abbondare in tutti i prodotti dell’orto possibilmente italiani, di stagione e di provenienza biologica certa;
magiare carne raramente e preferire il pesce di piccola taglia (gamberetti, acciughe, sardine, sgombri).

Mi sono dilungato sull’aspetto nutrizionale terapeutico perché è direttamente accessibile a tutti, tanto per la buona salute quanto e maggiormente in prevenzione e in terapia integrata per le forme carcinomatose, la dieta anti-cancro esiste eccome!

Farmaci.
Sul fronte più strettamente farmacologico non convenzionale purtroppo sono costretto a “deluderla”, in terapia oncologica integrata più che mai le prescrizioni devono essere personalizzate e si muovono entro confini molto vasti;
dalla Curcuma al Vischio, all’Artemisia, alla Papaia, alla Thuja, alla Sabal serrulata, al Selenio, agli antiossidanti di sintesi, abbiamo numerose sostanze che in varia misura possono intervenire su numerosi fronti nella lotta ai tumori.
Ripeto però, mai via web e soprattutto in mani esperte.
Spero di esserle stato utile, cordiali saluti,
dr. Riccardo F. Leone

(*) http://www.airc.it/ricerca-oncologica/cos-e/proprieta-comuni/


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Nota per l'Utenza:
i contenuti espressi in nessun caso possono costituire la prescrizione di un trattamento o sostituire la visita specialistica o il rapporto diretto con il proprio medico curante.

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