Cross-linking nel cheratocono anche per cornee sottili

Il cross-linking transepiteliale si è dimostrato sicuro ed efficace nelle cornee sottili

In base ad uno studio presentato al recente congresso di Vienna della Società Europea di Cataratta e Chirurgia Refrattiva, il cross-linking transepiteliale del collagene, mediante una formula modificata della riboflavina da parte dell'azienda italiana SOOFT (Ricrolin TE), rappresenta una soluzione sicura ed efficace per trattare il cheratocono in cornee sottili.

Questa procedura è stata utilizzata in occhi di pazienti con cheratocono progressivo e spessore corneale tra 356 e 386 micron (la cornea ha normalmente uno spessore di circa 550 micron). Le cornee con questo spessore non sarebbero state idonee per il trattamento standard di cross-linking, previsto per cornee con spessore minimo di 400 micron.

Non è stato osservato nessun effetto collaterale e nessun danno alla regione limbare (la parte periferica della cornea, dove vengono generate nuove cellule) durante i controlli post-operatori. Nella maggior parte dei pazienti è stato osservato un miglioramento visivo di circa una linea dello schermo luminoso di prova (ottotipo), è stata ottenuta una significativa riduzione dell'astigmatismo, e i valori di curvatura corneale (cheratometria) sono diminuiti di 1-3 diottrie, a testimonianza del miglioramento del cheratocono. La densità media delle cellule endoteliali (cellule preziose perché incapaci di rigenerarsi) è rimasta invariata.

I disagi dei pazienti dopo l'intervento (lieve bruciore, fotofobia, senso di corpo estraneo), si sono risolti nell'arco di 24 ore.

Data pubblicazione: 23 ottobre 2011 Ultimo aggiornamento: 03 novembre 2016

3 commenti

#1
Ex utente
Ex utente

dottore, il cross-linking transepiteliale é efficace anche in casi di ectasia corneale post-lasik?
Ho effettuato il lasik per correggere una miopia leggera -3.50 nel 2005 e recentemente, dopo una serie di controlli, mi hanno trovato un' ectasia corneale in uno dei due occhi.
Grazie
Chiara

#2
Dr. Antonio Pascotto
Dr. Antonio Pascotto

Cara Chiara,

Il cross-linking trans-epiteliale è consigliato (in quanto utile) anche nei casi di ectasia corneale post-lasik. In tal modo, si evita che l'ectasia corneale possa evolvere, creando una menomazione della qualità visiva.

In bocca al lupo!

#3
Ex utente
Ex utente

La ringrazio. Ne approfitto per farle un altro paio di domande.
Mi hanno consigliato il cross-linking trans-epiteliale con Riboflavin per cercare di fermare il processo di deterioramento della cornea, ma non mi hanno assicurato una guarigione e dunque un recupero della visibilità.
Mi é sembrato di capire che nei migliori dei casi dovrò comunque portare una lente a contatto per correggere il problema visivo. Esistono altri metodi per curare questo problema in maniera definitiva ovvero senza uso di lenti a contatto e/o trapianto della cornea?
Dopo aver effettuato il cross-linking trans-epiteliale quante sono le probabilità di avere problemi di visione poco chiara/fosca?
Non vorrei risolvere un problema e trovarmene poi un altro....
In fine volevo chiederle qualche informazione sull'urgenza nel effettuare il cross-linking trans-epiteliale per ottenere i migliori risultati. L'ectasia corneale é un malattia che progredisce in maniera veloce?
Cordiali saluti
Chiara

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