Intervento di presbiopia

In data 21/12/2012 mi sono fatto operare da un collega di Roma che utilizza la mia metodica con trattamento prk multifocale: è fantastico! Mi stupivo dei pazienti che dicevano e dicono di vedere bene da vicino, ma, devo ammettere che oggi, a 13 giorni dall'intervento che ho subito, leggo, ad esempio, tutto lo scritto delle linee guida ( ed ho 61 anni e sono stato operato 12 anni fa con tecnica prk per lontano ) , la guida telefonica, le regole dei foglietti accompagnatori delle bollette Enel, i bugiardini dei farmaci ecc. Il mio trattamento ha riguardato solo la zona infero mediale dei due occhi ( non era necessaro operare per lontano ) e, dopo gli opportuni tre giorni di riposo visivo, ho ripreso a lavorare scordandomi gli occhiali per lettura.. Mi scuso per l'euforia con cui scrivo, ma è una trasformazione totale delle condizioni visive. Sono in terapia con un blando cortisonico mattino e sera i gt. in ogni occhio e presto passerò, tempo 2-3 giorni ad una unica somministrazione serale per 5-6 giorni seguita, poi da un collirio antiinfiammatorio non steroideo per una quindicina di giorni.

Data pubblicazione: 06 gennaio 2013 Ultimo aggiornamento: 07 luglio 2013

11 commenti

#4
 Staff Medicitalia.it
Staff Medicitalia.it

Gentile utente,
i commenti (sono due di due utenti differenti) sono stati oscurati dallo staff (ma rimangono visibili al medico) perché contenenti dati personali (nome e cognome ed email) che violano la privacy stessa dell'utente, quindi si invita a non inserire tali dati all'interno dei testi (il sistema invia comunque delle notifiche sulla email in caso di risposta).

Senza voler poi entrare nel merito del blog e della frequenza di aggiornamento/lettura da parte dell'autore, le segnaliamo che la sezione dove ha più possibilità di ricevere una risposta dai medici qui su Medicitalia.it è quella del consulto online https://www.medicitalia.it/consulti/oculistica/ dove ogni domanda viene vista da tutti gli specialisti dell'area.

Grazie e cordiali saluti,
staff@medicitalia.it


Riportiamo il messaggio oscurato e anonimizzato:

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Egregio dottor Citroni, all'inizio dello scorso mese di maggio le avevo inviato il seguente messaggio:
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Buongiorno Dr. Citroni,
Sto indagando in modo tale da poter offrire consigli validi ad un mio carissimo amico che presenta la necessità di correggere contemporaneamente miopia e presbiopia e che dovrebbero, comunque, essere entrambe di lieve/media entità: questa è l’idea che mi sono fatto sulla base di quanto ho sentito da lui.
Io mi sono messo a cercarla, in rete, perché avevo già in passato trovato il suo nome in un elenco dei pochissimi medici che si occupano della tecnica LAPR del prof. Pintucci (della cui scomparsa ho appeso solo ora). Una volta trovatolo, ho notato come lei sia, al presente, un convinto proponente della tecnica PRK multifocale. Gradirei, da parte sua, una breve digressione riguardante meriti e demeriti relativi di quest'ultima, rispetto alle alternative potenzialmente considerabili. In particolare, io avevo sempre creduto che, per questo problema, l'associazione PRK + LAPR costituisse la scelta ottimale; infatti, malgrado la necessità di 2 interventi distinti, la LAPR mi sembra la tecnica migliore e più fisiologica per recuperare la visione da vicino, in quanto ripristina la normale capacità di accomodamento del cristallino. Poi, nel corso di questa ricerca su Internet, ho letto anche di lenti a contatto multifocali, della tecnica della monovisione (di cui avevo già sentito e visto un'applicazione su di un conoscente), nonché di IOL sia multifocali, sia adattive (quelle che sfruttano la residua capacità del muscolo ciliare). Sembra, quindi, che ci siano, almeno in teoria, molte opzioni da considerare da parte del potenziale paziente/malato che soffra di presbiopia associata ad un disturbo refrattivo.
Infine,non tutto mi è chiaro: non ho, ad es., capito se la sostituzione del cristallino con una IOL adattiva, sia proponibile anche per chi non abbia la cataratta, né se, in caso di risposta negativa, si possa intervenire con IOL multifocali "davanti" al cristallino. So, tuttavia, che ciò viene fatto in pazienti non-candidabili alla chirurgia refrattiva, dato il loro altissimo numero di diottrie da correggere (una mia amica ha un impianto intraoculare che credo si chiami "di Bykoff", o "di Fiodoroff").
Le sue considerazioni, valutazioni e commenti saranno oggetto di vivo apprezzamento, sia da parte mia, sia da parte del mio amico potenziale paziente.
Anticipatamente, la ringrazio
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A tutt'oggi, i.e., oltre due mesi dopo, nessuna risposta è ancora comparsa qui, ne ho ricevuto da lei alcun email, né alcun altro contatto. Ora mi chiedo: "Se lei non vuole più dedicarsi a questo suo blog, perché non lo chiude?!?" In tale modo, se non altro, eviterebbe a noi potenziali pazienti di perdere tempo chiedendo lumi ad una sfinge!
Grazie per l'attenzione (se me la concederà)

#5
Utente 302XXX
Utente 302XXX

Sentitamente, ringrazio per la cortese ed inaspettatamente solerte risposta. Vorrei, tuttavia, avanzare 2 osservazioni:
1) Non è forse che quest'idea della privacy, importata dagli USA, stia andando e sia andata oramai troppo oltre? Pretendere di proteggere la privacy di chi, spontaneamente, firma con nome e cognome appare, a mio parere, come una pretesa di essere più realisti del re.
2) Avevo inserito le mie domande nella sezione del dottor Citroni, perché queste erano dirette proprio a lui, considerando come, per ciò che mi era dato sapere, lui era uno dei pochi che si era occupato, in un recente passato, della tecnica LAPR. Ora, nelle ore precedenti, mi sono attivato ed ho fatto sentire la mia voce in merito al dottor Scaroni tramite 2 emails ed un messaggio nella segreteria telefonica del suo studio di Darfo Boario Terme. Tuttavia, se neanche così avrò ottenuto alcun riscontro, non esiterò a seguire il vostro consiglio a proposito di dove postare le mie domande ed osservazioni di natura oculistica.

Grazie ancora per l'attenzione: Aldo

#6
 Staff Medicitalia.it
Staff Medicitalia.it

Caro Aldo,
come non essere d'accordo con lei su

"Non è forse che quest'idea della privacy, importata dagli USA, stia andando e sia andata oramai troppo oltre? Pretendere di proteggere la privacy di chi, spontaneamente, firma con nome e cognome appare, a mio parere, come una pretesa di essere più realisti del re"

Il problema è che la legislazione italiana è andata BEN OLTRE a quella anglosassone in tema di privacy, inserendo oltretutto delle pene eccezzzzzzzionali (per non dire spropositate) rispetto ai possibili danni causabili... per cui noi dobbiamo da un lato promuovere una cultura del rispetto della propria privacy (perché è anche vero che spesso su facebook le persone pubblicano ingenuamente dati sensibili sulla propria salute che poi possono rivelarsi un boomerang nel futuro) e dall'altro essere ligi alle norme onde evitare di rimanere invischiati in qualche contradittorio legale con utenti maliziosi o controllori in cerca di "violatori di privacy".

Come vede il semplice nome è già sufficiente a non renderla identificabile al pubblico in modo univoco.

Un cordiale saluto,
Lorenzo
staff@medicitalia.it

#7
Dr. Antonio Pascotto
Dr. Antonio Pascotto

Gentile Aldo,

Le tecniche per la correzione della presbiopia si sono evolute molto in questi anni, rendendo obsoleta la pur promettente tecnica che proponeva il compianto collega Pintucci che, in effetti, non ha più avuto seguito.

Per la correzione della presbiopia la tecnica più indicata oggi, a mio avviso, consiste nell'impianto del dispositivo intracorneale KAMRA, approvato ormai quasi in tutto il mondo (Italia compresa). Per gli ipermetropi presbiti, si ottengono risultati soddisfacenti anche con le tecniche SUPRACOR e con gli impianti di IOL MULTIFOCALI, eseguibili anche in soggetti con cristallini trasparenti.

Su tutte e tre le tecniche troverà informazioni (ci auguriamo sufficientemente dettagliate), fra le pagine di Medicitalia.

Buona giornata,
Antonio Pascotto

oculisticapascotto@gmail.com

#8
Utente 302XXX
Utente 302XXX

Gentile Dr. Pascotto, sentitamente ringrazio per la sua più che solerte risposta. La mia attenzione è stata particolarmente attratta dal dispositivo intracorneale KAMRA, di cui non avevo mai sentito parlare ed il cui meccanismo d'azione mi era del tutto ignoto. Sono, quindi, andato a cercare lumi in rete e sono giunto sino al sito web dell'azienda produttrice. La spiegazione lì disponibile circa il meccanismo d'azione è alquanto succinta; potrebbe trattarsi di una lente che "filtra" gli input visibili latori di "disturbo" e concentra gli altri inviandoli direttamente sulla fovea? In ogni caso, mi ha sorpreso alquanto apprendere che questo dispositivo verrebbe impiantato solo nell'occhio dominante. Non comprendo, infatti, se si tratti di uno strumento volto ad instaurare una specie di monovisione. Infine, anche se credo sia quasi inutile chiedere se esistano studi comparativi, nel caso ci fossero gradirei sapere se esistano fonti d'informazione, non troppo specialistiche, cui rivolgersi per comprenderne i risultati. Mille grazie in anticipo: Aldo Villa

#9
Dr. Antonio Pascotto
Dr. Antonio Pascotto

"Potrebbe trattarsi di una lente che "filtra" gli input visibili latori di "disturbo" e concentra gli altri inviandoli direttamente sulla fovea?" - Sì Aldo, grosso modo è così: attraverso il dispositivo la luce viene focalizzata sulla fovea e ciò consente un netto incremento della profondità di campo.

Il dispositivo viene impiantato solo su di un occhio. In questo modo si sfrutta il concetto di "monovisione", frequentemente utilizzato in oculistica.

Il KAMRA è stato impiantato con successo in circa trentamila occhi, con risultati molto soddisfacenti (non per niente, se ricordo bene, ha ricevuto l'approvazione CE già dal 2005).

Saluti!

#11
Ex utente
Ex utente

Gentili signori non cadete nella trappola di questo dottore, nella zona della Valle Camonica è ormai un famoso millantatore, è passato da dentista, dottore della patente, dottore della mutua (che già nessuno vuole) per passare poi a seguire lo ombre dello zio a effettuare operazioni di PRK con Laser ad eccimeri.

A quanto pare sono più le persone che ha rovinato di quelle a cui ha apportato benefici.. nella zone nessuno parla bene di lui e quanto si sente dire la maggior parte delle persone che sono passate per il laser del dottore potendo tornare indietro non lo farebbero più in quanto o non hanno migliorato la loro situazione ma in certi casi anche peggiorato.. operazioni alla astigmatia che si sono trasformate in miopia, persone che non hanno recuperato la vista fino ai 3 mesi.. potrei riempire un intero portale con la lista che ne esce..

Il problema è che offre operazioni a basso prezzo già che non dispone delle strumentazioni necessarie per poter effettuare operazioni di buona riuscita e senza le dovute ricevute, si nasconde dietro alle dichiarazioni di esenzione di responsabilità per non essere sbattuto fuori dall'albo ma è quello che meritirebbe.

Ripeto.. non cadete nella trappola e affidatevi a specialisti che veramente sanno quello che fanno a costo di spendere anche il doppio, ma ricordate che l'operazione a laser di eccimeri non è un gioco, è la vostra salute, la vostra vista e la vostra vita!

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