Glaucoma pressione oculare.

Ho la pressione alta negli occhi: mi devo preoccupare?

La pressione oculare al di sopra dei 21 mmHg era un tempo definita patologica e normale (ossia buona) al di sotto di tale valore.

Quindi chi aveva una ipertensione oculare veniva subito considerato come affetto da glaucoma. Al contrario chi aveva la pressione bassa poteva ritenersi tranquillo, anche se magari il suo nervo ottico perdeva sempre più fibre nervose.

La pressione oculare alta causa il glaucoma?

Con il miglioramento delle nostre conoscenze sul glaucoma, però, si è scoperto che questa malattia non dipende solo dalla pressione alta negli occhi. A questo si aggiunge che questa non sempre comporta danni a carico del nervo ottico.

In effetti, può accadere anche il contrario.

Può capitare di avere la pressione degli occhi "normale", ma con segni di sofferenza del nervo ottico. Si tratta del cosiddetto glaucoma a pressione normale che, secondo alcuni, rappresenta circa il 30% dei casi di glaucoma.

La pressione alta degli occhi va considerata semplicemente un campanello d'allarme, in quanto non ha nessun valore diagnostico se non è rapportata ad ulteriori esami.

Guarda il video: Come si forma il glaucoma?

Quali altri esami fare per diagnosticare il glaucoma?

Pachimetria corneale

La pachimetri corneale è un esame che misura lo spessore della cornea, la parte anteriore e trasparente dell'occhio. È di fondamentale importanza per conoscere il reale valore della pressione oculare.

In effetti, se un soggetto ha una cornea più spessa, rispetto al valore di riferimento, risulterà che i valori della pressione oculare saranno sovrastimati rispetto alla reale pressione oculare.

Accade il contrario, invece, se il paziente ha una cornea più sottile della norma: in tal caso, anche valori di pressione apparentemente normali possono essere dannosi per la salute delle fibre del nervo ottico.

Esame del campo visivo

L'esame del campo visivo consiste nel riconoscere delle piccole luci che vengono proiettate su una parabola.

È un esame molto semplice, ma ci consente di conoscere con precisione lo stato funzionale del nervo ottico e valutare, quindi, se la pressione oculare sta determinando delle perdite di sensibilità retinica.

I danni indotti dal glaucoma in fase avanzata comportano la perdita irreversibil di aree del campo visivo, ma il fenomeno può essere arrestato con una diagnosi tempestiva e con le adeguate cure.

Analisi della testa del nervo ottico

Questo esame consente di misurare lo spessore dei margini della testa del nervo ottico e valutare, quindi, se vi è una perdita anatomica di fibre nervose.

Esame del fondo oculare

Immagine del fondo oculare - La parte a forma di disco è la testa del nervo ottico: in caso di glaucoma ha un colore più pallido

Esistono molti altri esami che possono orientarci nella diagnosi di vero glaucoma, esami che risentono anche delle preferenze che ciascuno di noi oculisti può avere per il corretto inquadramento della malattia ma, a mio avviso, vanno posti in secondo piano rispetto a quelli citati.

Cosa fare se gli esami confermano il glaucoma?

Se la pressione è alta e gli esami confermano che un glaucoma è opportuno iniziare subito le cure: in caso contrario si possono compromette in maniera irreversibile parti delle nostre capacità visive.

A volte come cura è sufficiente una terapia a lungo termine e quotidiana a base di colliri. Questo permette alla malattia di restare asintomatica o, almeno, di arrestare il processo di perdita di visione già iniziato. Tutto questo a patto che la diagnosi non sia troppo tardiva.

Data pubblicazione: 20 gennaio 2013 Ultimo aggiornamento: 19 dicembre 2016

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