Ocufit: il genio italiano sbarca a Las Vegas (AAO 2015)

luigimarino
Dr. Luigi Marino Oculista, Medico legale

 

 

E' stato presentanto nei giorni scorsi a Las Vegas durante i Subspeciality Day AAO 2015, e stamattina a tutto il congresso dell'

American Academy of Ophthalmology 2015 un interessante lavoro di ricerca condotto a Roma da Luca Gualdi e collaboratori riguardo all’OCUFIT, 

uno strumento innovativo inventato dal medico oculista catanese Massimo Filippello.

Ocufit promette di essere la nuova terapia rivoluzionaria che eviterà o ritarderà insorgere della Presbiopia: la difficoltà di accomodazione da vicino che si viene a creare fisiologicamente dopo i 40 anni.

Ocufit di fatto e’ un elettrostimolatore del Corpo Ciliare.
Il corpo ciliare e’ formato da un apparato muscolare complesso e ci permette di accomodare, cioe’ di vedere bene a tutte le distanze: una specie di autofocus che abbiamo incorporato dalla nascita.

Quindi mano a mano che andiamo avanti con l’età il Cristallino (la lente che abbiamo nell’occhio) si irrigidisce e noi riduciamo la nostra accomodazione.
I muscoli ciliari si affaticano e quando sono affaticati smettono di contrarsi o si comportano in maniera meno performante.

Quindi che facciamo: rianimiamo il Corpo Ciliare con una bella scossa e da qui ecco l’elettrostimolazione.
Niente di preoccupante. Nessuna scena da Frankstein Junior.
Si applica semplicemente una lente a contatto morbida che ha al suo interno degli elettrodi e questi emettono delle microscosse che riattivano il muscolo ciliare assopito.

   

Funziona?

Luca Gualdi, che ha avuto la possibilità di studiare a lungo lo strumento promette di SI.
E gli Americani credono nella bontà del suo lavoro, per questo l’hanno invitato a presentare in due sessioni l’invezione del dottor Massimo Filippello, commercializzata nel Mondo grazie ad una Azienda Italiana (OOGROUP-SOOFT).

La terapia con Ocufit e’ indicata a persone che vedono bene da lontano e che hanno o iniziano ad avere difficoltà da vicino: cioè emmetropia+ presbiopia o con un lieve vizio di rifrazione (fino ad 1 diottria).

 

Avvertenze

L’età di applicazione dell’Ocufit e’ tra i 40 ed i 50 anni, in persone che non abbiano già fatto intervento di cataratta.
Vengono escluse dal trattamento le persone che assumono farmaci ad azione atropino simile.

 

Controndicazioni

  • Portatori di Pacemaker,
  • Epilessia,
  • Alterazioni e disturbi del ritmo cardiaco,
  • Patologie croniche del segmento anteriore,
  • Infezioni oculari,
  • Impianti intraoculari.

La tecnica di applicazione dell’ elettrostimolazione con Ocufit si svolge in pochi minuti, 

con il solo uso di un collirio anestetico.

Vanno fatti 2 trattamenti nel primo mese ed 1 di mantenimento ogni mese. 

Le prospettive sono molto buone... 

Incrociamo le dita.... non prima di aver ancora una volta applaudito alla genialita' Italiana.

 

                                 MEDICITALIA: I NOSTRI OCULISTI A LAS VEGAS (AAO 2015)

Ulteriori informazioni:

 

Disclosure: l'autore non ha alcun interesse commerciale con OOGROUP - SOOFT nè con OCUFIT.

 

Data pubblicazione: 16 novembre 2015

4 commenti

#2
Dr. Luigi Marino
Dr. Luigi Marino

CONSWENSO INFORMATO OCUFIT


INFORMAZIONI ALL’ ELETTROSTIMOLAZIONE CON OCUFIT per la PRESBIOPIA

 
Gentile Sig./Sig.ra......................................................................

Lei è presenta tutti i sintomi di una Presbiopia

Il trattamento che le viene proposto è......OCUFIT

Il responsabile del trattamento e’ il Medico chirurgo specialista

in oculistica prof./dott. ................................................................

Servizio Urgenze:..........................................................................

Questa scheda contiene le informazioni sul trattamento che Le viene proposto, sui risultati e sui rischi. Lei dovrà leggerla attentamente prima di sottoscrivere il richiesto consenso al trattamento.
Scopo del trattamento
Questo metodo di trattamento della presbiopia si pone come obiettivo quello di ritardare l’evoluzione del processo fisiologico della perdita di accomodazione dopo i 40 anni.
Lei dovrà leggerla attentamente prima di sottoscrivere il richiesto consenso al trattamento.



La presbiopia è un disturbo della vista caratterizzato dalla perdita graduale, progressiva e irreversibile, della capacità di mettere a fuoco da vicino. Si tratta di una condizione fisiologica legata all’avanzare dell’età. Infatti, dopo i 40 anni il nostro cristallino, la lentina che si trova all’interno dell’occhio, perde progressivamente la capacità di mettere a fuoco gli oggetti alle differenti distanze (diminuzione e perdita della capacita’ della capacità accomodativa ).
La presbiopia non è una malattia, ma un fenomeno fisiologico legato all’avanzare dell’ eta’ ed all’ invecchiamento del nostro organismo. La nostra capacità di mettere a fuoco gli oggetti alle varie distanze, l’accomodazione, si riduce con il passare degli anni, complice una lunga serie di modificazioni come, per esempio, il progressivo indurimento del cristallino, l’indebolimento dei muscoli che ne regolano i movimenti, l’allungamento delle fibrille tendinee e muscolari che collegano i muscoli ciliari al cristallino. Il risultato è che il soggetto affetto da presbiopia non riesce più a mettere a fuoco gli oggetti alla normale distanza, ma deve allontanarli. Oppure, se già miope, è costretto a togliere gli occhiali per vedere bene da vicino. Ci accorgiamo e ci lamentiamo di un “appannamento” della vista e un senso di affaticamento e di stanchezza oculare, soprattutto durante la lettura , uso del computer , tablet , smartphone ed e altre attività facciamo ca una distanza di 30- 40-50 cm. La presbiopia , che fino ad ora consideravamo un processo inarrestabile , compare dopo i 40 anni e prosegue inesorabilmente fino ai 65 anni. Nell’occhio miope (che vede male da lontano) il disturbo sembra insorgere più tardi in proporzione all’entità del difetto : il paziente miope molto spesso si abitua a togliere gli occhiali che usa per vedere da lontano, riuscendo a svolgere abbastanza bene tutte le attività a distanza ravvicinata. Nell’occhio ipermetrope, invece, il processo inizia più precocemente e ha una evoluzione più rapida, dal momento che al suo difetto di base si aggiunge la presbiopia. La causa principale della presbiopia è la perdita di elasticità del cristallino dovuta all’età, per cui la messa a fuoco da vicino risulta difficoltosa. Un occhio giovane e sano , invece , possiede un meccanismo d'accomodazione efficiente ed   automatico, grazie  al cambiamento di forma del cristallino, che varia a seconda della distanza a cui si trova l’oggetto osservato. In sostanza, nel soggetto con presbopia è come se diventasse difettoso il meccanismo di messa a fuoco automatico tipico di alcuni apparecchi fotografici. Di solito chi ha questo difetto visivo, non riuscendo a leggere da vicino, allunga le braccia allontanando il piano di lettura. Il modo più diffuso di correggere la presbiopia consiste nell’uso degli occhiali.
I tipi di lenti a disposizione sono:

1) lenti monofocali, con cui si può vedere bene da vicino;
2) lenti bifocali, che permettono una visione corretta da lontano e a una sola distanza ravvicinata (occhiali con le lunette);
3) lenti multifocali o progressive che consentono, con un solo paio d’occhiali, di vedere bene a più distanze.





Quali sono i trattamenti disponibili?

La presbiopia non può essere prevenuta, ma solo adeguatamente trattata. Le strategie sono numerose, ma non sempre soddisfacenti. L’approccio più semplice, e spesso più valido, prevede l’uso di occhiali in grado di supplire alla funzione accomodativa. In genere, in assenza di difetti visivi (miopia, ipermetropia, astigmatismo) o qualora si sia portatori di lenti a contatto per correggerli, si ricorre ai classici occhiali monofocali, da indossare al bisogno quando si legge o si svolgono attività che necessitino di una visione ravvicinata. Le lenti multifocali sono, invece, indicate nei casi in cui la presbiopia si somma ad altri difetti visivi; consentono una buona messa a fuoco a tutte le distanze, ma richiedono una fase di adattamento per sfruttarne le potenzialità al meglio. Esistono anche le lenti a contatto multifocali; la qualità visiva non sempre è ottimale e vi si adatta con più facilità chi è già abituato a portare lenti a contatto.

Che cosa si può fare sul fronte chirurgico?
La chirurgia prevede due diversi approcci, che consentono sia di intervenire sulla presbiopia, sia di rimuovere, quando necessario, anche la cataratta. L’utilizzo del laser ad eccimeri, ormai consolidato con ottimi risultati nella correzione di miopia, ipermetropia e astigmatismo, inizia ora a estendersi anche alla presbiopia, seppure in casi molto selezionati e in pazienti che siano disposti ad accettare una visione non ottimale in tutte le condizioni. Nei casi in cui questo tipo di intervento è indicato, il laser può mirare a correggere nella stessa occasione altri difetti eventualmente associati alla presbiopia che richiedono l’utilizzo dell’occhiale, anche se con alcuni possibili inconvenienti, quali una ridotta qualità visiva notturna e la presenza di aloni alla sera. Si sperimentano in continuazione tecniche sempre nuove, tuttavia allo stato degli studi finora condotti non è stata ancora individuata una soluzione ottimale, che garantisca risultati ripetibili su un larghissimo numero di pazienti, con assenza di complicanze importanti».
Per chi è affetto da cataratta, può essere presa in considerazione la sostituzione del cristallino con lentine monofocali, che consentono una messa a fuoco ottimale solo da lontano o solo da vicino, oppure con lenti multifocali per consentire la visione da lontano e da vicino, ma non quella intermedia. .

L’ elettrostimolazione con OCUFIT

L ’elettrostimolazione dei corpi ciliari crea un aumento dell’ampiezza accomodativa, quindi la possibilità di mettere a fuoco oggetti ad una determinata distanza, che alternativamente e’ possibile vedere a fuoco solo tramite l’uso di lenti correttive per vicino.
L’elettrostimolazione dei corpi ciliari alla luce della letteratura e degli studi effettuati non presenta alcun rischio alper l’integrità fisico-funzionale dell’occhio.
La metodica OCUFIT è stata ampiamente studiata e testata al fine di ottenere il marchio CE 0051.
Gli strumenti utilizzati sono fabbricati con materiale non tossico e non nocivo.

Dopo il trattamento, che puo’ risultare doloroso o meno a seconda della soglia soggettiva di ciascun paziente, la visione risultera’ offuscata per alcuni minuti. In rari casi e’ possibilile che l’appannamento duri qualche giorno dovuto alla secchezza oculare, anch’essa soggettiva.
In rari casi puo’ essere presente una nevralgia localizzata che puo’ protrarsi per alcuni giorni.
l medico potrà escluderla dai trattamenti se durante i controlli dovessero insorgere: malattie degli occhi o sistemiche, qualche grave intolleranza, , cherato- congiuntivite ecc.
In questo caso verrà sottoposto a terapie idonee.




Prima del trattamento
Se si stanno utilizzando lenti a contatto sarà necessario sospendere le lenti a contatto per un periodo adeguato che verrà stabilito dal suo medico oculista.


Complicanze
Dagli studi effettuati si è potuto constatare che questo trattamento non produce effetti collaterali a carico di altre strutture oculari (endotelio corneale, cristallino, retina) né porta alla formazione di cicatrici. L’unico effetto collaterale riscontrato è un edema corneale temporaneo che normalmente scompare con la completa riepitelizzazione della cornea.

Nel suo specifico caso il trattamento consigliato è _________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________
Una copia integrale di questo documento Le viene consegnata nella data riportata in calce, come attestato dalla Sua firma che Lei riconosce autografa, per consentirle di analizzarlo e comprenderlo in ogni sua parte prima di firmare l’Atto di Consenso.
Se Lei ha qualche domanda riguardo i rischi o le complicanze dell’intervento proposto o qualunque quesito inerente l’intervento, chieda ulteriori chiarimenti prima di firmare l’Atto di Consenso.




Copia di questo documento consegnato al paziente il giorno __________________

QUESITI POSTI DAL PAZIENTE

__________________________________________________________________________________________________________


ATTO DI CONSENSO al trattamento di elettrostimolazione per presbiopia OCUFIT


Sig..................................................................................................... CF:.......................................
Documento..........................................N°.................. Rilasciato da................................................................il....................................


Sono stato/a informato/a dal medico sottoscritto, oralmente e per iscritto, sugli scopi, sullo svolgimento dello studio con OCUFIT “elettrostimolatore del corpo ciliare”, sugli effetti terapeutici, sui possibili vantaggi e svantaggi, come pure sugli eventuali rischi.

Ho letto e capito le "informazioni per il paziente", che ho ricevuto in forma scritta, in merito allo studio indicato. Le mie domande formulate nel contesto della partecipazione a questo studio hanno ricevuto una risposta soddisfacente.

Mi è stato spiegato che il trattamento a cui verrò sottoposto sarà costituito da sedute di 8 minuti per ogni occhio, suddivise secondo il seguente schema:
Giorno 0 (arruolamento + I trattamento)
Giorno 15 (II trattamento)
Giorno 30 (III trattamento)
Giorno 45 (IV trattamento)
Giorno 75 (V controllo + ev. trattamento)
Giorno 105 (VI controllo + ev. trattamento)
A seguire controlli periodici (in genere bimestrali-trimestrali) con eventuale trattamento, a seconda della risposta accomodativa individuale.

Durante ogni seduta eprima di iniziare il trattamento, verrà sempre effettuata una visita oculistica di controllo e i test necessari per valutare acuità visiva naturale per vicino

Sono cosciente del fatto che, la perdita di accomodazione progressiva che ci sara’ inevitabilmente con il peggiorare della presbiopia, non sara’ ne’ stimolata, ne’ peggiorata da questo tipo di trattamento, ma solamente ritardata nel tempo, e che in ogni caso tra qualche mese o anno saro’ comunque costretto a portare degli occhiali per vicino, dovuto alla fisiologica evoluzione della presbiopia.

Data.............

Firma del paziente___________________________________


Firma leggibile di chi riceve il presente documento di Consenso Informato OCUFIT____________________________________

#3
Ex utente
Ex utente

Ma questa "terapia" con lenti a contatto Ocufit è già "operativa" ?
Sino a quante diottrie di presbiopia può correggere?
Si può già provare (a Milano)?
Grazie.

#4
Dr. Luigi Marino
Dr. Luigi Marino

sue domande
Ma questa “terapia” con lenti a contatto Ocufit è già "operativa" ?

si certo

Sino a quante diottrie di presbiopia può correggere?
dipende che vizio refrattivo ha da lontano


Si può già provare (a Milano)?

si certo
026361191
chieda di me alla signorina

Grazie a LEI

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