Alitosi: cause e rimedi

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Dr. Lorenzo Paolo Bottini Dentista, Odontostomatologo

L’alitosi è molto diffusa: dalle forme più eclatanti e persistenti a quelle più leggere si stima che oltre il 50% delle persone ne sia affetta.

Può avere origini diverse, a volte è causata da malattie sistemiche (diabete mellito, ernia iatale, disturbi del fegato) ma più spesso è espressione di problemi del cavo orale; secondo diversi studi, si stima che quasi il 90% dei casi di alito cattivo abbiano un’origine strettamente orale.

La superficie della lingua ed i solchi gengivali costituiscono un habitat idoneo al proliferare dei batteri anaerobi che metabolizzano le proteine presenti nei residui alimentari, creando composti sulfurei volatili (chiamati tecnicamente VSC), responsabili del cattivo odore.

Quando nel cavo orale ci sono delle lesioni cariose, problemi gengivali o problemi di parodontite (piorrea), o un mancato controllo dell’igiene orale, o ancora riabilitazioni protesiche eseguite in maniera scorretta, che possono infiltrarsi e diventare un sito di proliferazione batterica, aumenta notevolmente la quantità di batteri presenti in bocca.

Questi batteri provocano la putrefazione delle sostanze organiche proteiche contenute nella saliva, nei residui alimentari che compongono la placca batterica e nel sangue presente nella bocca in caso di gengivite e parodontite.

Il risultato della loro azione è di liberare gli elementi chimici responsabili dell’alitosi. La presenza di gengivite, carie o tasche gengivali, così come un non adeguato controllo della placca e del tartaro favoriscono ed aggravano quindi il fenomeno dell’alitosi.

Per evitare questo spiacevole fenomeno è fondamentale spazzolare i denti con accuratezza almeno tre volte al giorno, ed utilizzare un filo interdentale almeno una volta al giorno. Anche quando si è fuori casa masticare una gomma alla menta senza zucchero può aiutare, aumentando la salivazione e favorendo i naturali processi di detersione del cavo orale, nell’attesa di poter disporre di spazzolino e dentifricio!

Va comunque tenuto ben presente che condizioni patologiche particolari nel cavo orale non permetteranno la risoluzione dell’alitosi, pur mettendo bene in pratica quanto sopra: è indispensabile sottoporsi a controlli periodici dal dentista, e valutare la necessità di eseguire delle manovre professionali di igiene orale!

Data pubblicazione: 17 ottobre 2017 Ultimo aggiornamento: 20 ottobre 2017

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