Se la frattura vertebrale di Neymar è un fake

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Dr. Antonio Valassina Ortopedico, Chirurgo vascolare

Un episodio molto strano quello dell’infortunio occorso ieri a Neymar nel quarto di finale contro la Colombia a Fortaleza insieme ad una gestione dell’incidente ancora piu' strana. Naturalmente, a distanza, non si puo’ giudicare quanto accaduto con certezza, poiché disponiamo solo di alcuni, pochi filmati e pochissime foto. Da quanto pubblicato dai media, a proposito dell'infortunio sportivo dell’attaccante brasileiro, si possono, pero’, raccogliere alcuni dati oggettivi di un certo interesse.

In primo luogo la modalita' dello scontro tra Neymar e l'avversario colombiano non appare assolutamente diverso per entita' e modalita' del trauma dalle migliaia di analoghi traumi che sono avvenuti e avveranno in tutti i campi di calcio del mondo. Si tratta di un contatto tra il ginocchio del difensore che salta dietro l'attaccante che corre. In poche parole lo scontro dei due corpi avviene nella stessa direzione di corsa e, dunque, le due velocita' degli atleti devono essere sottratte e non sommate, riducendo di molto l'entita' delle sollecitazioni reciproche.

Il secondo aspetto che appare evidente dalle immagini e' che il contatto tra il ginocchio di Juan Camilo Zuniga e la schiena del brasiliano impone alla colonna di Neymar un movimento in iperlordosi con accentuazione della fisiologica curva concava del rachide lombare. Ma anche qui va fatto rilevare che simili movimenti forzati, in seguito a scontri o a gesti atletici oppure ancora ludici, basti pensare alla capriola all’indietro per festeggiare un gol, sono frequenti in ambito sportivo senza esiti drammatici.

Inoltre, ammesso che l’immagine TAC pubblicata da alcuni giornali sia vera (cioe’ che l’immagine pubblicata sia attribuibile davvero alla colonna vertebrale di Neymar) il primo aspetto che balza agli occhi e’ che la notizia sparata dai giornalisti parla di “frattura della terza vertebra lombare”, sulla base della dichiarazione del medico sportivo della nazionale brasiliana Rodrigo Lasmar, mentre l’immagine pubblicata, con tanto di freccia (!) mostra una spondilolisi della quinta vertebra lombare: un’interruzione dell’arco posteriore della vertebra L5 verosimilmente di natura non traumatica.

Infatti, pur con tutti i limiti di una sola immagine TAC disponibile, in questa sezione sagittale si evidenzia come questa lisi istmica (interruzione della parte inter articolare dell’arco posteriore della vertebra L5) abbia caratteristiche radiologiche tali da far pensare ad una lesione vecchia, su base displasica. Dunque non traumatica.

Infine nelle immagini video, pubblicate dai media, realizzate dopo la partita all’aeroporto prima dell’imbarco, Neymar e’ tranquillamente seduto su una sedia, quando, se fosse stata ipotizzata davvero una frattura vertebrale da parte dello staff medico brasiliano, sarebbe stato rigorosamente immobilizzato e trasportato su barella idonea per un trauma spinale. Del resto, prendiamo atto che lo stesso dr.Rodrigo Lasmar minimizza la “frattura” dichiarando che “non e’ chirurgica ed e’ sufficiente un busto per il trattamento di questa lesione”.

Se quanto descritto corrispondesse al vero si potrebbe allora ricostruire il tutto come segue. Neymar soffriva da tempo per una lombalgia dovuta alla spondilolisi di L5. Il trauma, modesto, avvenuto nello scontro con il colombiano ha creato la condizione sfortunata di una sollecitazione in iperlordosi del rachide lombare, posizione ben poco tollerata in una pregressa lesione dell’istmo vertebrale, riacutizzando un vecchio problema gia’ presente dall’eta’ giovanile. La frattura “non importante” della terza vertebra lombare non ci viene mostrata, ma serve per coprire la presenza della pregressa (molto piu’ seria) spondilolisi di L5, smascherata dall’immagine pubblicata. Insomma un fake per coprire una verita’ scomoda?

Il sospetto e’ che, nella fretta, i media abbiano presso un colossale granchio oppure si potrebbe ipotizzare che la nazionale del Brasile oggi non voglia far sapere che il suo piu’ grande campione giocava da tempo con una spondilolisi di L5, lesione vertebrale che avrebbe potuto mettere in forse la sua partecipazione a questo mondiale ed esporlo a rischi come quello creatosi di fatto nella partita con la Colombia. Il dubbio di un fake e’ molto forte. Al contempo abbiamo la quasi certezza che la responsabilita’ del giocatore colombiano Juan Camilo Zuniga nel creare la lesione vertebrale pubblicata con l’immagine TAC e’ sostanzialmente nulla. Aspettiamo chiarimenti per capire che cosa sia davvero successo al grande campione brasiliano, al quale tutti auguriamo una pronta (e definitiva) guarigione. Boa sorte querido Neymar!

Data pubblicazione: 05 luglio 2014

13 commenti

#4
Utente 160XXX
Utente 160XXX

Una perfetta analisi, Doc! I miei complimenti!

#5
Dr. Salvo Catania
Dr. Salvo Catania

Bella ed intrigante la tua analisi. Sin qui avevo pensato che i dubbi fossero legittimi, ma non ci fosse ragione di dubitare, anche perché la prima notizia ufficiale parlava addirittura di frattura costale (in regione lombare ?) .
Da ieri mi è venuto immediatamente in mente il tuo blog per via di un altro indizio : Neymar vuole assolutamente tornare a giocare già domani.
Ergo se ne può evincere : pregressa spondilolisi L5, nascosta perché Neymar è una fabbrica di soldi, e messa a nudo dalla casualmente dalla "carezza" di Zuniga.

Smaltita la botta "mirata" su L5, Neymar è tornato pimpante come prima, cioè quello del Barcellona ( mi vengono in mente alcuni episodi in cui usciva dal campo toccandosi la schiena) solo che ora i medici sputtanati dalla imprudente pubblicazione della RAJO X DE NEYMAR, non possono più fare marcia indietro.

Complimenti per l'arguzia : a volte a essere maligni si va vicini alla verità ? (^___^)

P.S.
Ti avverto che il papà Da Silva di Neymar è procuratore e agente del figlio, dalla uova d'oro, e noto per aver difeso con unghie e denti legali la reputazione del figlio in diversi contenziosi calcistici.
In questo momento ha altre grane (indagato per bagarinaggio).

#6
Dr. Silvio Boer
Dr. Silvio Boer

Bravo Antonio , confermi i miei dubbi in merito come avevo fatto con alcuni colleghi che si scagliavano contro la "brutalità" del gesto atletico dell'avversario. . Abituato a ben altri tipi di Traumi in balaustra nell'Hockey su ghiaccio sono rimasto basito alla notizia di una frattura vertebrale condita anche da una sospetta momentanea perdita di sensibilità e motricità agli arti inferiori a detta dei Media nell'immediato post\trauma.
Non potendo basarci su delle immagini radiografiche dobbiamo attenerci alla dinamica dei fatti che sono veramente suggestivi al massimo per una lesione dei processi trasversi o per una concomitante patologia pregressa. Certo che il tutto ha concesso una via di fuga alla debacle della squadra per il fuoriclasse brasileiro ed una "espulsione" ..ospedaliera all'infermiera che incautamente lo aveva ripreso con lo smartphone all'ingresso in Ospedale. Chi abbia informazioni in merito nel futuro le comunichi.

#8
Dr. Silvio Boer
Dr. Silvio Boer

P.S: se qualcuno ha gli agganci giusti, venderei a Papà Da Silva la Rx della mia frattura di D12 da caduta in Moto sulle dune in Africa del 2012 con schiacciamento ed interessamento del muro posteriore. Di questi tempi non sarebbe male poter integrare gli incassi...!

#13
Dr. Antonio Valassina
Dr. Antonio Valassina

Caro Salvo, ho visto anche io lo stesso video su gazzetta.it. Si aggiunge agli altri che ormai fanno capolino nel web. Aspettiamo sempre chiarimenti. Intanto la Federazione Internazionale dovrebbe aprire un procedimento per valutare il comportamento della Federazione Brasiliana e, insieme, una valutazione andrebbe fatta anche sull' entourage che circonda il ragazzo, sul padre in primis.
Quello che e'importante e'garantire in primo luogo la salute di chi fa sport. Se nel caso di Neymar e'stato nascosto un problema cosi'importante, come potrebbe essere quella spondilolisi di L5, ammesso sempre che quella pubblicata sia un TAC davvero del campione brasiliano, questo sarebbe un pessimo esempio di sfruttamento di un ragazzo per ragioni che non hanno nulla a che fare con lo sport, con la salute e con l'etica sportiva.
Mi auguro per Neymar che tutta questa vicenda sia solo un colossale infortunio giornalistico. Se invece quanto ipotizzato e'vero, spero che qualcuno in Brasile o a livello di Federazione Internazionale si muova per salvaguardare la sua salute. La rifondazione di una grande squadra nazionale carioca parte da presupposti di trasparenza e di serieta'professionale. E'da questi particolare che si giudica non tanto un calciatore, in questo caso vittima, ma un intero sistema professionistico fuori controllo non solo in Brasile, ma in tutto il mondo.

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