Si può dimenticare un grave trauma? Nuove prospettive dalla farmacologia

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Dr. Vassilis Martiadis Psichiatra, Psicoterapeuta

Un’inaspettata scoperta da parte degli scienziati della UCLA (USA), pubblicata sulla prestigiosa rivista Science, promette lo sviluppo di nuovi trattamenti farmacologici per il disturbo post-traumatico da stress (DPTS) e potenzialmente per la malattia di Alzheimer e altri disturbi della memoria.

Il Prof. Fanselow, a capo del gruppo di ricercatori, spiega che, normalmente, quando gli uomini o gli animali sono esposti ad una esperienza terrificante o comunque traumatica, imparano ad aver paura del luogo in cui si è verificato l’evento e di tutti quei segnali che erano presenti al momento in cui l’evento è accaduto. Questo succede perché in seguito ad un trauma, in specifiche regioni cerebrali alcune cellule nervose aumentano la loro capacità di stimolarsi l’una con l’altra. In queste stesse regioni vi sono dei neuroni che svolgono funzione inibitoria sui primi, attraverso delle zone di comunicazione che vengono chiamate “gap-junctions”, aumentando la capacità dei neuroni eccitatori di agire in sincronia e rendendoli capaci di mantenere la memoria della paura.

Le gap-junctions sono molto comuni negli invertebrati e abbastanza rare nei mammiferi. Per questo motivo, finora, non era stato considerato il loro ruolo nei processi di apprendimento, memoria ed emozioni. Il gruppo di Fanselow ha scoperto che bloccando le gap-junctions attraverso farmaci specifici, gli animali da laboratorio non sviluppavano la paura per i luoghi dove avvenivano esperienze traumatiche.

Questa scoperta apre la strada allo sviluppo di nuove terapie farmacologiche che bloccando l’attività delle gap-junctions, possano impedire lo sviluppo di patologie post traumatiche come il DPTS. Agendo in senso opposto, ossia aumentando l’attività delle gap-junctions si potrebbero migliorare i sintomi di alcune patologie della memoria come la malattia di Alzheimer. Studi successivi saranno necessari per confermare l’importanza della scoperta e proiettare nella pratica clinica gli avanzamenti della conoscenza in questo campo.

Fonte: Stephanie Bissiere, Moriel Zelikowsky, Ravikumar Ponnusamy, Nathan S. Jacobs, Hugh T. Blair, Michael S. Fanselow. Electrical Synapses Control Hippocampal Contributions to Fear Learning and Memory. Science, 2011; 331 (6013): 87-91 DOI: 10.1126/science.1193785

 

Data pubblicazione: 11 gennaio 2011

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