La Depressione Post Partum

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Dr.ssa Raffaella Salmoria Psichiatra, Psicoterapeuta

La gravidanza e il post-partum rappresentano due periodi in cui si verifica un aumento della
vulnerabilità femminile all'insorgenza di depressione maggiore. Uno studio ha mostrato che più del 12.5% di tutti i ricoveri psichiatrici di donne si verificano nel periodo del post-partum.

La prevalenza della depressione post-partum, che compare nel corso del primo anno di vita del bambino, è compresa tra 1'8% e il 20% delle neomamme.

Il periodo che segue la nascita di un bambino è il momento peggiore per soffrire di depressione (Paykel, 1999). I problemi post-partum riguardano gli adulti, i bambini e le famiglie.
La depressione materna ha un effetto negativo sul rapporto madre-bambino e sullo sviluppo
emotivo, comportamentale e cognitivo del bambino. Inoltre dati cimici supportano l'idea che i figli di donne depresse abbiano maggiori probabilità di soffrire di disturbi dell'adattamento e di
depressione infantile rispetto ai figli di madri non depresse.

E' stato stimato che il 25% delle madri che non riceve assistenza può sviluppare una condizione di depressione cronica, e il 50% delle madri non trattate risultano ancora depresse dopo un anno.

Sono stati identificati diversi fattori di rischio per la depressione nella gravidanza e nel puerperio, tra cui una storia di depressione personale o familiare, disaccordi matrimoniali, eventi di vita stressanti recenti, gravidanza indesiderata, isolamento sociale o mancanza di sostegno, ma anche complicazioni ostetriche, parti pretermine o multipli, disturbi nel sonno del bambino, bassa autostima materna, particolari stress nell'accudimento del bambino, problemi economici e caratteri sti che socio-demografìche.

I sintomi più comuni sono preoccupazioni eccessive, rabbia, senso di colpa, tristezza, disperazione, insonnia, difficoltà a prendersi cura del neonato, concentrazione diffìcile, anedonia, riduzione della libido e variazioni dell'appetito. Inoltre si annoverano anche la sensazione di essere intrappolate in una situazione senza via d'iuscita e l'ambivalenza verso il bambino accompagnata da "pensieri terribili".

Le donne con depressione post-partum percepiscono mancanza di sostegno psicosociale, sensazione di incomunicabilità delle proprie emozioni, sensazione paralizzante di "non farcela", sensazione di essere sopraffatte dalle responsabilità dell'accudimento del bambino, senso di colpa, pensieri irrazionali, rabbia, fallimento nel rispondere ai segnali del bambino e, infine, costruzione di un muro di separazione tra sé e il bambino.

Il trattamento e la gestione della depressione post-partum include sia terapie non farmacologiche che terapie somatiche. Ci sono evidenze che la depressione post-partum migliori con tarmaci anti-depressivi, terapia estrogenica, psicoterapia individuale (cognitiva e interpersonale), visita a casa da parte delle ostetriche, terapie di gruppo (D. Gjerdingen, 2000).
C'è consenso sulla necessità di associare terapie farmacologiche a terapie psicologiche (Postgrad Med.2001).

 

Dr. Raffaella Salmoria

www.studiosalmoria.com

 

Data pubblicazione: 14 marzo 2014 Ultimo aggiornamento: 24 marzo 2014

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