Muovetevi!

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Dr.ssa Franca Scapellato Psichiatra, Psicoterapeuta

Che il movimento sia utile per mantenersi in forma, migliorare la funzionalità respiratoria e cardiovascolare, perdere i chili di troppo e agevolare i processi digestivi è cosa nota.

Le ricerche degli ultimi anni però dimostrano che l’attività fisica migliora il tono dell’umore, riduce l’ansia e contrasta persino l’invecchiamento cerebrale.

 

Movimento contro ansia e depressione

Una ricerca pubblicata sul British Journal of Psychiatry ed effettuata sull’attività fisica svolta nel tempo libero da 40 mila norvegesi, dimostra che i soggetti più sedentari nel tempo libero raddoppiano il rischi di sviluppare ansia e depressione rispetto a chi dedica più tempo all’esercizio fisico, indipendentemente dall’intensità dell’esercizio. (Fonte: Corriere Salute, 5/12/2010)

 

Movimento contro l’invecchiamento cerebrale

Un recente studio pubblicato negli Archives of Neurology rivela che l’attività motoria effettuata regolarmente porta ad un miglioramento delle funzioni cognitive negli anziani che avevano preso parte allo studio della dottoressa Laura D.Baker e i suoi colleghi presso la facoltà di medicina di Seattle.

Uno degli strumenti preventivi a costo zero, efficace ed esente da rischi è il movimento fisico per gli anziani: si è visto che anche una semplice passeggiata, purché quotidiana, mantiene in efficienza le funzioni cerebrali più delle attività intellettive, come lettura o soluzione di cruciverba.

Questo avviene probabilmente perché la “passeggiatina” stimola tutti gli organi di senso, migliora l’equilibrio, migliora la circolazione e la funzione respiratoria e quindi l’ossigenazione cerebrale, e permette interazioni con altre persone.

L’ideale sarebbe associare a questa attività aerobica l’ascolto della musica e un’attività intellettuale che stimoli la memoria, come giochi di carte e di società, a seconda dei gusti e delle inclinazioni. Anche trascorrere tempo in cucina a preparare la ricetta di una torta un po’ elaborata aiuta sia la memoria che la motilità, e il “prodotto” può essere regalato al vicino di casa gentile che ha riparato il rubinetto, per esempio, o al nipotino che compie gli anni.

Se poi il proprio comune o l’ASL organizza corsi di attività motoria per la terza età, ancora meglio, si passa qualche ora serena in compagnia e si migliora la forma psicofisica in modo ancora più efficace.

 

I bambini più attivi sono più bravi a scuola

I ricercatori della West Virginia University di Morgantown (Usa) hanno seguito per due anni il rendimento sportivo e scolastico di 725 bambini. I giovani studenti sono stati sottoposti a test accademici (lettura, matematica, scienze) e sportivi in quinta elementare e in seconda media.

Risultato: chi durante quei 24 mesi si è allenato, ha riportato esiti migliori tra i banchi. Al contrario, chi non ha fatto sport ha ottenuto voti bassi.

Secondo Lesley A. Cottrell, la docente di pediatria che ha guidato lo studio, l'attività fisica potrebbe dunque migliorare le performance scolastiche, perché fa sì che i bambini siano «più in salute, più felici e più svegli». Per l'American Heart Association, i bimbi dovrebbero fare almeno 60 minuti al giorno di sport o altre attività, come il gioco, adatte alla loro età (Fonte: OK La salute prima di tutto – 8 aprile 2010)

 

Data pubblicazione: 07 febbraio 2011

2 commenti

#1
Utente 169XXX
Utente 169XXX

Gentilissima dottoressa Scapellato, indubbiamente l'attività fisica, e non credo che ci si debba massacrare con ore ed ore di palestra, giova sia al fisico e anche allo spirito. Purtroppo però ci sono delle patologie psichiatriche che rendono impossibile anche il percorrere 100 metri a piedi. Mi sono permesso di commentare il Suo blog in quanto da più di un'anno oramai un mio carissimo amico, dopo un lungo periodo di benessere grazie ad una cura azzeccata, è risprofondato nel disturbo d'attacchi di panico con agorafobia. Una ricaduta netta, verticale, inaspettata e sopratutto molto severa. A tal proposito, ho già "postato" tanta penosa sofferenza sia nell'area psichiatria e psicologia ricevendo risposte e suggerimenti dai vari Professionisti che con ammirevole empatia, seppur virtuale, hanno partecipato al calvario descritto. Con quel mio amico, prima che risprofondasse nel panico, con tutti gli evitamenti e frustranti rinuncie che tale disturbo comporta, ci siamo fatti camminate chilometriche con i nostri cani in mezzo alla natura tant'è che spesso lui spronava me in quanto, ammetto, io sarei piuttosto pigro, ed in effetti, al ritorno, dopo una bella doccia ci si sente carichi e più in forma sotto tutti i punti di vista. Amava talmente tanto camminare che era quasi arrivato a vendere l'auto, usando eventulamente lo scooter e in caso di mal tempo, i mezzi pubblici. Beh ora come ora, l'auto la prende anche per andare all'edicola che dista a meno di 50 metri da casa sua. Se mi posso permettere di darLe un consiglio, se ha tempo o voglia, legga pure i miei post così magari pure Lei potrà darci consigli e suggerimenti. Concludo facendoLe i miei complimenti per quel bellissimo articolo "la sindrome del Paradiso Perduto" (stato d'animo che vive il mio amico) e aggiungo, visto che è stata citata, che da anni sono un'assiduo lettore della rivista "Ok la salute prima di tutto". Giornale che reputo completo ed interessante nel descrivere le varie patologie ma che trova il suo "punto di forza" nelle testimonianze di tanti personaggi famosi.
Con stima, distinti saluti.

#2
Dr.ssa Franca Scapellato
Dr.ssa Franca Scapellato

Gentile utente, non ho niente da aggiungere a quanto hanno detto i colleghi (in una sede più opportuna di questa).

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