10 ottimi motivi per sorridere

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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta

Le persone sorridono di continuo, specie in gruppo, ma non sempre per segnalare che sono felici. Usiamo il sorriso per degli scopi sociali, perché attraverso il sorriso è possibile segnalare molte cose diverse.

Ecco di seguito 10 modi per usare il sorriso in modo vantaggioso.

1. Catturare la fiducia degli altri

In un mondo in cui ognuno pensa per sé, di chi ci fidiamo? Uno dei segnali che ci suggeriscono che qualcuno è degno di fiducia è proprio il sorriso. I sorrisi autentici comunicano affidabilità e cooperazione. Chi sorride è valutato come più generoso ed estroverso, e quando le persone dividono le cose con gli altri sorridono in modo più genuino.

2. Sorridere per scusarsi

Quando veniamo beccati con le mani nella marmellata, di solito sorridiamo. La ricerca ha rilevato che tale comportamento può essere vantaggioso: trattiamo le persone che hanno infranto le regole con più clemenza, se sorridono. E non importa che sia un sorriso autentico, addirittura un sorriso pietosamente forzato è meglio di nessun sorriso. Il motivo, di nuovo, è che ci sembra più degno di fiducia chi sorride, anche se ha infranto qualche regola, di chi non sorride.

3. Rimediare a una gaffe

Ti sei dimenticato il compleanno della moglie? Hai dimenticato il nome di quel cliente così importante? Hai inavvertitamente dato un calcio a un bambino sul pavimento? L’imbarazzo la fa da padrone e per un ottimo motivo: l’emozione dell’imbarazzo serve a trarci in salvo dalle situazioni sociali difficili. Il sorriso d’imbarazzo, quando si guarda all’in giù, magari con tanto di risolino sciocco di contorno, serve a far sì che l’altro senta ciò che stiamo sentendo noi e renderli più clementi.

4. Sorrido altrimenti starei male

A volte sorridiamo per evitare di stare male, come quando qualcuno ci dice, tutto entusiasta che ha trovato una banconota da 100 euro per strada. Non ci sarebbe nulla da ridere, ma lo facciamo per non sentirci invidiosi e anche perché l’educazione lo impone. In uno studio, ad alcuni partecipanti è stato chiesto di mantenere forzatamente un espressione impassibile, mentre ascoltavano qualcuno che raccontava una bella cosa che gli era capitata. Coloro che avevano dovuto mantenere la faccia di pietra si sono sentiti peggio dei partecipanti a cui era stato dato il permesso di sorridere. Le donne sembrano avvertire quest’impulso più degli uomini.

5. Ridere di dolore

Il sorriso è anche un modo per tirarsi fuori da una situazione sconvolgente o dolorosa. Gli psicologi lo chiamano “ipotesi del feedback facciale”. Anche forzare un sorriso quando non ne abbiamo voglia è sufficiente a innalzare un poco l’umore. Tuttavia, sorridere in certe situazioni può non piacere ai presenti. Ad alcuni soggetti di un esperimento sono stati fatti vedere dei video stressanti. Chi sorrideva si sentiva meglio, dopo, ma agli astanti queste persone risultavano meno gradevoli.

6. Sorridere per intuire

Quando siamo nervosi, l’attenzione tende a restringersi. Non notiamo più ciò che accade attorno a noi, solo ciò che abbiamo davanti. Questo è vero sia in senso metaforico che reale: quando siamo nervosi o stressati abbiamo difficoltà a percepire i pensieri che si situano al limite della consapevolezza. Ma nel problem solving sono proprio le idee periferiche ciò di cui abbiamo bisogno. Perciò, sorridere serve ad alleviare l’ansia e quindi a renderci indirettamente più introspettivi.

7. Il sorriso della seduzione

Il sorriso di una donna ha un effetto magico sull’uomo, molto più che del solo contatto oculare. In un esperimento in un bar, è stato visto che le donne che guardavano e basta venivano abbordate il 20% delle volte, mentre quelle che oltre a guardare sorridevano, il 60% delle volte. Quando è l’uomo a sorridere alla donna, però, l’effetto non è così magico. La donna che sorride diventa più attraente agli occhi dell’uomo, ma non viceversa. Ci sono piuttosto indizi che l’uomo diventi più attraente per la donna quando mostra orgoglio oppure vergogna. Sorridere di meno rende l’uomo più maschile.

8. Sorridere per nascondersi

Una volta gli psicologi credevano che il vero sorriso non mentisse mai. Il falso sorriso (o sorriso di Duchenne) coinvolge solo la bocca e la parte bassa del viso, mentre quello autentico interessa anche gli occhi. È stato visto, infatti, che molte persone riescono a fingere il sorriso autentico esibendo le cosiddette “zampe di gallina”, le piccole rughe a raggiera ai lati degli occhi. Anche così però è difficile fingere il sorriso, perché dev’essere esibito nei tempi giusti. Il vero sorriso parte in modo lento e impiega circa mezzo secondo a diffondersi sul viso. Non solo, i sorrisi lenti sono anche i più seducenti.

9. Sorridere per soldi

Le cameriere sorridenti guadagnano più mance rispetto a quelle musone. È vero, è stato misurato. Le persone che lavorano nel settore dei servizi al pubblico, come le hostess di volo, sono a tutti gli effetti pagate per sorridere. Attenzione, però, perché una discrepanza costante fra emozioni esibite ed emozioni realmente sperimentate (ciò che gli psicologi chiamano “travaglio emotivo”) porta a burnout ed esaurimento. Un sorriso può far guadagnare soldi, ma a caro prezzo.

10. Sorridi e metà del mondo ti sorriderà

Uno dei piccoli piaceri sociali della vita, spesso inosservato, è quando sorridiamo a qualcuno e il sorriso è ricambiato. Un esperimento ha mostrato che concedendo sorrisi in modo indiscriminato, circa il 50% delle persone ricambia. In compenso, a un’espressione corrucciata quasi nessuno risponde nello stesso modo.

Sorridere per vivere più a lungo

Se nessuna di queste ragioni riesce a strapparti un sorriso, ricorda che chi sorride di più vive più a lungo. Uno studio condotto su un database di fotografie di giocatori di baseball, risalenti fino al 1952, ha mostrato che i sorridenti avevano vissuto in media 7 anni più a lungo dei musoni.

Quindi, almeno una buona ragione per sorridere c’è.



Fonte:

Tratto dal blog di Jeremy Dean.

Data pubblicazione: 28 luglio 2011

17 commenti

#9
Psicologo
Psicologo

L'argomento è molto interessante, ed il continuo riferimento ai dati di ricerca lo rende davvero concreto, nello stile del Dott. Santonocito!

Segnalo, in merito al "sorriso di Duchenne", un piccolo esperimento online di riconoscimento dei sorrisi:

http://www.bbc.co.uk/science/humanbody/mind/surveys/smiles/index.shtml

Si tratta di una sequenza di 20 sorrisi, tra cui siamo invitati a riconoscere quelli spontanei da quelli artefatti. Quanti siamo in grado di riconoscerne?

#11
Specialista deceduto
Dr. Giorgio Cavallini

Aggiungerei: sorridere non costa nulla. Ma spesso la gente si dimentica del basso costo della cosa, Eppure van di moda i discount.

#12
Dr. Giuseppe Santonocito
Dr. Giuseppe Santonocito

Caro Giorgio, è proprio vero. Il sorriso non costa nulla eppure dà qualcosa a chi lo dà e a chi lo riceve.

Ciao

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