Che figura! 5 regole per affrontare l’imbarazzo

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Dr.ssa Cristina Polese Psicologo, Psicoterapeuta

L’imbarazzo è una delle emozioni più spiacevoli ma al contempo inevitabili con le quali tutti abbiamo a che fare più o meno quotidianamente nelle situazioni sociali. A seconda della nostra sensibilità e di alcune caratteristiche di personalità avremo maggiore o minore facilità nella gestione di questa emozione e diversi saranno i suoi effetti e le sue conseguenze sulla nostra vita quotidiana.

Non dimentichiamo che la vergogna è una delle emozioni fondamentali in diversi disturbi d’ansia, quali ad esempio la fobia sociale e in diversi disturbi di personalità come quello evitante, borderline, ossessivo compulsivo ecc. E’ perciò un’emozione che non va trascurata neanche quando si presenta nelle sue forme meno invalidanti e va gestita per evitare che si instaurino problematiche psicologiche più rilevanti.

 

Tra le situazioni che le persone considerano più imbarazzanti ne troviamo alcune che hanno a che fare con la nostra fisiologia/emotività: ad es. sudare, balbettare, tremare, arrossire.

Altre riguardano piccoli incidenti nei quali si può incorrere quali inciampare, cadere, rovesciare oggetti,  rompere per sbaglio qualcosa.

Altre volte è la mente che può giocarci brutti scherzi, talvolta può “incepparsi”, ad esempio quando non ricordiamo qualcosa o l’abbiamo sulla punta della lingua. Oppure nel caso di lapsus, quando cioè diciamo involontariamente parole non corrette e dal contenuto inappropriato rispetto al discorso che stiamo facendo.

 

Ci sono poi alcune situazioni considerate tipicamente imbarazzanti quali ad esempio acquistare preservativi o riportare nel negozio qualcosa che si vuole cambiare o sostituire perché difettoso o rovinato.

Ci sono persone che provano imbarazzo soprattutto in presenza di estranei o persone importanti o autorevoli, mentre altre sperimentano questa emozione in presenza di chiunque, anche persone care o di famiglia. Ciò che accomuna tutti è però la valutazione della propria inadeguatezza sociale e il timore di essere giudicati negativamente dagli altri.

A seconda del tipo e della quantità di pensieri critici che rivolgeremo verso noi stessi proveremo un maggiore o minore livello di imbarazzo o vergogna e questo influirà sulle nostre future interazioni interpersonali. E’ perciò importante seguire alcune semplici regole per cercare di affrontare le situazioni imbarazzanti nella maniera più funzionale possibile.

 

I 5 passi per affrontare l’imbarazzo

 

  1. Accetta il fatto di essere umano: a chiunque sulla faccia della terra, in passato come nel futuro è capitato e capiterà di commettere azioni o di trovarsi in situazioni imbarazzanti. La maggior parte delle volte non c’è niente che tu possa fare per evitarle.
  2. Colloca la situazione nella giusta prospettiva: puoi sentirti assolutamente stupido per quello che hai fatto ma la verità è che poche persone o a volte nessuno nota le tue figuracce. E se anche le dovessero notare prova a immaginare quanto tempo della loro giornata dedicheranno a pensare ad esse. Nel caso invece ti trovi a fare una cosa per te imbarazzante come acquistare dei preservativi, pensa a quanto sarebbero peggiori le conseguenze per la tua salute se non li utilizzassi.
  3. Convinciti che non puoi cambiare il passato. Anche se volessimo con tutto il cuore che ciò che ci ha fatto vergognare non ci fosse mai successo, è impossibile cambiare le cose. L’unica cosa che possiamo fare è andare avanti, smettendo di ripensare continuamente a quel momento e al massimo possiamo cercare di fare in modo che non ricapiti in futuro.
  4. Non alzare le tue difese. Gli altri potrebbero provare simpatia per te se ammettessi di aver fatto un errore come dimenticare qualcosa oppure arrossire durante un discorso davanti ad un pubblico. Qualunque cosa tu abbia fatto evita di trovare scuse a meno che non esista realmente una ragione. In tal modo eviterai  di sembrare disonesto o poco sincero.
  5. Prova a concentrarti sul problema più profondo.  I sentimenti di intensa vergogna ed imbarazzo possono essere il segnale che qualcos’altro sta succedendo, al di là del problema relativo all’immagine sociale. In particolare la ricerca ha mostrato che le persone che più frequentemente cadono vittime di questa emozione mostrano anche alti livelli negli indici relativi al giudizio degli altri. In  poche parole ritengono che gli altri li giudichino costantemente in maniera negativa. E’ importante pertanto individuare questo tipo di pensieri negativi e le emozioni che determinano e poi decidere di lavorare attivamente per cambiarli.

 

 

 

Data pubblicazione: 26 settembre 2011

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