Multa a fumatori e obesi: ma funziona?

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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo

Usa: azienda sanziona fumatori o obesi

Nel 2012 questo tipo di sanzioni aziendali crescerà del 40%

MILANO, 31 ottobre 2011 – “Smetti di fumare, tieni sotto controllo la tua obesità', altrimenti nel 2013 pagherai di più per le tue spese di salute”. E' questo il 'mandato' che la Veridian Credit Union, azienda finanziaria dell'Iowa, ha dato ai suoi 500 dipendenti dopo aver avviato un programma di salute e screening volontario. Un'iniziativa che non è certo unica negli Usa, dove negli ultimi anni sempre piu' aziende incoraggiano i propri dipendenti a migliorare volontariamente il loro stato di salute”.

La domanda che sorge di fronte ad una notizia del genere è: ma funzionerà?

Tutti noi sappiamo che il fumo e l’obesità sono comportamenti che possono provocare seri danni alla nostra salute. Abitualmente sul pacchetto di sigarette troviamo scritto: “Il fumo uccide”, oppure “Il fumo nuoce gravemente alla salute”, ecc… In altri Paesi, anziché questi slogan vengono stampate immagini terrificanti relative ai danni provocati dal fumo di sigaretta. Ma la gente continua a fumare ugualmente.

Che cosa succede nella mente di queste persone, pur sapendo che il fumo (e tanti altri comportamenti e stili di vita scorretti) possono nuocere alla salute?

Uno dei meccanismi della nostra mente che ci permette in parte di spiegare e risolvere velocemente il problema è detto dissonanza cognitiva, ovvero la nostra mente non tollera l’idea di trovarsi in una situazione in cui idee, credenze, valori, desideri, emozioni stanno contemporaneamente contrastando tra di loro. Infatti se un fumatore desidera fumare, ma sa anche molto bene che il fumo fa male, si trova in una condizione di dissonanza cognitiva, ovvero il suo desiderio e l’informazione che ha a riguardo non possono coesistere.

Che cosa farà la sua mente? Dovrà inevitabilmente abbassare il livello di dissonanza cognitiva.

In che modo si riduce la dissonanza cognitiva? Secondo Festinger: "modificando il comportamento di una persona, i suoi pensieri cambieranno per minimizzare la dissonanza".

Quindi: producendo un cambiamento nell'ambiente;

modificando il proprio comportamento;

modificando il proprio mondo cognitivo.

Nel nostro esempio un fumatore potrà modificare il proprio atteggiamento, dicendosi che in fondo anche i medici fumano, oppure che conosce persone che hanno sempre fumato fino all’ultimo giorno e godevano di ottima salute. Oppure cambierà il proprio comportamento smettendo di fumare o fumando meno. Ancora, potrà scegliere di scendere a compromessi: meglio vivere meno ma godersi la vita! Meglio pagare una sanzione ma concedersi qualche vizio!

In generale, quindi, diciamo che per fare una buona prevenzione e promuovere la salute occorre lavorare su altri aspetti, che non sulla semplice informazione o coercizione. E’ indispensabile lavorare sulle variabili cognitive dell’individuo e sulle sue emozioni.

Data pubblicazione: 03 novembre 2011

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