Pensare con il cuore: la teoria polivagale

a.pileci
Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo

Gli aspetti più affascinanti della nostra mente e anche quelli che più mi hanno incuriosita nel mio percorso formativo e professionale sono indubbiamente l'evoluzionismo, a partire da Darwin, l'antropologia e le neuroscienze.

Tra queste ultime, in particolare, ritengo di essere stata particolarmente influenzata da Paul MacLean, Antonio Damasio e Gerald Edelman.

Il mio interesse, negli ultimi tempi, è rivolto alla teoria polivagale di Porges: mi incuriosisce il legame con il sistema vegetativo nell'espressione di parecchi aspetti comportamentali, psicologici e fisiologici connessi al comportamento sociale.

La teoria polivagale costruisce sulle scoperte prioritarie di MacLean (cervello tripartito: una parte più antica, detta cervello rettiliano; una più evoluta, il sistema limbico che abbiamo in comune con i mammiferi; la neocorteccia, che abbiamo solo noi umani) concentrando l'attenzione sul legame fra i cambiamenti filogenetici nel sistema nervoso autonomo e il comportamento sociale. Considerando i cambiamenti filogenetici nella struttura del vago e la funzione che esso esercita nella regolazione neurale dello stato viscerale, si scoprono nuovi aspetti del comportamento sociale.

 http://www.blitzquotidiano.it/societa/psicologia-cuore-hrv-polivagale-porges-584584/

A partire da queste nuove acquisizioni, anche il concetto di trauma in psicopatologia, e di conseguenza in psicoterapia, può diventare ulteriormente comprensibile, dal momento che il trauma mobilizza il sistema vegetativo.

Data pubblicazione: 18 novembre 2011

1 commenti

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Dr. Otello Poli
Dr. Otello Poli

Peccato che la teoria polivagale di Porges sia solo una teoria e che, a ben leggere, ribadisce come i centri correlati all'emotività ed all'affettività risiedano nell'encefalo (ed in particolare nelle connessioni tra regione temporo-meso-limbico-ippocampale e regione fronto-meso-polare) sottolineando un controllo attraverso il sistema nervoso autonomico (o neurovegetativo) attraverso il nervo pneumo-cardio-gastrico (ovvero il nervo vago, X paio nervi cranici) sulla attività cardiaca e non solo.

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