Psicoterapia: domande indecidibili

n.patane
Dr. Nicola Patanè Psicologo, Psicoterapeuta



Ecco una domanda decidibile: “ E’ il numero 6.346.342 divisibile per 2?” Credo ci vorranno meno di due secondi per decidere che questo numero è divisibile per 2. Si potrebbero naturalmente inventare domande leggermente più difficili ma il punto è che alla fine troveremo sempre una risposta certa a questo genere di domande. Pensiamo adesso a delle domande che potremmo definire indecidibili. Le troviamo ovunque: per esempio la domanda sull’origine dell’universo appartiene sostanzialmente alla categoria delle domande indecidibili. Non c’era nessuno a guardare e le svariate risposte a questa domanda dimostrano la sua indecidibilità. Cito come esempio una delle risposte più originali sull’argomento data da Chuang Tse:

 

Il cielo non fa niente, questo non far niente è dignità,

la terra non fa niente, questo far niente è riposo;

dall’unione di queste due non azioni nasce

ogni azione e ogni cosa.

 

La differenza sostanziale tra domande decidibili e domande indecidibili è che Noi possiamo prendere una decisione solo sulle domande indicibili.

Perché? Perché se ci riflettiamo un attimo è l’unica situazione in cui siamo veramente liberi di decidere. L’unica situazione in cui non siamo sotto nessuna costrizione logica o di necessità. Nessuna necessità esterna ci costringe a rispondere in un modo o in un altro. Possiamo scegliere chi desideriamo diventare quando abbiamo preso una posizione riguardo a una domanda sostanzialmente indecidibile.

Questa libertà ci rende responsabili della scelta che operiamo: per alcuni o in certe situazioni, questa libertà è un dono del cielo, per altri o in altre situazioni questa libertà è un peso insopportabile. Come si può evitare questo peso spaventoso? Delegando e adottando strategie del tipo “Mi hanno detto di fare così” oppure “Non potevo fare altrimenti”. Ma se decidiamo di non delegare o di non adottare risposte a domande decidibili, allora possiamo scoprire e poi inventare. Ogni scoperta ha un lato doloroso e un lato gioioso: doloroso quando si partorisce faticosamente una nuova intuizione; gioioso quando l’intuizione è venuta alla luce. Quello che noi possiamo fare allora è minimizzare la sofferenza e massimizzare la gioia: la realtà come noi la percepiamo è una nostra invenzione.

“Comportiamoci sempre in modo da aumentare il numero delle scelte. Si aumentare il numero delle scelte”, Heinz Von Foerster.

 

Riflessione liberamente tratta da “System & Family Therapy ethics, epistemology, new methods” di Heinz Von Foerster, Paris 1990.

 

Data pubblicazione: 22 febbraio 2012 Ultimo aggiornamento: 15 marzo 2012

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