Cybercondria: l'ipocondria da web

fabrizio.rossi
Dr. Fabrizio Rossi Psicologo, Psicoterapeuta

La mia esperienza nel trattamento di pazienti ipocondriaci nel corso degli anni è andata rafforzando la tesi che dietro al disturbo ci sia una “reale” e tremenda sofferenza, spesso indicibile (immaginiamo per un attimo di credere, su base giornaliera, che stiamo per morire o di soffrire di una malattia incurabile).

Come mai oggi, si assiste ad un marcato aumento delle chiamate da parte di persone con Disturbo Ipocondriaco che cercano aiuto?

Ho ipotizzato che "l'ondata di ipocondria" sia funzione di due fattori principali:


1) Sovraccarico dei Media - Siamo inondati ogni giorno con notizie sulle malattie; Negli anni '60 le famiglie avevano accesso a un totale di tre canali televisivi, i quali andavano fuori onda tutti i giorni intorno a mezzanotte.
Oggi abbiamo centinaia di canali, i quali funzionano 24 ore al giorno; In poche parole, abbiamo molte più informazioni di quanto ce ne possano realmente servire..


2) Internet - Oltre al massiccio aumento dei media broadcast e via cavo, negli ultimi quindici anni vi è stata una vera è propria “esplosione informatica ed informativa”: Internet.

Mentre questa meravigliosa tecnologia ha certamente i suoi vantaggi in termini di diffusione di informazioni sulla salute, vi è anche un lato oscuro che è talvolta chiamato cybercondria;

Guarda il video: Ipocondria: 3 errori da evitare

Ogni cliente che ho trattato con ipocondria faceva uso frequente e spesso "compulsivo" di Internet per la ricerca di informazioni riguardanti le malattie.

Il problema è duplice, in primo luogo, la loro ricerca è essenzialmente una costrizione che rafforza l'idea di essere gravemente malato, piuttosto che fornire loro rassicurazioni, inoltre, la loro ricerca spesso aumenta in maniera considerevole le loro preoccupazioni,scovando nella rete nuovi disturbi o sintomi da associare con quelli percepiti.

Considerando impossibile una drastica riduzione di Internet o del numero di mezzi di comunicazione a nostra disposizione, è imperativo che i pazienti imparino a resistere alla tentazione di utilizzare compulsivamente queste fonti di informazione.

La terapia cognitivo-comportamentale (CBT) è considerata la terapia più efficace a gestire le problematiche ipocondriache.

Per coloro che soffrono di ipocondria, infatti la CBT offre soluzioni concrete per un problema doloroso ed insopportabile,riuscendo a migliorare la qualità della vita del paziente in breve termine.

Data pubblicazione: 24 gennaio 2013 Ultimo aggiornamento: 22 febbraio 2015

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