Le lacrime delle donne sono antiafrodisiache

Quali sono gli effetti del pianto femminile sulla libido degli uomini?

Uno studio ha dimostrato che le lacrime delle donne contengono sostanze chimiche che, fatte annusare ad un campione di uomini, ne ha ridotto l’attivazione sessuale e il livello di testosterone.

 

Cosa significa?

Il pianto riveste diversi significati, e le lacrime contengono differenti sostanze a seconda di quali emozioni le abbiano provocate: dal punto di vista psicologico il pianto ha una funzione adattiva e regolatrice dei rapporti perché segnala la debolezza del soggetto, la sua innocuità e inferiorità, e smorza quindi le emozioni negative dei possibili aggressori; secondo una recente teoria, inoltre, quando nasce dalla rabbia il pianto permette di eliminare la corticotropina, ormone legato agli stati di stress.

Nell’esperimento in questione le donne hanno pianto per tristezza, dopo aver visto dei film così tristi da portarle alle lacrime, e gli uomini hanno quindi annusato lacrime relative a questo stato d’animo.

Gli uomini sono stati divisi in 2 gruppi (lacrime vs. soluzione salina) e gli effetti sono stati questi:

- abbassamento della quantità di testosterone presente nella saliva rispetto al momento precedente

- minore eccitabilità sessuale ( i soggetti hanno visionato alcune foto di donne: chi aveva annusato lacrime giudicava le donne meno attraenti dal punto di vista sessuale rispetto a chi aveva annusato soluzione salina)

- minore attivazione delle aree cerebrali coinvolte nell’attivazione sessuale

- mantenimento del livello di empatia precedente all’esperimento.

L’abbassamento del livello di testosterone si accorderebbe all’ipotesi del pianto come segnale di inferiorità e mezzo per attenuare l’aggressività altrui, difendendosi preventivamente da possibili attacchi, ma le conclusioni non sono ancora univoche e la ricerca i questo campo è solo agli inizi.

I risultati di questo esperimento sono comunque interessanti: il pianto femminile abbatte l’attivazione sessuale maschile, configurandosi come vero e proprio antiafrodisiaco, e rende meno attraenti le donne.

 

Alla lunga una compagna che piange spesso potrebbe quindi inibire sessualmente il proprio uomo, non solo a livello cosciente, per l’interpretazione data alla situazione e l’immagine mentale che l’uomo si crea della donna, ma anche per motivi legati alla psicobiologia delle emozioni.

Un monito per chi eccede in lacrimosità, o un risultato parziale in attesa che siano misurati gli effetti del pianto maschile sulle donne?

 

Fonti:

www.nature.com/news/2011/110106/full/news.2011.2.html

www.sciencemag.org/content/suppl/2011/01/05/science.1198331.DC1/Gelstein.SOM.pdf

Data pubblicazione: 10 gennaio 2011

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