Quando lei ama lei, psiche e sessualità

valeriarandone
Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo

Durante la mia pratica clinica quotidiana, mi capita spesso di custodire dolorose confessioni di donne che ad un certo punto della loro vita, si ritrovano coinvolte in un amore omosessuale. Mi chiedono quale possa essere la motivazione di questo “giro di boa” dell’affettività/intimità, cosa può essere accaduto nella loro vita psichica e relazionale che le abbia spinte tra le braccia di una donna e soprattutto perché?

L’orientamento sessuale può cambiare all’improvviso?
E’ possibile vivere nuovi amori, con ben “altre” caratteristiche oggettuali?
Perché il desiderio sessuale in passato sopito, sembra riaccendersi in altri contesti amorosi? Si tratta sempre di omosessualità?


La domanda che più frequentemente mi viene posta riguarda la vita sessuale, ambito della relazione che spaventa di più. In realtà questi “amori saffici”, quando hanno una vita transitoria, partono da lontano e solitamente iniziano come “amicizie amorose”, legame dal sapore familiare, scaldato dalla capacità di ascolto, di condivisione e di totale empatia, al quale segue poi la fisicità.

Molte donne, soprattutto tra i personaggi celebri, mostrano i loro baci e le loro effusioni saffiche, più con l’intento di stupire che di sedurre, altre ancora perché stanche delle loro normali abitudini relazionali.
Ed in questo contesto, quotidiani, riviste e media, moltiplicano le loro pagine farcendole sempre più con notizie amorose, baci saffici, effusioni ed amori bizzarri o singolari.

Cerchiamo di effettuare un importante distinguo tra moda, necessità transitoria, gioco erotico ed omosessualità

L’omosessualità, maschile o femminile, solitamente accompagna il protagonista della scelta d’amore durante tutta la sua vita affettiva e relazionale; scelta spesso combattuta, ambivalente, osteggiata dalla famiglia e dal sociale, un uomo/donna omosessuale, sa bene di esserlo e prima o poi, farà di tutto per agire e vivere tale scelta.

Cosa spinge invece una donna, che ha sempre avuto un orientamento eterosessuale, tra le braccia di un’altra donna?
Vizio o necessità?
Può trattarsi di un’omosessualità transitoria?

Le verbalizzazioni al femminile, hanno un sapore di familiarità, di alleanza, di “empatia di genere”, che spesso contribuisce a creare un possibile legame. La sfera intima è scaldata dall’affettività e dalla tenerezza, elementi talvolta latitanti nella sessualità di tipo eterosessuale.

Molte mie pazienti, lamentano nel rapporto con i loro partner, scarsa attenzione alla cura del legame, alla dimensione dell’ascolto e dell’erotismo, elementi che sono spesso presenti nelle relazioni di tipo omosessuale. Una donna inoltre, conosce molto bene la risposta orgasmica femminile e questo può facilitare l’intimità e la sfera del piacere.

Conclusioni L’orientamento sessuale non cambia mai all’improvviso, ma si crea lungo un continuum che va dalla nascita all’età adulta. Una chiarificazione di tipo psicologico andrebbe sempre effettuata al fine di effettuare scelte consapevoli e non agiti di tipo sessuale.

Data pubblicazione: 15 ottobre 2013

8 commenti

#1

Cara Valeria, il tuo articolo getta luce sulle relazioni sentimentali e sessuali così variegate e complesse. Proprio in questo momento, sto seguendo una coppia in cui lei, proprio per quel bisogno di tenerezza ed empatia che spesso manca nei rapporti eterosessuali, ha avuto esperienze omosessuali. Volevo chiederti, a questo proposito, se possiamo parlare di bisessualità, ovvero una caratteristica costante della persona, o di omosessualità transitoria. Un caro saluto. Elisabetta.

#2
Dr.ssa Valeria Randone
Dr.ssa Valeria Randone

Cara Elisabetta,
Grazie per le tue riflessioni.
La diagnosi di omosessualità o bisessualità credo vada effettuata valutando anche altre aree della vita della paziente.
Io parlo di " empatia di genere" , per dare il senso della complicità, legame, affettività....che accendono ed amplificano poi la dimensione del piacere.
Solitamente tra donne viene ricercato questo aspetto, molto differente dall' aspetto genitalico.
Potrebbe trattarsi di una bisessualità di tipo " compensatorio", tu cosa ne pensi?
Valeria

#4

Pensandoci bene, potrebbe in effetti essere compensatoria, in quanto del tutto episodica e, se così fosse, potremmo considerata come il soddisfacimento di un bisogno affettivo empatico e con connotazioni materne. La persona in questione, in verità, apprezza un maschile sensibile e non troppo virile, vivendo lei, su di se', quella che Jung chiama 'animus' non integrato nel resto della personalità. E qui si apre un discorso di ancora più ampia portata; se ammettiamo che esista una bi od omosessualità transitoria e compensatoria, quanti altri casi potremmo trovare?elisabetta

#5

Pensandoci bene, potrebbe in effetti essere compensatoria, in quanto del tutto episodica e, se così fosse, potremmo considerata come il soddisfacimento di un bisogno affettivo empatico e con connotazioni materne. La persona in questione, in verità, apprezza un maschile sensibile e non troppo virile, vivendo lei, su di se', quella che Jung chiama 'animus' non integrato nel resto della personalità. E qui si apre un discorso di ancora più ampia portata; se ammettiamo che esista una bi od omosessualità transitoria e compensatoria, quanti altri casi potremmo trovare?elisabetta

#6

Pensandoci bene, potrebbe in effetti essere compensatoria, in quanto del tutto episodica e, se così fosse, potremmo considerata come il soddisfacimento di un bisogno affettivo empatico e con connotazioni materne. La persona in questione, in verità, apprezza un maschile sensibile e non troppo virile, vivendo lei, su di se', quella che Jung chiama 'animus' non integrato nel resto della personalità. E qui si apre un discorso di ancora più ampia portata; se ammettiamo che esista una bi od omosessualità transitoria e compensatoria, quanti altri casi potremmo trovare?elisabetta

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