La risposta sessuale: come il nostro corpo reagisce al piacere

Vi siete mai chiesti cosa succede al nostro corpo mentre facciamo sesso? Sì? Non siete i soli. Se lo chiesero anche William Masters, un ginecologo, e Virginia Johnson, psicologa, che tra gli anni ‘50 e ’60 condussero una ricerca pioneristica sulla sessualità umana presso la Washington University di St. Louis studiando scientificamente i rapporti sessuali uomo-donna, l’orgasmo, l’eccitazione e la masturbazione, con particolare attenzione a quella femminile, e affrontando temi tabù come l’impotenza maschile e la sessualità negli anziani. Esaminarono l’intimità di 382 donne e 312 uomini, per un totale di oltre centomila atti sessuali osservati in laboratorio. I risultati, pubblicati poi nel libro “L' atto sessuale nell'uomo e nella donna: indagine sugli aspetti anatomici e fisiologici “ del 1966, furono rivoluzionari soprattutto perché si scoprì che la risposta sessuale umana, ovvero l’insieme di reazioni fisiologiche del corpo ad uno stimolo sessuale, è un sistema complesso costituito da quattro fasi, di durata variabile e soggettiva: eccitamento, plateau, orgasmo e risoluzione.

FASE DI ECCITAMENTO

L’eccitazione sessuale consiste nella reazione corporea ad una stimolo fisico (carezza, bacio, strofinamento) o psicologico (pensieri, fantasie, emozioni) ritenuto erotico. Sia nei maschi che nelle femmine il desiderio sessuale è un fattore naturale, tant’è che il sesso risulta essere un vero e proprio bisogno vitale di base come il cibo, l’acqua e il sonno.

Nella donna il primo segno di eccitazione è la lubrificazione della vagina, che inizia ad inumidirsi entro 10 – 30 secondi dall’inizio di una stimolazione sessuale adeguata. A seguire, se la stimolazione continua, il corpo femminile si risveglia ed è possibile osservare la dilatazione delle pupille, l’indurimento dei capezzoli, l’aumento delle dimensioni del seno e l’ arrossamento cutaneo del busto con chiazze che partono dall’altezza dello stomaco per poi diffondersi verso le mammelle e la pancia o, in alcuni casi, a tutto il corpo. Gli organi genitali iniziano a rispondere anch’essi alla stimolazione con l’apertura delle grandi e piccole labbra, che si arrossano per l’irrorazione sanguigna data dall’eccitazione, e con l’allungamento del condotto vaginale che si prepara così all’ingresso del pene. Anche il clitoride risponde alla sollecitazione diventando più gonfio per via della vasocongestione, mentre i muscoli sfinterici, cioè quelli che circondano l’ano, iniziano a contrarsi automaticamente. Oltre ai genitali anche il battito cardiaco, la pressione arteriosa e la sudorazione reagiscono aumentando costantemente in attesa di raggiungere l’apice del piacere.

L’uomo eccitato è immediatamente riconoscibile grazie all’erezione del pene, cioè l’aumento di volume e innalzamento del membro maschile grazie al sangue che confluisce nei corpi cavernosi dell’organo, un tessuto spugnoso ricco di piccole vene. Come nella donna anche nell’uomo l’ irrorazione è dovuta proprio all’eccitazione erotica e sessuale che fa convogliare il sangue verso i genitali e oltre a questo sono altri i segnali coincidenti con quelli femminili: turgore dei capezzoli, dilatazione pupillare, arrossamento cutaneo, aumento della pressione arteriosa, tachicardia e sudorazione, mentre a differenza della donna che lo sperimenta in una fase successiva l’uomo inizia anche ad iperventilare.

FASE DI PLATEAU

In geografia per plateau si intende un territorio pianeggiante posto però ad alta quota. Nel sesso vale la stessa regola, perché dopo l’inizio della scalata verso la vetta del piacere ecco che subentra una fase di stallo, dove vi è un mantenimento dello stato di eccitazione che rimane costante prima dello scoppio dell’orgasmo.

In questa fase le pareti della vagina si stringono, l’utero si eleva e le grandi e piccole labbra si gonfiano e arrossano ulteriormente, dilatandosi ancora un po’. Il clitoride, invece, si ritrae fino quasi a scomparire.

Nell’uomo vi è un continuo aumento del diametro e del rossore del pene, oltre all’innalzamento dei testicoli in previsione dell’espulsione dello sperma. In questa fase potrebbe essere emesso del liquido, proveniente dall’uretra, che ha lo scopo di aumentare la lubrificazione e di eliminare i residui di urina che sono troppo acidi per gli spermatozoi. Nonostante ciò potrebbe comunque contenere, anche se in minima quantità, spermatozoi vitali tranne nel caso in cui vi è stata minzione dall’ultima eiaculazione, in questo caso il condotto è stato ripulito dall’urina.

Sia nei maschi che nelle femmine si evidenziano inoltre iperventilazione, aumento della tensione muscolare e possibili spasmi (movimenti involontari) delle mani e dei piedi, tachicardia e ulteriore aumento della pressione arteriosa.

FASE DELL’ORGASMO

Con questa fase si raggiunge il culmine tanto desiderato. Di intensità variabile, l’orgasmo generalmente dura pochi secondi. Quello femminile, sia vaginale che clitorideo, si manifesta non solo con una sensazione più o meno elevata di piacere ma anche con una serie di contrazioni automatiche dei muscoli vaginali in primis, dell’utero e dello sfintere anale.

L’orgasmo dell’uomo, invece, nella quasi totalità dei casi coincide con l’eiaculazione: lo sperma proveniente dalle vescicole seminali passa attraverso l’uretra prima di giungere al pene ed essere espulso grazie all’aumento della pressione interna data dalla contrazione dei muscoli perineali sulla prostata. Nonostante eiaculazione e orgasmo siano quasi sempre contemporanei in realtà sono due cose distinte tant’è che possono anche avvenire emissioni di sperma a pene flaccido e orgasmi a secco.

Sia il corpo maschile che femminile è attraversato da forti ondate di calore oltre che da una serie di contrazioni muscolari di viso, collo, gambe e braccia tanto repentine da essere incontrollabili. L’egoismo della ricerca del piacere coinvolge entrambi: la concentrazione sulle sensazioni corporee e genitali estranea la mente dal resto, anche dal partner, quasi in una condizione di sospensione del pensiero.

FASE DELLA RISOLUZIONE

Dopo il piacere il corpo e la mente si rilassano e i genitali di entrambi si decongestionano tornando lentamente alle normali dimensioni. Con la fase della risoluzione si entra nel “periodo refrattario” o di recupero, durante il quale è impossibile avere un nuovo orgasmo e, per l’uomo, ottenere una nuova erezione. Di durata soggettiva e variabile, può durare nel maschio giovane circa dieci minuti fino a oltre venti ore superati i sessant’anni mentre per le femmine risulta essere più semplice perché potrebbero essere pronte ad un nuovo rapporto già mezz’ora dopo. Questo non deve stupire perché può accadere che la donna riesca a raggiungere orgasmi multipli e cioè uno di seguito all’altro, evento impossibile per l’uomo.

Pensare che l’orgasmo sia un’esperienza consumata solo a livello fisico e genitale è totalmente sbagliato e limitante perché, ricordiamocelo, il primo organo sessuale è il nostro cervello perché è lui che dà vita ai nostri desideri e fantasie erotiche, che decide se una carezza è sensuale o amichevole oppure se l’odore dell’altro è piacevole o meno. Il cervello ha il compito e merito di elaborare sia tutte le sensazioni tattili e sensoriali (tocchi, carezze, stimolazioni, odori) che le fantasie e i pensieri erotici divenendo, a giusta ragione, il motore trascinante di tutta la nostra vita sessuale.

BIBLIOGRAFIA
W.Masters, V. Johnson, L’atto sessuale nell’uomo e nella donna, Feltrinelli, 1972

 

 

Data pubblicazione: 21 marzo 2016

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