Negazione della gravidanza: è possibile essere incinta e non saperlo?

 E’ notizia di questi giorni, il caso di una neonata abbandonata e trovata senza vita: la mamma (una 16enne di Trieste), ha affermato di non sapere di essere incinta. In preda ai dolori del travaglio, ha partorito da sola, in breve tempo, a casa. Molte sono state le reazioni sui Social Network, di persone che si chiedono come sia possibile tutto ciò! E’ possibile che una donna non si accorga di essere incinta? E i familiari? Non hanno notato i classici segnali di una gravidanza?

Quello che è successo a questa ragazza e a molte donne che scoprono con estremo ritardo la propria gravidanza, è un disturbo che si chiama NEGAZIONE della GRAVIDANZA.

La donna è incinta, ma non ne è consapevole! E’ presente un rifiuto inconscio della gravidanza e il corpo si adatta a questo rifiuto.

La donna non sente nessuno dei segni abituali della gravidanza: le mestruazioni continuano ad essere presenti, non avviene l’aumento di peso, la pancia non cresce. Il corpo si adatta anatomicamente, infatti l’utero si posiziona diversamente: invece di girarsi in avanti, si sviluppa in altezza. Il feto si colloca sotto le costole della madre, rendendo la pancia meno sporgente. I movimenti del bambino vengono interpretati come se fossero dovuti a banali gonfiori.

Non va, quindi, confusa con la gravidanza isterica o la gravidanza nascosta. Nel primo caso, la donna desidera così intensamente un bambino, che il corpo ne mostra tutti i sintomi, anche se la donna non è incinta. Nel secondo caso, la donna sa di essere incinta, ma cerca di nasconderlo a chi la circonda.

Nella negazione della gravidanza se la donna, ad esempio attraverso una visita medica, scopre di essere incinta prima del parto, nell’arco di una notte la pancia che non si vedeva fino a quel momento, esce all’improvviso!

È importante sapere che non sono soltanto le donne alla prima gravidanza ad essere colpite dalla negazione di gravidanza: circa la metà di queste donne hanno già dei figli.

Vediamo quali sono le cause della negazione di gravidanza.

La negazione in psicopatologia è un meccanismo di difesa che serve a proteggere il proprio Io da una realtà inaccettabile, quindi molto probabilmente per quella donna questa gravidanza in particolare rimanda ad una realtà traumatica. Alcune donne hanno avuto un vissuto traumatico della propria nascita, un decesso legato alla gravidanza nelle generazioni precedenti o un gravidanza causata da una violenza sessuale.

Altre cause possono essere il contesto familiare, soprattutto per le adolescenti, le gravidanze ravvicinate, o il concepimento durante una relazione extraconiugale.

Per una donna rendersi conto di essere incinta, solo dopo 9 mesi di gravidanza, al momento del parto, è uno shock che può condurre ad un gesto terribile, ma impulsivo…quello dell’infanticidio.

Liberarsi subito di un bambino inatteso, non desiderato, che evoca spiacevoli ricordi e sensazioni, è probabilmente il modo più istintivo per “far finta di niente”, per dimenticare ciò che è accaduto. Senza dubbio un atto incomprensibile per molti, ma dettato dall’angoscia, dalla vergogna e dalla disperazione…