Contrordine: il PSA è utile!

giovanniberetta
Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo

 

Questa ultima indicazione ci giunge ora da un lavoro appena pubblicato sulla rivista Annals of Internal Medicine da un gruppo di ricercatori nordamericani del Fred Hutchinson Cancer Center di Seattle (FHCRC) che hanno ricontrollato tutti i risultati ottenuti da due importantissimi trial: uno europeo, l’European Randomized Study of Screening for Prostate Cancer (ERSPC), che mostrava una significativa riduzione della mortalità per cancro della prostata con l'uso del dosaggio ematico del PSA ma documentava pure un'alta incidenza di sovradiagnosi e un altro statunitense, il The Prostate, Lung, Colorectal, and Ovarian (PLCO), che non dimostrava invece alcun beneficio, in termini di minor mortalità, all’aumentare delle diagnosi di cancro della prostata in seguito all'uso del test con PSA ematico. 

 

  

 

I ricercatori americani, dopo avere rivisto tutti i dati raccolti in questi due importantissimi lavori, fatti nel 2009, sembrano ora essere arrivati ad una nuova e differente conclusione e cioè che le diagnosi precoci, permesse dalle valutazioni del PSA nel sangue, hanno effettivamente ridotto in modo significativo il rischio di morte nei maschi che presentavano un tumore alla prostata anche se sembra rimanere sempre aperto il problema, non trascurabile, di sovradiagnosi e quindi di possibili trattamenti inutili in uomini che, per altro verso, non sarebbero mai deceduti a causa del tumore alla ghiandola prostatica.

 

 

In estrema sintesi, i risultati di questa nuova ricerca dell' FHCRC di Seattle sembrano evidenziare, per la popolazione valutata nello studio nordamericano, un rischio di morte inferiore del 27 - 32% quando veniva fatto il test del PSA, mentre nei maschi coinvolti nella ricerca europea il rischio, sempre quando questi erano sottoposti al test, diminuiva del 25 - 31%.

Come si può ben intuire ancora nulla di definito e certo si può dire circa l’effettiva utilità o meno del test del PSA, determinato nel sangue, anche se quest'ultimo lavoro ci indicherebbe una certa prudenza nel decretarne il suo definitivo abbandono.

 

Fonte:

https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC3738063/

Altre informazioni:

https://www.medicitalia.it/news/urologia/6680-tumore-della-prostata-ancora-utile-il-psa.html

https://www.medicitalia.it/news/urologia/4947-scopre-il-psa-negli-anni-70-ed-oggi-pubblica-il-libro-il-grande-imbroglio-della-prostata.html

 

Data pubblicazione: 07 settembre 2017

Autore

giovanniberetta
Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo

Laureato in Medicina e Chirurgia nel 1977 presso Università di Milano.
Iscritto all'Ordine dei Medici di Firenze tesserino n° 12069.

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