Trattamento della Retinopatia Diabetica con il Laser 2RT

carlo.orione
Dr. Carlo Orione Oculista, Chirurgo plastico

Nato come primo laser freddo per fermare la Degenerazione Maculare Senile Secca (Dry AMD), il Laser 2RT si é dimostrato rivoluzionario ed efficace anche nel trattamento dell'Edema Maculare nella Retinopatia Diabetica (DME).

 

 

L'edema maculare è la forma più comune della retinopatia diabetica. Causato dal sollevamento della retina centrale (ispessimento della macula) a causa della perdita di fluido dai piccoli vasi sanguigni, crea una progressiva riduzione della visione centrale.

 

 

I cambiamenti nello stile di vita e nella dieta, l'aumento dei tassi di obesità e della vita media, hanno portato ad una progressione dell'incidenza della DME. Secondo il National Eye Institute la DME colpisce circa il 20% dei pazienti con diagnosi di diabete.

 

 

Negli ultimi tre decenni é stata dimostrata l'efficacia della fotocoagulazione retinica, focale e diffusa, nel trattamento della DME e, attualmente, la fotocoagulazione retinica tradizionale è considerata il trattamento standard atta a controllare l'avanzamento della neovascolarizzazione rendendo la retina ischemica e distruggendo le cellule visive.

 

 

Ci sono, peró, numerose complicanze associate all'applicazione di questa trapia laser, come la perdita permanente della visione periferica o alla diminuzione della visione centrale dovute agli alti livelli di energia utilizzati che provocano danni collaterali irreversibili.

La potenza di picco generata dalla fotocoagulazione retinica provoca grandi aree di cavitazione che possono, a volte, rompere la membrana di Bruch, causando emorragie sottoretiniche. Questo tipo di fotocoagulazione, inoltre, è spesso doloroso per il paziente ed i trattamenti devono essere suddivisi in molte sedute per non surriscaldare troppo la retina.

 

 

L'avvento di trattamenti laser pulsati, come il Micropulse, offrono un maggiore comfort al paziente, ma provocano ancora danni termici che si traducono nella distruzione localizzata dei fotorecettori, edema e perdita del tessuto architettonico generale.

 

 

Al contrario, 2RT, agisce selettivamente sull'EPR e la membrana di Bruch per stimolare un processo che aiuta ad aumentare il flusso del fluido attraverso questi strati senza causare danni alla retina.

Studi clinici hanno dimostrato che il trattamento 2RT puó essere efficace come la fotocoagulazione retinica nel trattamento della DME, ma con il vantaggio di risparmiare i fotorecettori e, quindi, la funzionalitá della retina, dal danno termico.

 

 

Utilizzando un'energia pari a circa 500 volte meno di quella necessaria per la fotocoagulazione, il laser 2RT protegge i fotorecettori ed elimina l'incidenza dei danni dovuti al calore riducendo proporzionalmente il rischio di danni della funzionalitá retinica consentendo di diminuire il numero di sedute laser da 5 a 2 (una per la griglia maculare ed una, un mese dopo, per la panretinica che viene fattain tutti i quadranti retinici contemporaneamente).

 

 

L'applicazione di 2RT all'EPR provoca la formazione di microbolle che si espandono e poi si fondono, causando un danno intracellulare. È importante notare che il danno cellulare è confinato all'interno delle cellule dell'EPR e non si estende a quelle vicine. Si induce, quindi, un processo di trasmissione di informazioni extracellulari, in risposta alla morte di queste cellule, che induce quelle vicine a migrare e proliferare nello spazio lasciato libero da quelle che non ci sono piú.

 

 

Questo processo di divisione cellulare e di crescita migliora la permeabilità della membrana di Bruch ripristinando, quindi, il trasporto di liquidi dalla macula. Come risultato si ottiene un EPR ringiovanito senza danni alla retina neurosensoriale sovrastante.

La differenza piú importante tra il trattamento 2RT e la fotocoagulazione con tutti gli altri tipi di laser utilizzati sino ad ora, é proprio quella di non danneggiare le cellule sensoriali che permettono la visione, i coni ed i bastoncelli. Con gli altri laser l'edema si riduceva ugualmente, ma il danno che subiva la retina era irreversibile.

 

 

Questo perché, a differenza dei laser tradizionali che agiscono con un impulso pari a 0,1 secondi, 2RT utilizza impulsi molto brevi, 3 nanosecondi, che evitano la creazione di queste grandi aree di cavitazione e del danno cellulare conseguente.

Con 2RT i danni alle cellule dell'EPR è limitata al 15-25% del totale e non viene danneggiata la membrana di Bruch. La sua capacità di stimolare proteine della matrice extracellulare, inoltre, contribuisce ad aumentare la conduttività attraverso questa membrana.

 

 

Il trattamento della Retinopatia Diabetica con il Laser 2RT ha ottenuto il marchio CE della comunitá europea e l'approvazione dalla FDA americana.

 

BIBLIOGRAFIA

St. Thomas Hospital, Regno Unito: Pelosini L, Hamilton R, et al, Ringiovanimento retinico per l'edema maculare diabetico, studio pilota, Retina 2013 Mar.; 33 (3): 548-58

Studio pilota condotto nel 2012 per valutare la sicurezza e l'efficacia del 2RT nel trattamento della DME. I pazienti con diagnosi recente di DME sottoposti a 2RT con energia da 78 a 131 μJ, con un numero di spot dipendenti dall'entitá dell'edema.

Risultati

Cambiamento acuità visiva media dopo 6 mesi:

11% dei pazienti migliorati ≥ 3 linee

32% dei pazienti migliorati ≥ 2 linee

43% dei pazienti stabili (entro ± 1 linea)

Lo spessore maculare centrale diminuito più del 5% nel 46% degli occhi trattati e stabilizzati (entro ± variazione del 5% rispetto al basale) in 39% degli occhi trattati.

L'esame di microperimetria ha confermato l'integrità dei fotorecettori ed il miglioramento é risultato correlato alla diminuizione dello spessore maculare.

Benefici terapeutici sono stati raggiunti senza effetti collaterali associati come nella convenzionale fotocoagulazione retinica di tipo termico.

...................

Royal Adelaide Hospital, Australia: Casson RJ. et al., Studio Clinico Randomizzato di un nuovo laser retinico a nanosecondi confrontato con la fotocoagulazione convenzionale per il trattamento dell'edema maculare diabetico, Clin Experiment Ophthalmol. 2012 Aug;40(6):604-10

Studio pilota randomizzato condotto presso il Royal Adelaide Hospital con un periodo di follow-up superiore a 6 mesi. I pazienti con edema maculare diabetico (250-550μm), BCVA (ETDRS) 19 o più lettere (≥ 20/400) e lo spessore della retina (OCT) 250μm o più nel sottocampo centrale o 300μm o più in almeno 1 dei sottocampi interni, ha subito circa 20-120 applicazioni, a griglia, con il laser 2RT.

Risultati

Nel breve termine il laser 2RT approssima l'efficacia clinica della fotocoagulazione retinica.

Nel breve termine il laser 2RT approssima l'efficacia clinica della fotocoagulazione retinica.

La differenza di spessore retinico tra i due gruppi era di 5,6 millimetri a favore del 2RT e la variazione dell'acuitá visiva aveva una variazione di 0,02 a favore del 2RT.

Non sono stati segnalati eventi avversi osservabili.

Il laser 2RT ha utilizzato circa 500 volte meno energia rispetto ai laser convenzionali e non si é verificato alcun danno collaterale.

 

Attualmente lo Studio Oculistico Orione, a Nizza Monferrato, tel. 0141.721.427, é l'unico Centro in Italia dove é possibile effettuare questo rivoluzionario trattamento laser.

 

 

Venerdí 19 e Sabato 20 Giugno 2015 si terrá in questo Centro un Open Day durante il quale verranno effettuate visite oculistiche, OCT e 2RT a pazienti affetti da Retinopatia Diabetica

 

PER INFO:

http://orioneye.com/open-day-retinopatia-diabetica-e-laser-2rt/

 

 

Data pubblicazione: 10 maggio 2015

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