Neo mamme e gestione psicologica dei primi mesi

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Dr.ssa Celine Pellei Psicologo, Psicoterapeuta

La mamma e il suo piccolo: un nuovo equilibrio

Molte neomamme alle prime armi con il loro bambino si trovano sole a dover farsi carico di tutto. Infatti il papà lavora spesso full time e i nonni possono essere lontani o essere a loro volta impegnati o possono non esserci più.

In Italia non è previsto, come invece in Inghilterra ad esempio, un servizio in cui le ostetriche vengono a casa dopo la nascita del bimbo per aiutare ad affrontare le prime difficoltà che una mamma può avere dovendo essa imparare da zero un nuovo "mestiere"!

Ecco che nei primi mesi, quindi, la neomamma si trova a dover affrontare spesso dei momenti difficili, ad esempio non sa cosa fare quando il bimbo piange dopo aver mangiato e dormito, magari non capisce perchè piange, sale la frustrazione, l'ansia e diventa un circolo vizioso in quanto il bimbo assorbe tutti i suoi stati d'animo, ossia più la mamma si agita più il bambino si agita...

Da sapere è infatti che il bambino appena nato è molto sensibile ai nostri umori, sente quando siamo agitate o nervose, sente l'ansia, la frustrazione, sente se la mamma è felice o triste...e reagisce di conseguenza.

Potremmo dire che ha un'empatia innata..bisogna quindi fare attenzione a questo come bisogna fare attenzione a non scaricare sul bambino i nostri stati. Se siamo nervose, agitate, o tristi, prendiamoci un momento per noi per calmarci, chiamiamo un'amica, una persona cara che può stare anche solo una mezz'ora con il nostro cucciolo.

In questo modo avremo tempo di fare una passeggiata magari e prendere dell'aria fresca per rilassarci un attimo e tornare dal nostro bimbo più tranquille e trasmettergli uno stato d'animo decisamente più positivo del precedente. Ne gioverà il bimbo e la mamma.

Il bambino ha bisogno di essere ascoltato, è una generalizzazione dire: "I neonati piangono è normale"! Prima di tutto loro parlano con il pianto, quindi il pianto a volte è un modo per protestare, per chiedere qualcosa, non è solo "piangere".

Cercate, neomamme, di ascoltare la voce dei vostri piccoli, imparate a distinguere i diversi pianti, quello di quando ha sonno, di quando ha fame, di quando protesta, di quando vuole le coccole! :) solo così il vostro bimbo crescerà con la consapevolezza di esserci perchè la sua voce verrà ascoltata e quindi la sua autostima, fin dai primi giorni di vita, si svilupperà sana.

Se, come spesso vedo in giro, una mamma prende il figlio che piange e inizia a dargli pacche sulla schiena o sul sedere o peggio cerca di mettergli a tutti i costi il ciuccio in bocca per non sentirlo...il bambino non solo farà peggio, ma non si sentirà una persona, non capirà di ESSERE perchè la mamma non lo ascolta e non ha capito quello che realmente le sta dicendo. Attenzione! La mamma poi si innervosirà perchè il bambino farà peggio ed ecco il circolo vizioso...Insomma, quello che con questo articolo cerco di trasmettere è che è molto importante saper ascoltare, perchè solo così sia la mamma che il bimbo troveranno un equilibrio insieme, cosa fondamentale per la salute psichica di entrambe.

Data pubblicazione: 03 dicembre 2014

1 commenti

#1
Dr. Fernando Bellizzi
Dr. Fernando Bellizzi

Noi siamo stati tanto fortunati, nella difficoltà della nascita dei gemelli.
Il fatto che siano nati prematuri e che siano stati ricoverati prima in neonatologia e poi nel reparto mamme di Campobasso ci ha permesso di avere a disposizione tutto lo staff di neonatologia per chiarirci dubbi, insegnarci procedure: insomma quello che succede in Inghilterra.
Spesso ci chiediamo come sarebbe stata la nostra vita senza quel periodo cuscinetto a neonatologia, quando impreparati ci saremmo ritrovati genitori di due gemelli!

Concordo sul pianto: a noi poi sono capitati due bambini che piangono in modo diverso!
E quanto è difficile capire cosa vogliono dire a modo loro!

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