Eosinofilia e sintomi gastroenterici vari

Gentili allergologi immunologi,
scrivo per ricevere qualche informazione.
Da quattro anni soffro di disturbi intestinali: meteorismo, distensione addominale, sensazione di evacuazione incompleta, fastidio e irritazione dell'intestino.
Ricoverato nel 2007 e dimesso con diagnosi di "intestino irritabile".
Dal 2007 ad oggi nessun miglioramento, nemmeno con cicli di antispastici ad alti dosaggi. Inutile dire che ho tentato una serie infinita di farmaci in accordo con il curante.
Ho incontrato di recente un bravo gastroenterologo che mi ha raccomandato dei controlli. Riporto quelli significativi.

Malattia celiaca: esclusa dalla valutazione di antigliadina, antiendomisio, antitransglutaminasi.
Deficit di lattasi.
IgA totali alterate.
TSH e transaminasi regolari.
Ferritina bassa: 21 (30-400) per probabile malassorbimento.
Eosinofilia (eosinofili 9%).
PCR nella norma.
Colonscopia (dopo 40 gg di dieta senza lattosio): assenza di lesioni, ileo finemente granuloso.
Biopsie: infiltrato eosinofilo nella mucosa ileale.


La dieta priva di latticini, gli antispastici e gli antibiotici per il dismicrobismo non hanno risolto il problema.

Mi è stato raccomandato di rivolgermi ad un immunologo/allergologo per valutare allergie alimentari (non IgE-mediate), visto che io sono un "soggetto allergico" sin dall'infanzia. Vorrei sapere se le allergie alimentari possono causare i disturbi che ho riportato all'inizio del messaggio e i dati clinici specificati.
Grazie.
[#1]
Dr. Nicola Verna Allergologo 304 6 27
Gentile Paziente,
I sintomi gastroenterici che riferisce non sono “tipici” di un’allergia alimentare IgE-mediata ( http://verna.blog.tiscali.it/2008/05/11/allergie_alimentari__quali_sono_e_come_si_manifestano_1891524-shtml/ ) soprattutto perché non sono accompagnati da altri sintomi cutanei, respiratori o generalizzati.
Le allergie alimentari non IgE-mediate, vengono attualmente studiate con “l’atopy patch-test”. Questo esame, non ancora standardizzato, ha mostrato finora una qualche utilità solo nei pazienti in età pediatrica affetti da dermatite atopica (di cui lei non riferisce di soffrire). Nel suo caso potrebbe, comunque, dare delle indicazioni per costruire una dieta di eliminazione e valutare il miglioramento clinico che ne sussegue. A tal proposito, non tralascerei di sottopormi anche ai test per le allergie IgE-mediate da cui potrebbe ottenere utili informazioni.
Mi permetto, poi, di osservare che i dati che espone nel suo post necessitano di qualche approfondimento.
1) Cosa intende con IgA totali alterate? C’è un deficit di tali anticorpi? In presenza di un deficit di IgA totali, infatti, la diagnosi sierologica per la celiachia (anticorpi anti-transglutaminasi ed anti-endomisio) non è sufficiente per escludere tale malattia. E’ importante l’aspetto istologico dei villi prelevati dal duodeno in un paziente che stia assumendo regolarmente glutine ed, eventualmente, gli esami degli eterodimeri HLA DQ2 e DQ8.
2) L’eosinofilia potrebbe essere la conseguenza di un’allergia respiratoria (della quale, mi sembra intuire, lei soffra). Ad ogni modo, vanno escluse tutte le altre cause incluse le infezioni parassitarie intestinali che potrebbero essere causa dei suoi sintomi.
Cordiali saluti,

Dr. Nicola Verna

[#2]
dopo
Attivo dal 2011 al 2011
Ex utente
Gent.mo dottor Verna,
mi scuso per non aver risposto prima al Suo consulto, ma non ho ricevuto la notifica via mail. Ho eseguito vari esami su consiglio immunologico, e attendo rivalutazione a breve con lo specialista. Le IgA sono rimaste alterate, dove con "alterate" intendo un po' alte (circa 5.6), permane lieve eosinofilia. La diagnostica allergologica (IgE) non evidenzia particolari problemi: le sole positività veramente significative sono quelle già note per inalanti. Sono alte invece le IgE totali: 500 (<200). I dati che mi preoccupano sono invece le positività ASCA.
ASCA IgG: 24 (val. rif. <20)
ASCA IgA: 50 (val. rif. <20)
Mi sono sottoposto anche allo studio delle sottopopolazioni linfocitarie, il quale ha evidenziato disordini vari, in particolare riguardo ai linfociti T cd4- e cd8- che sono a 15 (val. rif. <5).
Non so che pensare.
Non vedo l'ora di re-interpellare lo specialista!
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