Antistaminici per tutta la vita?

Salve,
Luca, 33 anni: espongo sinteticamente il mio problema.
Sintomo: prurito generalizzato simile a punture di spillo, senza modificazioni evidenti della cute.
Informazioni: allergico a graminacee e olivo, no acari, no alimenti (test recenti).
Assunzione di paroxetina da 7 anni, ora in riduzione (10 mg al dì)
Asma allergica e diversi episodi di bronchite asmatica sin da piccolo.
Fumatore, non bevitore.
Transaminasi lievemente alterate da circa 2 anni: alt 60-70, ast e gamma gt al limite.
Nessun altro valore ematico fuori dalla norma.
Fegato steatosico (recente ecografia addome), pancreas, cistifellea reni condotti biliari ok.
un paio di episodi di orticaria acuta negli ultimi 3 anni, con pomfi in varie parti del corpo.
In passato era sufficiente assumere antistaminici (cetirizina) solo nel periodo primaverile, ma da circa 3 anni sono costretto ad assumerli TUTTI I GIORNI TUTTO L'ANNO, altrimenti il prurito diviene rapidamente insopportabile.
In alcuni periodi riesco a ridurre a mezza pastiglia (5mg), ma spesso sono costretto ad assumerne una intera (10 mg) e in qualche caso due.
Uso di crotamitone topico allevia la sensazione, ma l'antistaminico sistemico è comunque il rimedio + efficace.
Mi chiedo: l'allergologo ha detto che le mie allergie non sono variate da quando ero piccolo, e che non spiegano il mio "prurito sine materia".
Potrebbe essere un problema legato al fegato? Può avere origine esclusivamente psicosomatica?
In sostanza: devo continuare ad assumere antistaminici per tutta la vita? Qualche idea o suggerimento?

Ringrazio anticipatamente,
Luca
[#1]
Dr. Franco Vianini Medico di medicina generale, Perfezionato in medicine non convenzionali, Medico estetico, Psicoterapeuta, Algologo, Dietologo 51 1
No, per fortuna.
Vi è una relazione tra il mondo neuropsichico e quello immunitario-endocrino.
Psicoterapia, omeopatia, terapie di bioinformazione (e altre metodiche) possono essere, se condotte con pertinenza, efficaci e risolutive, con emancipazione dai farmaci, dai sintomi e dalla fisiopatologia.
Poiché tali metodiche sono atti medici, più esauriente non posso essere, se desidera può contattarmi personalmente.
dott. FV

franco vianini

[#2]
Dr. Orazio Antonio Filieri Pneumologo, Psicoterapeuta 57
Il suo stato allergico è comune a tutti gli allergici nel senso che c'è un substrato psichico e tutto ciò che altera o aumenta la sua ipersensibilità porta au peggioramento dello stato topico.
Io farei comunque un ciclo con lisati batterici attenuati (Ismigen, 1 cpr sublinguale/die per 10 gg al mese per 3 mesi successivi) per spostare la risposta immunitaria da impegno H2 ad H1, 2 volte all'anno.
Prenderei in considerazione anche l'ITS desensibilizzante.
Cordialità.

prof. Orazio Antonio FILIERI
BRONCOPNEUMOLOGO-
PSICOTERAPEUTA-
Ospedale Gallipoli (LE)

[#3]
Perfezionato in medicine non convenzionali attivo dal 2004 al 2010
Perfezionato in medicine non convenzionali
Il fenomeno delle allergie ambientali è notoriamente sostenuto dalla cross-interazione con intolleranze ad alimenti o additivi... Conseguentemente occorre individuare le intolleranze al fine di sconnettere il meccanismo di iper-attivazione immunitaria. Nell'attesa potrebbe giovarLe il seguente approccio omopatco:
* AC. CIS-ACONITUM INJEEL - 1 FIALA ORALE LUN. E GIO.
* HISTAMIN INJEEL FORTE - 1 FIALA ORALE MAR. E VEN.
* LABCATAL MANGANESE - 1 FIALA ORALE MER. E SAB.
Se desidera eseguire il test BIOSCREENING per le intolleranze può contattarmi al n. 3381997446 per ulteriori ragguagli o scrivermi all'indirizzo: cavaldoc@fastwebnet.it - A presto.
[#4]
dopo
Attivo dal 2006 al 2006
Ex utente
Ringrazio tutti per le gentili risposte.

Purtroppo attualmente vivo in Inghilterra e non ho modo di mettermi in contatto con voi al fine di iniziare un'idonea terapia.

Se la via psicoterapica/omeopatica è quella da seguire, cercherò di metterla in pratica appena possibile.

Luca Chiaverini
[#5]
Perfezionato in medicine non convenzionali attivo dal 2004 al 2010
Perfezionato in medicine non convenzionali
Molto bene, certo troverà in Inghilterra un valido Collega omeopata, vista la lunga tradizione di questa disciplina nei Paesi anglosassoni. Saluti.
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