Un consulto, ma vorrei sapere un parere

Mi sono accorto di avere un problema ai testicoli.
Durante il rapporto sessuale i miei testicoli risalgono verso l'addome, "scomparendo" alla vista. Non ho alcun tipo di dolore ne durante il rapporto ne dopo. Tutto torna nella norma poco dopo. L'unico disturbo che avviene saltuariamente è un bruciore nell'urinare per la prima volta dopo il rapporto. Non so se i due sintomi sono correlati tra loro.
Ho letto su alcuni siti che questo disturbo ai testicoli può creare danni agli spermatozoi influendo così la capacità riproduttiva.
Ho intenzione di andare dal mio medico di famiglia per un consulto, ma vorrei sapere un parere da voi, sull'eventuale possibile gravità dei disturbi. Vi ringrazio anticipatamente!
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 644
Caro lettore,
la presenza di una tendenza alla retrazione dei testicoli deve essere attentamente studiata. La sua comunque non sembra essere una situazione particolarmente "drammatica". In questi casi , se non ancora fatta, è necessario fare una valutazione clinica diretta consultando un andrologo esperto in patologia della riproduzione umana.
Un cordiale saluto.

Giovanni Beretta
www.andrologiamedica.org

Giovanni Beretta M.D.
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Dr. Diego Pozza Andrologo, Endocrinologo, Chirurgo generale, Oncologo, Urologo 15.9k 467 2
Caro lettore,

indubbiamente la retrazione testicolare impone un approfondimento.
Una visita da uno specialista, una valutazione della situazione seminale (capacità riproduttiva)ed magari una valutazione ecografica per valutare eventuali alterazioni testicolari.
Il mio personale atteggiamento in tale situazione, se tali dati non presentano alterazioni significative, è quello di non fare nulla.
Altri consigliano comunque un intervento di Orchidopessi (fissazione dei testicoli al fondoscrotale)non esente da rischi, magari generici.
Si affidi ad uno specialista
cari saluti

Dott. Diego Pozza
www.andrologia.lazio.it
www.studiomedicopozza.it
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Dr. Giuseppe Benedetto Urologo, Andrologo 2.7k 15
sono daccordo con i colleghi sull'oopportunità di un approfondimento diagnostico

dr Giuseppe Benedetto
www.giuseppebenedetto.netfirms.com

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dopo
Utente
Utente
Grazie mille. A giorni prenoterò una visita.
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Dr. Giuseppe Benedetto Urologo, Andrologo 2.7k 15
ci tenga informati
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Prof. Giovanni Martino Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Andrologo, Urologo, Chirurgo plastico, Chirurgo vascolare 4.3k 23
Gentile Utente,
Lei presenta quella che gli Autori Anglosassoni hanno ribattezzato "sindrome del testicolo in ascensore" e per di più bilaterale. Direi che questa definizione di per sè rende bene l'idea.
In altri termini, quando vci si trova di fronte questa sindrome, il testicolo (o i testicoli) risale in maniera abnorme verso l'alto in direzione del canale inguinale. Questa risalita può avvenire casualmente, dopo i più svariati stimoli o in determinate condizioni o posizioni (esposizione al freddo, alla guida della moto o dell'auto, durante il sonno, durante l'attività sportiva, durante l'atto sessuale). Le cause sono da scrivere almeno grossolanamente a tre condizioni:
1) particolare lassità o mancanza dei normali meccanismi anatomici di fissaggio del testicolo nello scroto.
2) un funicolo spermatico (il funicolo sospende il testicolo nello scroto) particolarmente breve.
3 Una ipertrofia (aumento di sviluppo) del muscolo cremastere che, già di norma, provvede al corretto movimento del testicolo nello scroto.
A parte il fastidio, che può divenire però notevole, il vero rischio è che muovendosi bruscamente, il testicolo vada incontro ad una sub-torsione o ad una torsione vera e propria. In questo caso il pericolo di perdere l'organo interessato è notevole, a meno di non riconoscere tempestivamente la complicanza ed intervenire chirurgicamente d'urgenza.
Ottima quindi la decisione di una visita chirurgica andrologica.
Comprenda le difficoltà di parlare di questi argomenti senza avere davanti il malato. Spero di essere stato comunque chiaro.
Per concludere: visita specialistica e conferma della diagnosi.
Prematuro parlare di indicazione chirurgica ad orchidopessi (per giunta bilaterale??). Vi sono un gran numero di possibili complicanze e sequele. Io personalmente prendo in considerzaione solo 2 fattori per decidere di proporre un intervento di orchidopessi al paziente. E cioè:
- presenza del minimo segno o sintomo clinico (dolore, fastidio, senso di ingombro etc)
- numero degli episodi di risalita (al giorno, a settimana, al mese etc).
Mi faccia sapere l'esito della visita: mi farebbe piacere
Affettuosi auguri di pronta risoluzione del Suo problema e cordialissimi saluti.
Prof. Giovanni MARTINO

Prof. Giovanni MARTINO
giovanni.martino@uniroma1.it

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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 644
Caro lettore ,
che dire di più. Comunque concordo con il collega Pozza sulla necessità di una indagine andrologica completa che comprenda, oltre alla valutazione clinica diretta del suo problema anatomico, anche una indagine del liquido seminale ed una ecografia completa delle vie seminali.
Ancora un cordiale saluto.

Giovanni Beretta
www.andrologiamedica.org
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Prof. Giovanni Martino Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Andrologo, Urologo, Chirurgo plastico, Chirurgo vascolare 4.3k 23
Gentile Utente,
attendiamo l'esito della visita, conosciamo la diagnosi di rpesunzione e vediamo che tipo di esami strumentali o di laboratorio il Collega Le prescriverà. Poi, se lo desidera, ne pottremo discutere ancora.
Sempre cordialissimi saluti
Prof. Giovanni MARTINO