De psicologica - una scusante a mio parere

Salve dottori,
convivo con un problema di disfunzione erettile da 9 anni che mi ha praticamente lacerato emotivamente e psicologicamente portandomi ad una situazione ormai impossibile da sostenere e per la prima volta sento dentro di me di non potercela più fare e che forse non abbia senso andare avanti.

9 anni fa ero con la mia ragazza di allora e non ho avuto erezione e da allora è iniziato il calvario. Niente erezioni mattutine, difficoltà e incapacità ad avere U erezione nei rapporti e nella masturbazione. Ho consultato ben 10 specialisti in questi anni e riassumo i loro test quanto segue:

- due rigiscan: il primo fatto nel 2007 che evidenziava una rigidezza del 90-95% alla base e del 70% alla punta (perché questa grossa differenza?) durante tre episodi erettili.
Il secondo fatto nel 2016 che evidenziava una rigidezza media del 85% alla base e 80% alla punta per L episodio erettile migliore durato 35 min mentre sui 70-75 per gli altri;

- due ecocolordoppler penieni dinamici: poco da dirvi, non ho ottenuto erezione durante il test ( se volete vi scrivo i risultati comunque).

-esami ormonali tutti ok, prolattina un po' alta ma nulla di preoccupante a detta del medico.

Fatto sta che tutti quanti mi hanno liquidato con la classica DE psicologica dapprima prescrivendomi il cialis e poi affidandomi ad uno psicologo.
Quando ho cominciato ad assumere cialis 5 mg mi faceva un grande effetto, ora molto molto meno anzi a volte il 10mg non basta più.
Ho fatto una terapia psicologica di un anno e non è cambiato nulla.

Dottori non so più che fare. Io sento di aver qualcosa che non funziona, quando cerco di avere erezioni le sento come un elastico che mi impedisse di rilassare il pene e ho la continua necessità di contrarre i muscoli pelvici.
A volte sento un quasi impercettibile bruciore sempre in quella zona.
Aggiungo che ho il varicocele e sono stato operato di fimosi nel 2005 (tra l'altro il giorno dopo l'operazione mi sono masturbato, può aver creato danni?). Ho inoltre il pene un po' curvo a sinistra e sin da piccolo non riuscivo mai ad avere erezioni in piedi (non so quanto fosse psicologica la cosa dal momento che quando la mattina avevo un'erezione e mi alzavo essa permaneva fino a quando urinavo, quindi non la perdevo).
Inoltre sono stato malato leucemico da bambino.

Ogni tanto prendo un integratore a base di Butea Superba che mi permette di avere un'erezione stabile ma sicuramente non piena come una volta.

Dottori ho pensato a dei farmaci anti-depressivi ma onestamente penso che ormai non abbia senso. Che devo fare? Ho fatto tutto quello che consigliate:andare dallo specialista, dallo psicologo e prendere i farmaci.
Sono arrivato al punto di non voler più combattere, non vedo vie d'uscita e voglio che la sofferenza finisca. Aiutatemi vi prego..
[#1]
Dr. Giorgio Cavallini Chirurgo generale, Andrologo, Urologo 27.3k 655 55
Caro signore,
nessuna scusante. A volte i problemi psicologicoi non guariscono nè con terapia medica, nè con terapia psicologica. Raro ma succede. In questi casi personalmente mi sento di consigliare chirurgia. Ma meglio parlarne de visu col suo specialista di riferimento
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dopo
Utente
Utente
Salve dottore,

grazie per la risposta. Sinceramente non so a cosa credere, a me pare talmente assurdo che sia frutto della mia mente. E' come se all'improvviso avessi tra le gambe una roba di gomma.

Volevo chiedere quanto i rigiscan possano essere compatibili con una condizione patologica. Mi spiego: e' possibile soffrire di DE lieve ma comunque organica? O meglio: i tracciati evidenziano fenomeni erettivi ma appunto all'80%. Il fatto di non avere un'erezione più forte o comunque un numero di fenomeni erettivi oltre 75-80 non superiori a 1 può essere indice di un problema fisico? Tipo un'infezione o altro?
Inoltre: il fatto di non avere completamente erezione la mattina, non riuscirla ad avere mai durante il giorno ma avere una situazione migliore (anche se non ottimale) la sera potrebbe dipendere da qualche scompenso ormonale o altro?

Infine: il fatto che da giovane, pur avendo erezioni da seduto, non riuscissi ad averne in piedi cosa potrebbe significare?

Faccio queste domande perché sono quelle che mi attanagliano la mente; sono abituato a ragionare in maniera logica e scientifica vista la mia professione e forse per tranquilizzarmi (se davvero il problema è la testa ma ne dubito) ho appunto bisogno di capire.

Grazie per le gentili risposte e scusate i toni allarmistici ma alcuni giorni sono più difficili degli altri per me.
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Dr. Giorgio Cavallini Chirurgo generale, Andrologo, Urologo 27.3k 655 55
Rischio in tracciato normale. Effetto della della postura tipicamente psicologico. E normale non credere all'causa psicologica se la psicoterapia ha fallito è uno dei sintomi
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dopo
Utente
Utente
Non voglio sostituirmi ad un medico ma quello che mi turba è che non vedo una spiegazione coerente.
Il fatto che in un rigiscan si ottenga una non piena erezione (a quanto pare è tipico delle erezioni notturne) non vedo come possa giustificare la certezza di poter ottenere una erezione completa durante un rapporto sessuale.
Certo, se è vero che ho erezioni durante la notte, è altresì molto strano che il mio pene appena mi sveglio sia sempre morto. Tra l'altro, a differenza di anni fa, la necessità di urinare al mattino è meno forte.
Se ancora posso: in questi anni ho avuto la sensazione che non ci siano strumenti di diagnosi adeguati. Il rigiscan ha il limite che dicevamo (anche se probabilmente è il migliore strumento diagnostico), l'ecodoppler penieno dinamico è vincolato dalla capacità del paziente di poter avere U erezione in seguito all'iniezione farmacologica, cosa che non sempre avviene. Tralasciamo la cavernosometria sulla cui utilità ancora si dibatte.

Troppo spesso si bolla un paziente in un modo senza dargli l'opportunità di spiegarsi; io sinceramente mi ritengo molto deluso (e parlo soprattutto dal punto di vista umano) da come sia stato trattato il mio problema e dall'andrologia in generale.
Sono un lavoratore e opero in campo scientifico anche io; sono abituato a ragionare in maniera logica e rigorosa. Ma questo non l'ho visto durante questi 9 anni, mi dispiace ma sono sincero. Se si vuole davvero far stare meglio una persona, è necessaria una maggiore umanità e un approccio ancor più rigoroso al problema. Perché dottori, tra una prescrizione di cialis e l'altra, c'era una persona che nel frattempo si auto distruggeva, che si stava isolando e che si ritrova ora a vedere il mondo intorno a se andare avanti e non credere di avere la possibilità di avere una famiglia. È una sensazione che non Auguro a nessuno, è una morte sociale che, se fossi un medico, non potrei davvero più trascurare.
Scusate per lo sfogo, non voglio e non criticherò mai nessuno ma forse queste sono osservazioni che spero facciano riflettere tutti
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dopo
Utente
Utente
Nessuno può aiutarmi?
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Dr. Giorgio Cavallini Chirurgo generale, Andrologo, Urologo 27.3k 655 55
Il punto non è capire e guRire
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dopo
Utente
Utente
Rinnovo il mio grazie per le sue risposte.

Ho bisogno di capire perché devo valutare se inserire un impianto idraulico nel mio pene, che non è cosa di poco conto e sinceramente vorrei evitarlo.

Dottore, sono 9 lunghi anni che il mio pene al risveglio è come morto..non sono pochi. Se anche ci fosse una componente psicologica non di poco conto, dubito che in tutti questi non abbia mai assistito ad un fattore favorevole. Aggiungo anche che in questi anni sono stato fidanzato 4 anni con una ragazza molto religiosa per la quale il sesso era in secondo piano: lo facevamo si ma non era qualcosa di fondamentale. Questa condizione mi aveva tranquillizzato enormemente: in pratica non ci pensavo veramente più. Nonostante questo non ho avuto nemmeno all'epoca erezione mattutina o erezione durante i rapporti paragonabile a quella che avevo prima del calvario.

Altri elementi: appena è iniziato il problema, ho cominciato a soffrire di gengivite che ho
Dovuto trattare con intervento al laser per evitare che sfociasse in una parodontite. Ho letto di una correlazione esistente tra problemi gengivali e disfunzione erettile studiata da un gruppo di medici Turco: coincidenza? Se si, molto strana.
Ho anche varicocele: indice che comunque qualcosa a livello venoso ci sia? Probabilmente mi risponderà che la fuga venosa non esiste, poi arriverà il dottor Pozza che affermerà il contrario. Cose lette e rilette. Cosa c'è di vero? Esistono studi scientifici seri sull'argomento? Posso leggerli?

Se fosse in me cosa farebbe? Le chiedo un consiglio con la forza della disperazione, le prego di concedermi qualche minuto del suo tempo e prendere a cuore il mio caso. Ho provato di tutto, non voglio arrendermi.


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dopo
Utente
Utente
Sarei curioso di capire cosa ne pensano gli altri professionisti. Grazie mille per il vostro tempo
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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Gentile Utente,
aggiungo qualche riflessione a quelle del dr. Cavallini.

Anche se una psicoterapia non è andata a buon fine non significa che tutto gli altri approcci siano fallimentari.

Il suo accanimento verso la ricerca di una causa organica, il suo monitoraggio ormai ossessivi della sua erezione/non erezione, il controllo crociato tra medici, esami e funzioni spontanee...fa propendere per un'etiologia psicogena.

Il che non significa beh lei non abbia nulla, ma nulla di organico.

Consulti queste letture, dovrebbero aiutarla a riflettere


http://www.valeriarandone.it/articoli/177-sessuologia-andrologia/
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1225-deficit-erettile-un-problema-di-coppia-il-ruolo-della-partner.html
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1225-deficit-erettile-un-problema-di-coppia-il-ruolo-della-partner.html-
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/6154-il-ruolo-delle-donne-nel-deficit-erettivo-dell-uomo.html



Le riporto la mia risposta di qualche giorno addietro:

Gentile Utente,
forse non ha trovato il professionista giusto per lei, o le sue resistenze erano talmente elevate che, in quel momento della sua vita, non era pronto per la guarigione.

Ci tengo a precisare che l'erezione mattutina non correla con la salute sessuale.

Nel paziente psicogeno l'erezione mattutina spesso non è presente per svariati motivi, non organici.

Quella mattutina svanisce nel paziente con d.e psicogeno per svariati motivi:

Sonno che si superficializza

una scarsa qualità del sonno

sonno troppo breve

sonno agitato con incubi

situazioni di forte stress, e di ansia somatica, depressione

Se assume antidepressivi, ansiolitici

Iper controllo cosciente su una funzione spontanea (specatoring)

La sua mancanza non implica per forza l’avere un problema organico che impedisce i meccanismi psico-fisici dell’erezione, perchè quest’ultima è avvenuta prima che il paziente si fosse svegliato.


Provi a consultare queste letture, troverà anche un canale salute redatto a quattro mani con un collega andrologo, dove troverà ben spiegata la differenza tra organico e psicogeno nel d.e.

http://www.valeriarandone.it/articoli/177-sessuologia-andrologia/
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1225-deficit-erettile-un-problema-di-coppia-il-ruolo-della-partner.html
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1225-deficit-erettile-un-problema-di-coppia-il-ruolo-della-partner.html-


Auguri per tutto

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

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