Perdita erezione

Buongiorno a tutti i dottori, vi scrivo per chiedervi un parere a riguardo della perdita d'erezione durante la penetrazione.
Premessa, non ho nessun tipo di disturbo, erezioni sempre normali e durature, il problema è che la mia ragazza ha subito un intervento di rimozione di adenocarcinoma all'utero circa 8 mesi fa, poi dopo le cure " chemio e radio" e tutti i controlli, sotto anche l'invito di tutti i medici di riprendere i rapporti sessuali, abbiamo provato più volte a farlo con risultati scarsi.
Lei sente ancora molto dolore ed essendo molto rigida e contratta solo per diciamo così"iniziare la penetrazione " ci vogliono molti minuti....per penetrarla completamente possono passare anche 15 minuti, molte volte per tutto questo tempo, il suo dolore, lo scarso piacere mi fa perdere l'erezione o comunque ad averla piuttosto scarsa, ovviamente all'inizio invece è del tutto normale.
Ora sono qui a chiedervi se posso assumere qualche blando aiuto farmacologico, ho sentito parlare da amici delle cosidette "mentine dell'amore", non vorrei niente di forte perche non è necessario, questa soluzione mi sembra l'unica per non creare a lei ulteriori problemi e fastidi visto tutto quello che ha attraversato e che ancora attraversa, ovviamente io non pretendo niente da lei, ma non voglio nemmeno che si deprimi ancora di piu vedendo che perdo l'erezione, non vorrei nemmeno fare un discorso di psicologia, vorrei proprio che me la mia erezione sia normale e che mi faccia rispettare i suoi tempi, che prima o poi dovrebbero tornare normali.
Grazie mille a tutti.
[#1]
Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 643
Gentile lettore,

non si pasticci con alcuna "mentina dell'amore"; il suo è sicuramente un problema relazionale specifico, particolare e legato alla specifica situazione clinica generale che interessa la sua compagna.

In questi casi bene sdrammatizzare la situazione ed aprire un franco dialogo con la sua ragazza e infine, se necessario, comunque sentire in diretta anche un bravo psicologo ed il suo andrologo di riferimento.

Un cordiale saluto.

Giovanni Beretta M.D.
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[#2]
dopo
Attivo dal 2016 al 2016
Ex utente
Grazie dottore per la sua risposta, ovviamente io sdrammatizzo, e anche il dialogo è franco tra di noi, ma è proprio la situazione generale che è pesate per lei.
Tumore, terapie, l'impossibilità di avere figli, sto parlando di una ragazza di 28 anni, per questo motivo volevo cercare di risolvere io almeno questo problema, che non fa altro che creare sconforto in lei.
Grazie mille ancora
[#3]
Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 643
Bene allora sentire e risentire sempre in diretta il suo andrologo di fiducia.

Nel frattempo, se desidera poi avere più informazioni dettagliate su queste tematiche, le consiglio di consultare, se non ancora fatto, anche gl’articoli pubblicati sul nostro sito e visibili agl'indirizzi:

https://www.medicitalia.it/minforma/andrologia/184-quando-l-erezione-e-difficile-o-non-c-e-che-cosa-fare.html

https://www.medicitalia.it/minforma/andrologia/1234-nuove-terapie-emergenti-nel-trattamento-della-disfunzione-erettile-de.html

https://www.medicitalia.it/blog/andrologia/1580-fitoterapie-e-deficit-dell-erezione.html

https://www.medicitalia.it/salute/andrologia/111-disfunzione-erettile.html

Un cordiale saluto.

[#4]
Dr. Giacomo Luigi Del Monte Psicologo, Psicoterapeuta 215 11
Gentile utente
la situazione potrebbe essere più complessa di quello che sembra.
La sua compagna ha subito un intervento di rimozione e lamenta dolori.
Non si possono risolvere difficoltà che non appartengono a noi stessi. Se i medici danno l'ok per un rapporto sessuale e la sua compagna sente dolore allora c'è qualcosa che non va. Innazi tutto andrebbe riferito al medico che ha seguito la sua compagna la situazione che stà accadendo tra di voi. Se i medici continuano ad affermare che la sua compagna può avere tranquillamente rapporti sessuali e lei continua ad avere doloro ed irrigidimento, allora potrebbe chiedere un sostegno psicologico in virtù di tutto ciò che ha passato e che stà passando.
Quando lei scrive "per questo motivo volevo cercare di risolvere io almeno questo problema, che non fa altro che creare sconforto in lei." credo che si parta da una base sbagliata. Se lei pensa di avere un problema in virtù di difficoltà che la sua compagna attraversa non so quanto questo possa aiutarla. Potrei consigliare anche degli incontri di coppia per una risoluzione del problema.
Buone cose

Dott. Giacomo Del Monte
www.sessuologo-psicologo-roma.com
www.psicosalute.it
www.sessuologoesessualita.it

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