Isoflavoni di soia e fertilità

Gentili Dottori,

volevo sottoporre alla vostra attenzione un quesito di cui si parla tanto oggi e, forse, di cui la letteratura medica fornisce pareri discordanti.
Si sente dire molto spesso, infatti, che la soia non sia un alimento consigliatissimo per l'uomo, dato il suo contenuto di isoflavoni, che mimerebbero gli effetti degli estrogeni, con conseguenti effetti deleteri sulla sfera sessuale dell'individuo di sesso maschile.
Tuttavia, sento dire anche che il legame di questi simil-estrogeni sarebbe molto più blando rispetto a quello che viene a determinarsi tra recettore ed estradiolo e, comportandosi da antagonista rispetto a quest'ultimo ai fini dell'occupazione del medesimo sito recettoriale, potrebbe paradossalmente determinare effetti anti-estrogenici, quindi a vantaggio della salute maschile.

Vi prego di delucidarmi in merito.

Cordiali saluti, Giuseppe
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Dr. Carlo Maretti Andrologo, Sessuologo 9.6k 193 2
Gent.mo utente

poiché ogni cosa deve essere dimostrata aspettiamo che tali ipotesi siano dimostrate, tuttavia l'infertilità maschile ha varie cause e il possibile effetto antiestrogenico da lei ipotizzato alzando le gonadotropine potrebbe essere alquanto dannoso.

Un cordiale saluto

Dott. Carlo Maretti
Specializzato in Andrologia
www.andrologia-online.it

[#2]
dopo
Utente
Utente
Gent.mo Dott. Maretti,

alla luce di quanto da Lei affermato, cioè della possibilità che, a causa dell'effetto antiestrogenico, gli isoflavoni di soia innalzino le gonadotropine, non è riscontrabile un effetto analogo anche a seguito di assunzione di altri fitoestratti, quali ad esempio quelli della serenoa repens?
Anche questa pianta è quindi da considerarsi potenzialmente dannosa?
E comunque, se così fosse, perché mai gli isoflavoni sono tacciati di possibile effetti femminilizzanti nell'uomo?

Grazie, Giuseppe
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Dr. Carlo Maretti Andrologo, Sessuologo 9.6k 193 2
premesso che le affermazioni le ha fatte lei mentre io mi sono limitato a darle una risposta sugli effetti antiestrogenici, tuttavia questa non è certo la sede per trattare tali tematiche in senso generale e comunque se volesse approfondire sui fitoestratti si confronti con i farmacologi.

Ancora cordialità