Epididimio, epididimite, orchite, infezione batterica, varicocele

Buongiorno,
Scrivo per un quesito relativo a una ipotesi di Epididimite.

Sono in viaggio in Sudamerica e da circa un mese e mezzo soffro di un dolore testicolare, alcune volte leggero ed altre piuttosto forte. A 15 anni mi è stato riscontrato un varicocele poco importante e 3 cisti, quindi la possibilità di fastidi durante la stagione calda, l'eccessivo movimento, ecc.

Tre settimane fa ha iniziato a dolermi il testicolo Dx, e ben sapendo che il varicocele sia sul Sx, sono andato dal dottore.

Il dottore, con un primo controllo fisico, senza nessun dubbio iniziale ha pensato subito ad una epididimite. L'ipotesi è stata rafforzata dal fatto che un mese e mezzo fa ho avuto una infezione batterica intestinale, curata con un antibiotico e dal fatto che anche la mia partner, abbia avuto diversi problemi intestinali e alla flora vaginale.

Al momento di prescrivermi un antibiotico ho chiesto se fosse stato possibile fare un controllo ecografico e qui inizia il mio dubbio:
L' ecografista non ha trovato nessun segno di epididimite, orchite, ernia inguinale. Solo il varicocele (in minime dimensioni) e le 3 cisti, sempre delle stesse dimensioni (tengo a precisare che da quando mi è stato riscontrato il Varicocele faccio un controllo all'anno).

Con questa ulteriore prova il dottore mi ha mandato a casa con una diagnosi di "lieve epididimite-orchite" e un trattamento di una settimana con Paracetamolo e anti infiammatorio (Diclofenaco, Colestiramina).

Oggi, passate queste tre settimane, mi sono svegliato con lo stesso dolore. Ci tengo a precisare che urino frequentemente e al momento della minzione noto un bruciore, durante e alla fine. Anche durante l'eiaculazione dopo un rapporto noto un bruciore all'interno dell'uretra. Detto questo sia l'urina che lo sperma non sembrano mostrar tracce di sangue. Il dolore si sposta fino all'inguine e sembra quasi connesso con una mala funzione dell'intestino. Ieri sera ho notato del sangue nelle feci però mi è sembrato subito fosse di una micro ferita (4 anni fa ho avuto le emorroidi e in situazioni di stress, stanchezza, nervoso e quindi cattiva digestione, mi capita di avere degli arrossamenti e bruciori che svaniscono nel giro di poche ore.)

Ho il volo di ritorno fissato per l'11 Marzo prossimo. Posso provare a ripetere il trattamento a base di paracetamolo e anti infiammatorio? Ovviamente, una volta rientrato in patria farò altri accertamenti.

Paracetamolo e Anti infiammatorio hanno controindicazioni specifiche per aritmie? Settimana scorsa dopo un trekking al parco nazionale delle Torri del Paine in Chile, ho avuto un episodio di Tachicardia Aritmica, tornato alla normalità dopo una giornata, quasi naturalmente. Il cardiologo con l'ecocardiogramma inoltre non ha riscontrato alcuna anomalia però consiglia altre prove nelle prossime settimane.

Possono essere queste cose collegate tra loro?

Mi rendo conto che forse, sebbene abbia 26 anni, dovrei dedicarmi alle bocce e al lungo lago

Cordiali saluti e grazie
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Attivo dal 2016 al 2018
Andrologo, Urologo, Chirurgo generale
Lasci perdere gli antinfiammatori, curi l'alimentazione e beva acqua ma senza esagerare, eventualmente qualche tisana decongestionante, mantenendo una buona idratazione. Il quadro che ha descritto sembra essere connesso ad una congesstione infiammatoria pelvico-prostatica connessa con le sue difficoltà intestinali. Due mesi di attesa non sono pochi, ma se segue quelle minime indicazioni dovrebbe poter rientrare senza particolari problemi. Poi senza perdere tempo le servirà un andrologo che esegua le necessarie valutazioni genitali e generali.
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dopo
Utente
Utente
Grazie mille Dr. Rando per la celere risposta

In realtà curo molto l'alimentazione e bevo quotidianamente 1,5 - 2 litri d'acqua al giorno e, tranne quando ho avuto questa infezione batterica intestinale, non ho problemi d'alcun genere, anzi.

Spesso però il dolore testicolare è associato a un dolore alla basso ventre e inguinale in entrambi le parti.

Può essere la cosa causata da stress e fatica? O da cosa può essere dipesa questa congestione?

Grazie mille
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dopo
Utente
Utente
Un'altra cosa:

Può questa congestione dipendere da un abbassamento drastico del ritmo sessuale e quindi di eiaculazione?

Da quando abbiamo iniziato a viaggiare il nostro ritmo sessuale si è abbassato da 1 volta al giorno a 2 volte al mese. Questo a causa di voli, bus, campeggi, ostelli e quindi poca privacy.

Può essersi creata così una congestione? Può avere una qualche connessione?

Grazie mille
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Attivo dal 2016 al 2018
Andrologo, Urologo, Chirurgo generale
La bassa frequenza ejaculatoria, tipo quella da lei descritta, associata a condizioni stressogene (anche quelle da viaggi come indicati) sono fattori che entrano fortemente in gioco nella costituzione e nel mantenimento della congestione infiammatoria pelvico-prostatica e nelle associate disfunzioni intestinali. Come vede la questione diventa abbastanza articolata e, come già detto e ripetuto, deve essere affrontata e gestita con buona integrazione sui diversi fronti.
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dopo
Utente
Utente
Grazie mille dottore per la puntuale risposta.

Come da lei consigliato ho lasciato perdere gli antiinfiammatori. Il dolore fortunatamente diminuisce notevolmente, quasi a scomparire, quando sono a riposo o seduto quindi per il momento il tutto è sopportabile. Solo quando cammino o semplicemente sto in piedi avverto dolore alla parte posteriore dei testicoli e la zona inguinale.

Come ho già detto in precedenza tornerò in Italia tra una ventina di giorni. Devo preoccuparmi e fare una visita qua in Argentina o posso aspettare questi 20 giorni senza problemi?

Grazie mille ancora
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Attivo dal 2016 al 2018
Andrologo, Urologo, Chirurgo generale
Considerato che il quadro le dà meno problemi, con un po' di rilassamento e buona alimentazione, 20 giorni non saranno un problema. Poi appena rientra, si rivolga all'andrologo per affrontare per bene la situazione.
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dopo
Utente
Utente
Grazie mille e stavo leggendo un po' quello che scrive sulla sua pagina. Trovo molto interessante e soprattutto giusto come ponga molta importanza nell'alimentazione, sono pienamente d'accordo. Poco se ne parla di come la cattiva abitudine alimentare, cibi processati e abusi possano generare malattie autoimmuni nel nostro organismo.

La cosa che mi lascia perplesso quindi è come possa averne sempre una!

Quali sono i rischi che si possono incontrare in una situazione del genere? Una cronicizzazione della infiammazione nel caso venga gestita in modo inadeguato o in ritardo?

Mi scusi per le continue domande però la cosa mi incuriosisce

Grazie ancora e buona giornata
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Attivo dal 2016 al 2018
Andrologo, Urologo, Chirurgo generale
In realtà non è così difficile avere una alimentazione equilibrata: basta che i cibi di diverso genere si alternino nella settimana e che non si ecceda mai nelle quantità rispetto ai consumi personali... e se dovesse accadere di eccedere, basta compensare il girono successivo. In ogni caso mai deve mancare frutta e verdura. La costituzione di condizioni infiammatorie variabilmente interessanti le parti dell'organismo sono sempre ben gestibili purché non le si trascuri: l'organismo dà i suoi segnali... si tratta di imparare ad ascoltarli e ad aiutare poi il sistema a ritrovare gli equilibri, senza aspettare di dover agire con farmaci forti (che comunque devono sempre avere tempi di breve assunzione).
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dopo
Utente
Utente
Concordo pienamente con lei, dottore.
In quanto alla infiammazione, i sintomi continuano ad esserci però, come detto in precedenza, in situazioni di riposo si attenuano e soprattutto dovrei cercare di somatizzare meno il tutto. Immagino che giochi un ruolo molto importante la stessa preoccupazione e ansia.

Nel caso mi causi molto dolore lei comunque suggerisce riposo senza alcun farmaco?

Buona giornata e grazie ancora
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Attivo dal 2016 al 2018
Andrologo, Urologo, Chirurgo generale
Ovvio che ansia, stress e somatizzazione giocano in negativo, per cui rilassamento e equilibrata attività fisica portano solo vantaggi: riposo non significa immobilità. Certo che se il dolore diventa molto forte un antidolorifico non genera maggiori problemi di quelli già esistenti.
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dopo
Utente
Utente
Grazie mille e un'ultima la cosa:

Se la problematica dovesse essere proprio una congestione infiammatoria pelvico - prostatica, in quanto tempo più o meno, può venir risolta?

Chiedo questo perché non vorrei mai che i problemi già esistenti possano portare a complicazioni sinceramente.

Altra cosa: è una problematica che si può incontrare di frequente in persone della mia età? Leggevo che infiammazioni come la epididimite sono piuttosto frequenti in uomini tra i 20 e 40 anni
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Attivo dal 2016 al 2018
Andrologo, Urologo, Chirurgo generale
E' una condizione tanto frequente quanto trascurata e/o minimizzata, salvo poi nel tempo produrre problemi sempre più articolati. Quindi prima la si definisce e la si mette a posto meglio è. I tempi raramemente sono inferiori ad un anno di percorso di riequilibrio.
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dopo
Utente
Utente
Grazie mille dottore.

Mi sembra tra l'altro di intuire che lei tenda a prediilire una risoluzione naturale del problema anziché una cura rapida antibiotica. Sbaglio?
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Attivo dal 2016 al 2018
Andrologo, Urologo, Chirurgo generale
Non sbaglia. L'antibiotico va impiegato solo quando ci siano infezioni consistenti dimostrate con la coltura o condizioni febbrili consistenti.
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dopo
Utente
Utente
Grazie mille dottore, gentilissimo e preciso.
Ne farò tesoro