Problemi post plastica di ampliamento prepuziale

Egregi Dottori,
Vi scrivo per porVi un paio di domande. Doverosa premessa: ho 29 anni e ho sempre "sofferto" di una notevole brevità del frenulo il quale,in erezione, tratteneva quasi tutta la pelle del prepuzio pressochè all'altezza del solco balano-prepuziale. Dato che la situazione non mi aveva mai provocato dolori o altri problemi (escludendo una leggera eiaculazione precoce) ho sempre preferito evitare delicati interventi chirugici in loco. Purtroppo negli ultimi tempi avevo incominciato ad accusare un ricorrente problema di lacerazione della pelle dell'asta provocato dall'eccessiva tensione cui la stessa era sottoposta durante le attività sessuali e su indicazione del medico sono stato visitato dal chirurgo del locale ospedale il quale mi ha consigliato di effettuare un intervento di plastica di ampliamento del prepuzio e di "allungamento" del frenulo (intervento poi effettuato il 18 dicembre scorso).
Sembrava che tutto andasse bene senonchè a distanza di quasi due settimane dall'intervento, la pelle in corrispondenza della cicatrice si sta stringendo sempre di più tanto da rendermi molto difficoltosa anche soltanto la scopertura del glande a riposo per applicare la crema antibiotica prescrittami (Bactroban).

Nell'attesa di riuscire a fissare un appuntamento col suddetto chirurgo (devo specificare che a parte un velocissimo controllo a due giorni dall'intervento non mi è stata fissata nessuna ulteriore visita di controllo?), Vorrei farvi le seguenti domande:
1) dato che temo di sapere quale sarà l'esito di questa sfortunata operazione, vale la pena di ritentare un ulteriore plastica di ampliamento (circoncisione parziale?) o conviene rassegarsi all'idea di chiedere esplicitamente una circoncisione radicale?
2) dato il trattamento non ottimale e per limitare i problemi logistici, è possibile affidarsi, sempre in regime di SSN, ad una struttura ospedaliera più vicina al mio luogo di lavoro (Bergamo)? ed eventualmente qualcuno di Voi opera o conosce qualche chirurgo/urologo/andrologo in gamba presso cui affidarmi per avere un secondo parere od un eventuale seconda operazione(a patto che poi "non se ne lavi le mani" come già successo...)?

Vi ringrazio anticipatamente per l'attenzione e le eventuali risposte e vi auguro un buon anno nuovo (che per me invece inizia malissimo.)

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Prof. Giovanni Martino Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Andrologo, Urologo, Chirurgo plastico, Chirurgo vascolare 4.3k 23
Gentile Utente,
a prima vista, sembrerebbe (il condizionale è d'obbligo) trattarsi di una stenosi cicatriziale post intervento di "non so cosa" sul prepuzio. Non ho infatti capito se a Lei è stata praticata una plastica del frenulo, una plastica del prepuzio oppure non so ancora.
A parte la plastica del frenulo, vorrei chiarire che non esistono diversi tipi di circoncisione...che so io, parziale, totale, semicirconcisione. La circoncisione è una. Esistono diverse tecniche chirurgiche per eseguirla.
Io personalmente preferisco eseguire una circoncisione che comporti la possibilità di ricoprire il glande a riposo e di scoprirlo con estrema facilità in erezione. Credo che questo aiuti a preservare la delicata sensibilità della zona. Altri Chirurghi eseguono una perfetta circoncisione che lascia sempre scoperto il glande anche a riposo. Dipende dalle abitudini e convinzioni sia del Chirurgo che del paziente. Quest'ultimo, entro determinati limiti, può senz'altro scegliere fra le due possibilità.
La plastica "a zeta", ha indicazioni diverse dalla semplice fimosi. Io la utilizzo quando non voglio, o non posso, eseguire proprio una circoncisione, vista magari la presenza anche di anomalie congenite di conformazione del pene, per l'esistenza di fimosi con patologie associate (ipospadia ad esempio), quando l'anello prepuziale è congenitamente minimo o assente in alcune parti, quando la fimosi è susseguente ad un trauma, quando la fimosi è susseguente ad ustioni etc.
Per altri particolari tecnici, può rileggersi le numerose risposte sull'argomento che troverà nella biblioteca del forum.
Nel Suo caso specifico, fermo restando l'indicazione anche ad un controllo specialistico dermatologico per la valutazione dello stato del prepuzio residuo, direi che in prima battuta sarebbe meglio rivolgersi al Collega "Ponzio Pilato" che ha effettuato il primo intervento. A seconda di quello che lui Le proporrà, Lei potrebbe decidere se continuare a porre piena fiducia nel suo operato o se rivolgersi in alternativa all'ambulatorio Chirurgico della più vicina Struttura Ospedaliera.
Mi tenga informato, sono personalmente interessato all'evoluzione della faccenda.
In ogni caso e nonostante tutto, auguri affettuosi sia per la pronta risoluzione del problema e sia per un felicissimo, sereno e prosperoso Nuovo Anno.
Cordialissimi saluti.
Prof. Giovanni MARTINO

Prof. Giovanni MARTINO
giovanni.martino@uniroma1.it

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dopo
Utente
Utente
Gentile Professor Martino,
La ringrazio per la pronta risposta. Mentre attendo di parlare ed/od incontrare il chirurgo in questione (o almeno il suo sostituto), preciso che l'operazione chirurgica è consistita nella plastica di allungamento del frenulo (che non è stato quindi rimosso) e in una circoncisione con conservazione di buona parte del tessuto prepuziale (se poi abbiano effettivamente rimosso tessuto o abbiano soltanto tentato di "allargare" con una plastica a Z questo credo che non lo saprò mai...).
In effetti, avendo già letto Sue precedenti risposte sull'argomento, sapevo che la circoncisione è una ed una soltanto, ma mi sono concesso il beneficio del dubbio e ho riportato esattamenta la definizione che a mia volta mi fu data dal medico chirurgo.

Nell'attesa di Sviluppi Le porgo i miei più cordiali saluti
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Prof. Giovanni Martino Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Andrologo, Urologo, Chirurgo plastico, Chirurgo vascolare 4.3k 23
Gentile Utente,
attendo anche io, personalmente, di avere notizie sugli sviluppi della faccenda.
Ancora affettuosi saluti.
Prof. Giovanni MARTINO