Setticemia feci nell'addome

Carissimi Dottori,
Pongo alla vostra attenzione quanto segue:
Mio padre e' stato operato alla prostata e con il robot gli hanno forato il retto, dopo un paio di giorni ha avuto la febbre e brividi, per non portarla alle lunghe dopo una settimana hanno scoperto che aveva l'infezione e feci nel sangue. Lo hanno operato e messa la sacca , ora ha quest'infezione grave che hanno detto dovuta alle feci che si sono riversate nell'addome. Ora cari dottori vi chiedo: stanno facendo vari antibiotici, hanno detto che di febbre ha 35,6 perché dicono che deve essere bassa (e' vero?) ora vi domando: oltre gli antibiotici c'e qualche altro metodo? Sono disposta a pagare qualsiasi cifra per salvare la vita di mio padre. Grazie spero in una risposta al più presto
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Dr. Anna Maria Martin Anestesista 2k 68 3
Gentile utente buona sera, il babbo ha avuto una grave complicanza chirurgica postoperatoria, e se da una parte ci dice che dopo il secondo intervento ha comunque una infezione in atto, però non sappiamo quali sono le sue condizioni generali di compenso cardio-circolatorio, respiratorio e metabolico, e se è degente in Terapia Intensiva o no. Non ci sono sufficienti elementi per giudicare i valori della temperatura (giusta o meno), anche se, come impressione di massima e coi limiti del consulto telematico, mi sembra bassa (anergia?). Ne deriva quindi che non possiamo giudicare se il babbo sia trasportabile o meno, anche se solitamente tali pazienti non lo sono.
Comprendo benissimo il suo desiderio di fare, ma al momento attuale forse la cosa più giusta è quella di fidarsi dei colleghi che lo seguono, ai quali potrebbe forse, a seconda delle circostanze, chiedere di avere un consulto con uno specialista di un altro ospedale o universitario.
Spero di essere stata esauriente e se lo desidera ci tenga informati, un saluto.
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dopo
Attivo dal 2010 al 2011
Ex utente
Gent.ma la ringrazio per la risposta. Mio padre e' attualmente ricoverato in rianimazione , lo tengono sedato ma e' lucido. Mi dica come fare e a chi rivolgermi per avere un'altra consulenza. L'ospedale e' ad Acquaviva delle fonti , se domani lei o qualche suo collega mi fa la gentilezza di potersi recare sul posto per capire la situazione ne sarei felice e rincuorata anche per tentare qualsiasi altro mezzo per fargli passare l'infezione, sono disposta a pagare qualsiasi cifra.
Grazie aspetto una risposta al più presto.

P.s. Sono disponibile a trasferirlo in altro centro con ambulanza attrezzata che mi segnalate.
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Dr. Anna Maria Martin Anestesista 2k 68 3
Gentile utente buon giorno, come le ho detto sono i curanti a dover giudicare sulla trasportabilità o meno, e solo a loro, che conoscono tutto l'iter dalla esecuzione del primo intervento in poi, compete il giudizio su quanto necessita al babbo. Comprendo, le ripeto, la sua ansia di fare di più, ma talvolta "il meglio è nemico del bene", lo dice la mia esperienza. Noi non facciamo generalmente quanto lei chiede, ed io in Puglia non saprei chi indicarle.
Parli coi colleghi della Rianimazione, che sicuramente stanno facendo il massimo per il babbo, applicando dei protocolli di terapia che sono poi ovunque gli stessi, e chieda loro una indicazione, in genere è questa la prassi da seguire, se propio desidera un consulto. Tale consulto però non dovrebbe essere solo di un Anestesista, ma anche di un Chirurgo, perchè se ora il babbo è in Rianimazione, il problema nasce chirurgico e se non si risolve il problema chirurgico, il Rianimatore può fare ben poco.
Cordiali saluti
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dopo
Attivo dal 2010 al 2011
Ex utente
Gentilissima dottoressa, ho seguito il suo consiglio e ho chiamato un chirurgo che ha seguito mio padre sino al giorno in cui grazie a Dio e' uscito dalla rianimazione e lo segue tutt'oggi.
Ora e' a casa alterna il letto alla poltrona, non riesce a camminare ,spero che si riprenda presto, se vuole darmi qualche consiglio in merito ne sarei molto felice.
Grazie
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Dr. Anna Maria Martin Anestesista 2k 68 3
Gentile utente buon giorno, sono veramente contenta che il babbo abbia superato quel momento critico e sia ora a casa. Non ci sono cose particolari da fare, il suo ambiente e l'affetto della famiglia sono le migliori medicine. La convalescenza sarà lunga perchè seria è stata la condizione morbosa, ma il collega che lo segue saprà meglio di chiunque altro cosa fare per farlo star meglio prima possibile.
Cordiali saluti ed auguri.