Ischemia miocardica

Aiuto!!!
Ho bisogno di un consiglio urgente per mio marito che e’ appena uscito dall’ospedale senza aver risolto il problema e con le idee più confuse di quando è entrato.Quello che gli è successo ha dell’incredibile.
Cerco di spiegare al meglio il fatto:
E’ un uomo di 61 anni, dinamico e sportivo (insieme facciamo regolarmente bicicletta, piscina, a volte corsa e lunghe passeggiate).
Come ogni anno si è fatto prescrivere dal medico degli esami per un controllo generale.
Dagli esami cardiologici è stato evidenziato quanto segue:
- test ergometrico massimale negativo per ischemia miocardica inducibile per sintomi e per segni elettrocardiografici
E’ stata consigliata la scintigrafia miocardica da sforzo che ha mostrato difetti di perfusione in corso di stress di tipo marcato in sede laterale medio-prossimale ed apicale laterale, di tipo moderato in sede inferiore medio-distale; a riposo normalizzazione della perfusione in sede inferiore medio-distale;volume telediastolico 181 ml, EF 33%, ipo-acinesia laterale, apicale laterale ed inferiore.
Per la presenza di vitalità ed ischemia da sforzo in sede inferiore medio- distale e notevole compromissione della funzione ventricolare sinistra viene ricoverato in clinica Cardio-Toracica per eseguire indagine coronografica forse seguita da angioplastica.
Invece, dopo la coronografia il Cardiochirurgo ci comunica che la situazione è piuttosto compromessa e che occorre effettuare al più presto un’operazione di bypass (due o tre).
Rimane così altri giorni in ospedale per effettuare gli esami di preparazione all’intervento.
Finiti gli esami, invece, con nostra grande sorpresa, il primario della clinica si dice contrario all’operazione e ci comunica che l’indomani farà effettuare l’angioplastica ad una sola coronaria (per le altre coronarie compromesse non sarebbe stato necessario fare niente).
Mio marito viene quindi portato nella stanza dove si effettua l’ angioplastica ma…….
altra sorpresa,…… il medico che deve effettuare l’operazione si dice contrario perche’ secondo lui il risultato finale non sarebbe soddisfacente e consiglia di rinunciare e di sottoporsi ad operazione di by pass.
Chiede a mio marito cosa vuol fare.
Lui, arrabbiatissimo chiede al medico che si consulti con il medico che l’aveva mandato a fare l’angioplastica.
Risultato?
Mio marito viene subito dimesso dall’ospedale con una cura farmacologia.
La dottoressa che ci ha congedato ci ha comunque detto che se volevamo ci avrebbe prenotato una nuova scintigrafia e una visita dal primario della clinica (colui che si era preso la responsabilità di evitare l’intervento ).
A questo punto, oltre che essere arrabbiati per quanto è successo, siamo anche molto confusi, abbiamo perso la fiducia nell’ospedale che ritenevamo uno dei migliori in Italia e non sappiamo come comportarci.
Riporto di seguito la Sintesi del decorso clinico:

Sintesi del decorso clinico.
All’ingresso in reparto il paziente si è presentato asintomatico per angor e dispnea, in buon compenso emodinamico.
E’ stato sottoposto a coronografia che ha mostrato malattia di 2 vasi coronarici (tc:indenne.IVA:stenosi 80% all’origine, 50-60% tratto medio, 2 stenosi 90% nel tratto apicale. CX:stenosi ostiale del 50% MO3 suboccluso all’origine. Cdx:stenosi<50% origine IVP, stenosi del 60% al terzo medio. Collaterale del ramo posterolaterale con stenosi del 90% al terzo medio. Per circolo collaterale intercoronarico si visualizza completamente ma tardivamente un ben sviluppato terzo ramo marginale-Reintrop 3 e ha posto indicazione a discussione per intervento di rivascolarizzazione miocardica.
Il paziente, peraltro asintomatico, presenta ischemia ,miocardica inducibile nel territorio della coronaria destra (evidenziata alla scintigrafia miocardica da stress ) suscettibile di rivascolarizzazione mediante PCI ed ischemia miocardica inducibile nel territorio della discendente anteriore (documentata mediante eco dobutamina), che tuttavia si presenta diffusamente calcifica, meglio rivascolarizzabile mediante bypass aorto coronario.
Poiché al momento il paziente si presenta asintomatico per angor e dispnea, anche ad alto carico, non mostra segni di scompenso (classe NYHA I) e poiché precedentemente non effettuava alcuna terapia, si decide di procrastinare intervento di rivascolarizzazione miocardica. Nel corso di tutta la degenza il paziente si è sempre mantenuto asintomatico ed in buon compenso emodinamico. Le misurazioni della pressione arteriosa hanno mostrato un buon controllo della stessa. Il monitoraggio elettrocardiografico non ha segnato turbe del ritmo degne di nota.
Si dimette pertanto il paziente con il consiglio di seguire la terapia sottoindicata e di sottoporsi a periodici controlli cardiologici.
Verrà contattato per concordare la migliore strategia di rivascolarizzazione.
TERAPIA:
1 cp : Cardioaspirin (a vita)
¼ cp X2 : SELES BETA 100
1 cp : ENAPREN 5
1 cp : TORVAST 40
Gradirei un Vs/ parere sul caso.
RingraziandoVi anticipatamente, saluto cordialmente.
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Dr. Guglielmo Mario Actis Dato Chirurgo toracico, Cardiologo, Cardiochirurgo 555 19 5
Il caso di suo marito è piuttosto coplesso per il fatto che presenta una cattiva funzione del ventricolo (33% di FE) con coronarie probabilmente difficilmente trattabili sia dal chirurgo che dall'emodinamista....
Non avendo grandi sintomi ed essendo i test di perfusione "positivi" solo nterritorio della coronaria destra è stata decisa una strategia di attesa. Purtroppo il fatto che vi sia stato un rimpallo ha certamente confuso sia il paziente che il familiari, tuttavia credo sia stata al momento la decisione più saggia anche in rapporto ai rischi che sicuramente non sono bassi di una procedura in questo caso... Tutto questo è tuttavia con un ampio beneficio di inventaria visto che in casi come questo la visione degli esami oltre che del paziente è indispensabile per formulare qualunque ipotesi prognostica o terapeica

cordialmente

Dr Actis Dato

GM Actis Dato
Cardiochirurgo
Ospedale Mauriziano
Umberto I di Torino

[#2]
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Utente
Utente
Egr. dr.,
riprendo la memoria del consulto chiesto circa un anno fa e mi accorgo che non ho ringraziato per la Sua gentile risposta. Chiedo scusa ma ero in un momento di confusione.
Le scrivo ancora per dirLe che mio marito ha poi cambiato struttura medica e la nuova equipe di medici ha confermato la diagnosi della prima struttura e ha preso la decisione di sottoporlo ad una angioplastica.
L'intervento è perfettamente riuscito ed ora sta seguento la terapia farmaceutica consigliata.
A proposito di questo chiederei un parere circa un dubbio che ho avuto in questi giorni.
Mio marito ha preso un grosso raffreddore e ieri sera ha assunto un'aspirina.
Io mi sono chiesta. Ma con tutti i medicinali che prende sarà consigliato prendere anche l'aspirina per il raffreddore?
I farmaci che ssume per il cuore sono questi:
Congestor, converten, minitran,cardioaspirin, torvast, lansox e Carvasin.
Grazie per la collaborazione
[#3]
Dr. Guglielmo Mario Actis Dato Chirurgo toracico, Cardiologo, Cardiochirurgo 555 19 5
puo' prendere aspirina.

[#4]
dopo
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Grazie