Ipertensione sistolica isolata

Mia madre, di anni 61, soffre già da qualche anno di ipertensione sistolica isolata. La pressione diastolica si aggira in media intorno agli 80-82 mmHg, ma quella sistolica ha valori compresi tra 160 e 178 mmHg. Il medico di base sostiene che il trattamento dovrebbe essere iniziato solo nel caso in cui la minima superasse i 100 mmHg. Abbiamo letto, tuttavia, che, secondo le ultime linee guida, anche l'ipertensione sistolica isolata dovrebbe essere trattata. Mia madre è in buone condizioni di salute. Attualmente assume una pillola per il trattamento di un ipotiroidismo autoimmune e una statina per la sua ipercolesterolemia. Possiamo avere anche il Vostro parere in merito ad un'eventuale terapia antipertensiva? Grazie mille.
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Dr. Mariano Rillo Cardiologo, Cardiologo interventista 10.1k 278 16
Guardi, lei riporta valori pressori assolutamente non accettabili e mi spiace dissentire dal collega, ma ritengo che sua madre meriti una adeguata terapia antipertensiva e una verifica successiva dell'efficacia della stessa con un holter pressorio delle 24 h da eseguirsi durante la stagione invernale.
Cordialmente

Dr. Mariano Rillo
Specialista in Cardiologia con Perf. in Aritmologia
Clinica e Elettrofisiologia Interventistica

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dopo
Utente
Utente
Innanzitutto grazie per la celere risposta. In effetti mia madre lamenta periodicamente anche capogiri e spesso, quando le si colora il viso di rosso, notiamo che la pressione ha raggiunto uno dei suoi picchi. Per il suo medico di base una pressione sistolica pari a 160mmHg ad esempio è assolutamente normale, purchè la diastolica sia inferiore a 100 mmHg. Se la mattina è alta, sostiene che sia normale per 'dare la spinta' al corpo per iniziare la giornata. Se è alta quando la misura in farmacia, parla di ''white coat syndrome''. In ogni caso, visto anche il Suo parere, credo che ci rivolgeremo ad un cardiologo, sperando che, difronte al parere di uno specialista, decida di sottoscrivere un trattamento. Grazie ancora. Buon lavoro.

L'ipertensione è lo stato costante di pressione arteriosa superiore ai valori normali, che riduce l'aspettativa di vita e aumenta il rischio di altre patologie.

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