Cosa succede esattamente al cuore dal punto di vista istologico e meccanico quando vi è scompenso ca

Premetto che prima di postare la domanda ho provato ad informarmi in rete, ma restano un po' le idee confuse.

In più siti ho letto che il cuore per sopperire al carico maggiore legato all'alta pressione arteriosa, aumenta il il volume delle fibre cellulari, fenomeno che va sotto il nome di ipertrofia.
Ecco, qui mi sorge la prima domanda. Perché mai l'ipertrofia dovrebbe portare col tempo a scompenso cardiaco? Essa non è presente anche nel cuore degli atleti? L'ipertrofia non è l'espressione di un cuore allenato e più efficiente? Se col tempo essa porta a scompenso cardiaco, allora anche chi fa sport deve stare attento?

Da altre parti invece ho letto che una pressione troppo elevata induce il cuore a dilatarsi e quindi col tempo verrebbe meno l'efficienza della pompa per un fatto puramente meccanico. Cosa vuol dire esattamente? Che legame c'è tra l'ipertrofia e la dilatazione ventricolare del cuore? Come avviene quest'ultima?


Grazie mille a chi sarà cosi gentile da chiarirmi questi concetti.
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Dr. Maurizio Cecchini Cardiologo 107.4k 3.6k 3
Quando aumenta lo spessore della parete ventricolare sinistra, sia per ipertensione che per sport, la parete é meno elastica nel lasciarsi distendere e quindi quando in diastolico deve accogliere la stessa quantità di sangue, non riesce ad adattarsi al volume ematico e quindi aumenta la pressione alla interno delle propria cavità, dal momento che il sangue é un liquido e quindi non comprimi ile.
l aumento della pressione telediastolica si oppone alla arrivo in diastole dalle coronarie e quindi gli strati più vicini alla cavità possono andare incontro ad ischemia.

per ciò che riguarda la dilatazione occorrerebbe che lei conoscesse la legge di Starling e certo non posso qui mettermi a fre un trattato di cardiologia. per sintetizzare....
entro certi limiti la dilatazione della cavità e lo stiramento quindi delle fibre comporta un aumento della forza contrattilita. oltre un certo limite questo non accade ma addirittura la forza contrattilita tende a diminuire.

Il cuore di atleta é tutto altro che un cuore sano, ma rischia di diventare ipertrofia e di elevato volume a seconda della durata e del tipo di sport praticato

arrivederci

cecchini

Dr. Maurizio Cecchini - Cardiologo - Universita' di Pisa
www.cecchinicuore.org
Medicina di Emergenza ed Urgenza e Pronto Soccorso

[#2]
dopo
Utente
Utente
Salve dott. Cecchini, la ringrazio per la gentile risposta.

Ho letto con attenzione e sinceramente sono rimasto molto colpito per quanto detto sul cuore d'atleta.

Fino a poche ore fa credevo che il cuore d'atleta fosse un cuore allenato e molto più efficiente di un cuore normale.

Se ho capito bene, lei sostiene che i maratoneti, i centometristi o qualsiasi altro soggetto che pratica sport a livello agonistico sono da considerarsi cardiopatici in qualche modo?

Chiedo perché io ogni giorno faccio un'ora di jogging e un po' la cosa mi preoccupa.
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Dr. Maurizio Cecchini Cardiologo 107.4k 3.6k 3
il jogging é una cosa la maratona e gli sport di durata inducono o ipertrofia e dilatazione e per questo non sono da considerare cuori sani

Arrivederci

cecchini
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dopo
Utente
Utente
Grazie mille dottore, buon proseguimento di giornata.




Andrea
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