Ileostomia : problemi e ricanalizzazione


Buongiorno, mia madre (61 anni) è stata sottoposta, nel mese di febbraio, a isteroscopia operativa all'utero. L'intervento putroppo non è andato bene: durante il raschiamento uterino, l'isteroscopio ha creato una perforazione dell'utero con conseguente peritonite stercoracea.

Prima operazione chirurgica di anastomosi intestinale andata male e seconda operazione, dopo 7 gg, di resezione ileale, questa volta andata bene, anche se la paziente ha vissuto varie complicazioni (cardiologiche e fisiologiche) che l'hanno trattenuta in rianimazione e cardiologia intensiva per quasi tre mesi.

Il chirurgo ha sempre sostenuto che una volta "rimessa in piedi" mia madre avrebbe potuto essere sottosposta a un intervento di ricanalizzazione.
Sono ormai passati 8 mesi dall'operazione, nei quali mia madre è rimasta quasi sempre allettata, con scompensi idro-elettrolitici e metabolici frequenti.

I neurofisiatri che l'hanno tenuta in cura sostengono che l'ileostomia ostacola l'assorbimento nutrizionale e idrico della paziente, non permettendole un recupero fisiologico e motorio importante.

D'altronde il chirurgo che l'ha operata ha recentemente asserito l'impossibilità di un intervento di ricanalizzazione, che sarebbe troppo rischioso.

Mi trovo in una situazione molto difficile. Vorrei sapere se è vero che l'ileostomia danneggi cosi tanto l'assorbimento nutrizionale/idrico del paziente da richiedere continue terapie endovenose. Inoltre vorrei capire come si possa stabilizzare una paziente con ileostomia e se esistono
dei centri in Italia specializzati per l'assistenza e l'intervento di ileostomizzati. Grazie Mille,
Damiano

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Dr. Andrea Favara Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Colonproctologo, Chirurgo generale 26.6k 661 233
L' ileostomia in effetti, per vari motivi, spesso puo' essere una condizione difficile da gestire.
L' intervento di ricanalizzazione, in genere, non è particolarmente complesso, puo' diventarlo tuttavia se viene eseguito in un momento nel quale le condizioni generali del paziente, per vari motivi, non sono ottimali e questa valutazione puo' farla solo il collega che segue personalmente la signora.Credo quindi convega affidarsi alle sue indicazioni nella speranza che si posa ricanalizzare quanto prima.La gestione della stomia è piu' facile con la collaborazione di specialisti detti enterostomisti che sono disponibili in genere in tutte le strutture ospedaliere, puo' informarso sul sito della loro associazione www.aistom
Auguri!

Dottor Andrea Favara

http://www.andreafavara.it