Conseguenze derivazione duodeno-coledoco

Salve,
mia madre 6 mesi fa si è sottoposta ad un intervento chirurgico (derivazione duodeno-coledoco) in quanto da diversi anni soffriva di calcolosi nelle vie biliari (anche fango biliare) che le faceva venire delle forti coliche.
Dopo 3 ERCP, le hanno consigliato di operarsi dicendo che sarebbe stato risolutivo.
Il problema che oggi a distanza di 6 mesi, mia madre non ha dolori ma avverte sempre dei fastidi, degli spasmi interni come se ci fosse un passaggio forzato di qualcosa, non può fare un pranzo completo in quanto si sente subito appesantita, e poi ultimamente ha avuto anche spasmi alla schiena tipo contrazioni che arrivano anche alla gola con conseguente difficoltà a respirare!
Volevamo sapere se questo è normale...se fa parte della degenza operatoria, se tutto ciò passerà e potrà condurre una vita normale, mangiando normale...e se è così quando tempo sarà necessario!!
Se invece non fosse così vi prego di indirizzarci sul da farsi, e di preparaci a cosa possiamo andare incontro!!
vi ringraziamo in anticipo per la vostra professionalità.
Cordiali saluti
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Dr. Francesco Nardacchione Chirurgo generale 2.2k 69
Gentile signora
fermo restando che i migliori chiarimenti li potrebbe fornire il chirurgo che ha effettuato l'intervento (perchè conosce esattamente la patologia, il suo grado di evoluzione, il riscontro intraoperatorio ed il tipo di intervento effettuato) per poter rispondere in qualche modo alla sua domanda, dovrebbe, se possibile, descrivere meglio il tipo di patologia da cui era affetta la sua mamma ed il tipo di intervento subito.

Cordiali saluti

Dr. F. Nardacchione
NB: qualunque sia il consulto la visita medica rimane imprescindibile

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dopo
Utente
Utente
Mia madre nel 71 è stata operata di colicisti, poi nel 80 papillosfinterectomia, nel 2005 si era formata una neocolicisti con un calcolo dentro, dopo cura con Deursil, il calcolo è sceso nel coledoco, per cui è stato necessario asportarlo con un ERCP. Dopo circa 10 mesi si sono riformati circa 30 microcalcoli depositati nella parte finale del coledoco, Pertanto si è sottoposta ad una altra ERCP per fare scendere questi calcoli hanno tagliato maggiormente la papilla. Nonostante tutto cio dopo quasi un anno sono ritornate le coliche biliari dovute a fango biliare.
Arriviamo così a Luglio del 2008 che dopo un ERCP hanno consigliato di operare immediatamente in quanto la papilla aveva perso elesticita per cui non contribuiva a far scendere tale fango. Quindi è stata sottoposta ad un operazione chirurgica dove hanno praticato una derivazione o deviazione del coledoco nel duodeno (tipo ponte). La degenza è stata lunga per i primi mesi non poteva assolutamente mangiare quasi nulla, ed avvertiva comunque dei sintomi molto simili a quelli preoperatori ma più leggeri. Ancora oggi ci sono questi spasmi interni e pesantezza dopo mangiato. Attualmente è in terapia con MOTILIUM e SPASMOMEN.
In sede operatoria hanno anche trovato un diverticolo duodenale che però sta in una posizione che non da fastidio, almeno così ci hanno comunicato.
Vorremmo sapere se ci sarà un miglioramento completo o sarà sempre soggetta a tali disturbi.
P.S. Il medico non si è reso disponibile a seguirla ma l'ha rimandata dal proprio medico curante!!
Garzie innanzitutto per la celere risposta.
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Dr. Francesco Nardacchione Chirurgo generale 2.2k 69
Gentile signora
l'intervento eseguito dalla sua mamma permette di drenare direttamente la bile nell'intestino. In conseguenza di tale intervento possono verificarsi dei fenomeni infiammatori (Colangiti) per risalita dall'intestino nelle vie biliari di alcuni batteri, con comparsa di ittero, febbre e malessere generalizzato.
I sintomi che lei invece descrive non sembrano in prima ipotesi correlati all'intervento eseguito ma andrebbero comunque valutati nel contesto di una visita medica completa, che consideri nell'insieme l'anamnesi della signora, le sue attuali condizioni cliniche e gli esami effettuati finora.
La invito quindi contattare il collega curante della signora per valutare con lui l'opportunità di una visita specialistica gastroenterologica o chirurgica

Cordiali saluti
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dopo
Utente
Utente
salve dottore,
dopo diversi mesi sono dinuovo qui a scrivervi, perche dopo qualche mese di tranquillità sembra che il problema si sia ripresentato, contrariamente a quanto comunicatoci dai medici.
Mia madre ha appena fatto un' altra colengiografia, poichè avvertiva da quasi un mese dinuovo gli stessi sintomi, e l'esito è qui descritto:
"Non evidenzia di significative alterazioni del calibro e del decorso delle vie biliari intra ed extra epatiche, con franca area bilia intra ed extra epatica e modesto defectus endoluminale del coledoco medio non univoco, anche compatibile con calcolo. Coledoco distale e pareti collabite.
Necessaria integrazione clinica e/o con ulteriori indagini."
Credete anche voi che sia il caso di fare altre analisi e quali altre analisi? vi prego di aiutarci perchè non sappiamo più cosa fare x risolvere il problema, mia madre dovrà continuare ad entrare e uscire dalle sale operatorie per liberare ogni volta queste vie biliari? oppure si può fare qualcosa per contrastare al nascere quetsa bile densa?
Grazie per l'aiuto che vorrete darci. Cordiali saluti
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Dr. Francesco Nardacchione Chirurgo generale 2.2k 69
Gentile signora
non è facile risponderle senza avere la possibilità di consultare tutta la documentazione clinica della mamma e soprattutto non avere la possibilità di effettuare una visita.
Per quanto possibile desumere da ciò che lei scrive :
- l'aereobilia è una diretta conseguenza dell'intervento effettuato e pertanto non deve destare preoccupazione;
- la mancata dilatazione delle vie biliari fa pensare che il deflusso biliare avviene normalmente (anche se lei non riporta i valori degli indici di funzionalità epatica);
- andrebbe comunque individuata la derivazione tra coledoco e duodeno effettuata nel Luglio 2008, con esatta collocazione dell'immagine del "modesto defectus endoluminale" rispetto alla anastomosi.
Qualora fosse possibile (migliore delle ipotesi) potrebbe essere trattato o biopsiato (".non univoco..") attraverso una ERCP.
Solo successivamente, definita la patologia (calcolo ? altro ?) sarà possibile stabilire il trattamento più idoneo.

Cordiali saluti