Ulna plus e epifisi distale del radio infossata a seguito di frattura pluriframmentaria

Ad agosto dopo una caduta ho riportato frattura pluriframmentaria dell'epifisi distale del radio. In ospedale hanno effettuato riduzione cruenta ed osteosintesi con fili di K e applicato un fissatore esterno. Dopo 20 giorni dall'intervento si è evidenziata una frattura della stiloide ulnare che è stata trattata in Day S. In quella circostanza si è proceduto a tensionare il fissatore per diastasare non so che cosa. Non immaginavo che si potesse provare così tanto dolore. Dopo 40 giorni dall'intervento sono stati tolti i fili di K e dopo altri 20 giorni il fissatore. Al controllo radiografico è emerso: radio infossato e ulna plus con la mano che si è posizionata più in basso. Dopo ciclo di fisioterapia la RMN conferma radio infossato, ulna plus e mano scesa. In ospedale mi hanno detto di non fare niente, ma io sono preoccupato per la pronosupinazione che ho perso, per l'inestetismo della mano e per il dolore continuo nella zona dell'ulna. Dolore che si accentua se faccio particolari movimenti. Che fare?
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Dr. Umberto Donati Ortopedico, Chirurgo della mano, Medico legale, Perfezionato in medicine non convenzionali 7.8k 276 9
E' impossibile darLe a distanza consigli che siano anche utili, perché senza un'attenta valutazione clinica e radiografica non si possono prendere decisioni importanti. Le consiglio di rivolgersi a un Ortopedico esperto in chirurgia della mano, per sottoporgli il caso e decidere se occorra un intervento chirurgico. Le allego l'elenco degli specialisti della Sua regione, anche se limitato agli iscritti alla società di chirurgia della mano, con indicate numerose strutture pubbliche http://www.sicm.it/regioni.html?reg=4 . In alternativa può rivolgersi alla Chirurgia della Mano del Policlinico di Modena http://www.policlinico.mo.it/reparti/chirmano.asp
Cordiali saluti

Umberto Donati, MD

www.ortopedicoabologna.it

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Utente
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Gentile dottore come da Sua indicazione ho sottoposto il mio caso ad un professore direttore di una unità di chirurgia della mano. Dopo valutazione clinica e radiologica mi ha rinviato fra 4 mesi per definire se fare o meno l'osteotomia dell'ulna secondo metodo Kapandji. Sono un po sconcertato per quest'ulna che rimarebbe vagante nel braccio. Dalle due estremità non c'è fuoriuscita di liquidi e poi nel tempo non crea infiammazioni o altro? Duarante la visita non avevo capito bene il tipo di intervento e quindi non ho potuto chiedere. Nell'ospedale dove mi hanno operato e dove non c'è un chirurgo della mano mi avevano prospettato l'ipotesi di un innesto osseo. Non è più fattibile questo intervento che riporterebbe il radio alla sua lunghezza anzichè tagliare l'ulna? Sono seriamente preoccupato anche perchè la mia mano é sempre dolorante.
Grazie per la disponibilità
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Dr. Umberto Donati Ortopedico, Chirurgo della mano, Medico legale, Perfezionato in medicine non convenzionali 7.8k 276 9
La tecnica di Sauvè-Kapandji consente un riallineamento del polso, la ripresa del movimento e la scomparsa del dolore. Dalla resezione "non c'è fuoriuscita di liquidi" perché la estremità dell'ulna si chiude. Ristabilire la lunghezza del radio non comporta un ritorno alla norma della articolazione tra radio e ulna e quindi non risolve il problema.
Cordiali saluti
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Utente
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Gentile dottore l'idea dell'ulna vagante mi impressiona. Il mio medico mi ha detto che questa tecnica crea una pseudoartrosi e delle conseguenze nel tempo che non ho ben compreso. Non ci sono altre tecniche che possono risolvere il problema? E poi la mano ritornerà funzionale come prima? Potrò fare ogni tipo di lavoro manuale? Le chiedo questo perchè ho anche un'azienda agricola.
Grazie della Sua cortesia e disponibilità.
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Dr. Umberto Donati Ortopedico, Chirurgo della mano, Medico legale, Perfezionato in medicine non convenzionali 7.8k 276 9
Non è possibile dire se "la mano ritornerà funzionale come prima", ma di sicuro lo scopo dell'intervento è quello di stare meglio di adesso. Per il resto, prima dell'intervento Le devono venire specificati diagnosi, tipo di intervento e sue finalità, possibili complicazioni, rischi e benefici, percentuali di successo, ecc, ecc dopo di che potrà firmare il consenso informato all'intervento.
Credo che sia inutile continuare a chiedere se esista un'altro tecnica: se lo specialista, che al contrario di me L'ha visitata, ha optato per quella tecnica vuol dire che è quella che lui ritiene la più adatta al Suo caso. Del resto la resezione dell'ulna non vuole assolutamente dire "ulna vagante". L'alternativa è tenersi il polso così come è adesso.
Cordiali saluti
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Gentile dottore, senza abusare della Sua disponibilità, La informo sul seguito per un Suo parere dirimente. Intenzionato ad acquisire ulteriori pareri ho consultato un noto professore, nonchè direttore di una struttura di chirurgia della mano, che mi ha detto di rivalutare la cosa tra un anno al fine di stabilire il tipo di danno permanente e quindi l'intervento ad hoc. Nel frattempo mi ha consigliato di praticare fisioterapia.
Non soddisfatto ho consultato un altro specialista di chiara fama, anch'egli direttore di una struttura di chirurgia della mano, che ha relazionato quanto segue:postumi di frattura malconsolidata epifisi distale radio destro; attualmente presenta dolore localizzato al comparto ulnare, deficit di flesso-estensione e più significativo di pronosupinazione, alle rx grave alterazione articolare della radio-carpica, ulna plus relativa con segni di conflitto ulno-carpico;
si propone tentativo di trattamento chirurgico secondo il seguente programma:
1. osteotomia correttiva ed osteosintesi per ricomposizione dell'articolazione radio-carpica in caso le condizioni articolari lo consentano;
2. artrodesi radio-scafo-lunata + accorciamento dell'ulna o artrodesi radio-ulnare secondo Kappandji se necessario;
3. semplice accorciamento dell'ulna o artrodesi radio-ulnare nel caso in cui la superficie articolare radio-carpica risultasse conservabile; ( 1, 2, e 3 sono in alternativa tra loro - n.d.r.).
L'intervento proposto ha lo scopo di migliorare la situazione e soprattutto di prevenire o limitare una evoluzione degenerativa articolare.
Data la situazione non è possibile garantire il grado di miglioramento della sintomatologia e della funzione motoria.
Il tipo di procedura verrà in buona parte stabilito durante l'intervento in funzione della situazione locale.
L'intervento proposto non esclude l'eventuale necessità di ulteriori atti chirurgici in futuro.
Gentile dottore è possibile per Lei sulla base di quanto sopra darmi un consiglio dirimente la questione?
Grato, come sempre, dell'attenzione e della disponibilità
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Dr. Umberto Donati Ortopedico, Chirurgo della mano, Medico legale, Perfezionato in medicine non convenzionali 7.8k 276 9
No, non lo sono, e non capisco nemmeno cosa debba dirimere il mio consiglio. Tutte e tre le tecniche possono essere indicate in base alle condizioni del polso (che non conosco), e questo in genere lo si stabilisce prima dell'intervento, il chirurgo ne parla con il paziente, espone vantaggi e svantaggi, rischi e benefici, percentuali di successo, ecc., in modo che il paziente sia informato di quali possano essere le aspettative. Poi, durante l'intervento, possono emergere situazioni che richiedono una modifica del programma. Non è che Lei debba scegliere la busta 1, la 2 o la 3. E' possibile che le stesse ipotesi vengano fatte anche dall'altro specialista fra un anno. Del resto se si è visto "alle rx grave alterazione articolare della radio-carpica" bisogna valutare bene se la tecnica di Sauvè-Kapandji possa essere sufficiente da sola. Del primo specialista non so nulla perché non ha riportato se Le ha detto altre cose; del secondo mi pare che Le abbia ben illustrato le varie possibilità specificando che comunque potrebbe non essere un intervento risolutivo, che i risultati possono esser limitati e che l'intervento è teso a migliorare la situazione, e non certo a risolverla completamente. Mi pare che il secondo Le abbia chiarito abbastanza la situazione attuale e soprattutto le aspettative che può avere. Se poi rimangono dubbi può sempre rivolgersi a Modena, lì sì per dirimere.
Cordiali saluti
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Grazie dottore.
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Gentile dottore come da Lei suggerito sono stato a Modena. Qui, dopo la valutazione delle limitazioni funzionali della mano mi è stato consigliato di fare una risonanza. Nel referto è stato riportato quanto segue:

RISONANZA MAGNETICA NUCLEARE DEL POLSO DESTRO
Esame eseguito su apparecchiatura dedicata.
Tecnica d'esame: sequenze GE T1 e TSE STIR su piani coronali;
sequenze TSE T2 su piani assiali;
sequenze GE T1 su piani sagittali.

Reperto RM
Esiti di frattura pluriframmentata intraarticolare dell'epifisi radiale con secondaria incongruenza dei profili articolari radio-carpici. Esiti di frattura si apprezzano anche a carico della stiloide ulnare.
Sublussata posteriormente l'epifisi ulnare.
Disomogenea l'inserzione ulnare della fibrocartilagine triangolare
Focale imbibizione edematosa della midollare ossea del semilunare.
Film fluido si apprezza a livello del carpo.

Gentile dottore in verità non ho compreso bene le implicazioni e le conseguenze di quanto accertato e refertato. Mi può spiegare che significa focale imbibizione edematosa e che cos'è questo film fluido?
Al momento la mano mi duole , avverto dei dolori acuti se provo a pronosupinare oltre un certo limite e comunque è più rossa e gonfia dell'altra. Sono preoccupato per il futuro di questa mia mano.
Dottore che mi consiglia?
Grazie e sempre grato.

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Dr. Umberto Donati Ortopedico, Chirurgo della mano, Medico legale, Perfezionato in medicine non convenzionali 7.8k 276 9
Il referto descrive la presenza di liquido nel polso e i segni di una sofferenza, probabilmente legata al trauma, del semilunare. Non mi pare che siano i rilievi più importanti, del resto la RMN acquista significato in base allo scopo per cui è stata richiesta. A questo punto deve completare la visita tornando a Modena e mostrando le immagini RMN a chi già L'ha visitata perché tragga le sue conclusioni e decida il da farsi: altrimenti è inutile preoccuparsi per il futuro della Sua mano.
Cordiali saluti
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Gentile dottore in attesa di ritornare a Modena mi ha contattato per il controllo la segreteria di un noto professore, nonchè direttore di una struttura di chirurgia della mano, che avevo consultato a gennaio c.a. e che mi aveva consigliato di fare 6 mesi di fisioterapia presso il centro di una sua assistente e di rivalutare il tutto dopo un anno al fine di stabilire il tipo di danno permanente e quindi l'intervento ad hoc. E' da premettere che questo noto professore pur avendo relazionato quanto sopra, parlando, aveva escluso la possibilità di un intervento in quanto disse: da un intervento chirurgico non si torna indietro e che comunque anche a controllo escludeva una soluzione chirurgica. Dopo la sorpresa per l'anticipo del controllo, così come comunicatomi dalla segreteria,ho deciso di presentarmi per una rivalutazione del tutto.
Premetto di non aver fatto fisioterapia perchè il centro è distante centinaia di km da dove abito. Alla visita di controllo il professore mi ha proposto l'intervento secondo tecnica di Sauvè-Kapandji. Perplesso gli ho ricordato quanto da lui sostenuto nella visita precedente.
La risposta è stata che se avessi fatto la fisioterapia (cosa che adesso non posso più fare perchè a suo dire il quadro si è stabilizzato) non ci sarebbe stata necessità di intervento chirurgico in quanto tutto si sarebbe risolto. Le chiedo è possibile che la fisioterapia mi avrebbe fatto recuperare il deficit di pronosupinazione con un radio infossato e un'ulna plus? A parte la distanza dal centro di fisioterapia, altri specialisti, in precedenza, avevano sostenuto che dato il quadro clinico e radiologico non avrei tratto giovamento da pratiche fisioterapiche. In attesa di leggere il Suo parere cordialmente La saluto
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Dr. Umberto Donati Ortopedico, Chirurgo della mano, Medico legale, Perfezionato in medicine non convenzionali 7.8k 276 9
Senza averLa mai visitata non mi è possibile esprimere un parere, del resto Lei ha comunque gli elementi per fare le Sue scelte, potendo confrontare i diversi pareri degli altri specialisti che L'hanno già visitata.
Mi rende un po' perplesso il fatto che la segretaria vada a cercare i pazienti, e anche in anticipo sui tempi.
Al di là della fisioterapia è possibile che lo stesso intervento Le venga proposto anche a Modena.
Ci faccia sapere.
Cordiali saluti
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Gentile dottore sono stato a Modena e, come Lei aveva previsto, mi è stato proposto lo stesso tipo di intervento e cioè il Sauvè-Kapandji. Per quanto i pareri siano concordi sul tipo di intervento le mie preoccupazioni rimangono. Quale sarà il futuro del polso? Andrà incontro a degenerazione artrosica con o senza intervento? Mi rendo conto che è difficile fare previsioni ma incertezze e preoccupazioni mi assalgono. Nella RMN è stata rilevata la rottura di menischi(?) e anche per questo si protende per quel tipo di intervento. Se mi convinco di intervenire preservo il polso da future degenerazioni artrosiche? Dottore, non sarebbe meglio una protesi? Pensa che una particolare fisioterapia mi possa giovare? Gentile dottore La ringrazio molto per la disponibilità e per i consigli.
Cordialmente
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Dr. Umberto Donati Ortopedico, Chirurgo della mano, Medico legale, Perfezionato in medicine non convenzionali 7.8k 276 9
L'artrosi è il destino di qualsiasi articolazione nel tempo. L'intervento proposto è una buona soluzione per recuperare il movimento e muovere senza dolore. Non so a che protesi si riferisca, tuttavia se è perplesso e non vuole sottoporsi all'intervento di K-S, non è costretto a farlo, ben sapendo che per come è oggi se non fa nulla può solo peggiorare.
"Pensa che una particolare fisioterapia mi possa giovare?": ma secondo Lei se ci fosse una fisioterapia (anche "particolare")Le avrebbero consigliato un intervento?
In più di 6 mesi ha avuto modo di documentarsi e di capire la situazione. A questo punto deve decidere Lei.
Cordiali saluti

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Gentile dottore
dalla Sua ultima risposta, molte cose sono accadute e solo oggi mi sono prenotato per l'intervento a Modena. La paura non l'ho superata e neppure la preoccupazione per il futuro della mia mano. Purtroppo, non si sfugge alla propria natura. Nel ripensare gli esperti che si sono pronunciati sulla condizione del mio polso, ho messo a fuoco un comune dettaglio che in precedenza ho sottovalutato e quindi mai riportato. In tutti ho percepito una incertezza, una tendenza a rinviare l'intervento. Tutti mi hanno invitato a vedere come andava prima di decidere per l'intervento. L'ultimo professore, in ordine di consultazione, scrisse: "si consiglia, al bisogno, intervento di SK". Forse perchè, in termini generali, ci sono particolari controindicazioni a fare questo tipo di operazione? Mi può dire dei rischi specifici dell'intervento e se dopo posso fare lavori manuali nella mia azienda agricola?
Grazie di cuore e un cordiale saluto.
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Dr. Umberto Donati Ortopedico, Chirurgo della mano, Medico legale, Perfezionato in medicine non convenzionali 7.8k 276 9
Qualsiasi intervento presenta dei rischi generali e specifici e delle complicazioni che possono verificarsi durante l'intervento, subito dopo o a distanza. Di tale possibilità si deve tenere conto sempre e comunque. Quanto possano incidere nel Suo caso Glielo deve dire il chirurgo che La opererà perché ogni caso è diverso dagli altri. Mi pare corretto che, non trattandosi di un'emergenza si possa cercare di vedere qual è la possibile evoluzione, riservando l'intervento "al bisogno" cioè se se ne manifesta la necessità. L'intervento è finalizzato a ristabilire il giusto allineamento delle ossa del polso e a consentire un corretto uso della mano, compresi quindi i lavori manuali. Quale sarà il risultato finale però è ovvio che nessuno possa né prevederlo né garantirlo, tuttavia l'alta esperienza del centro di Modena dovrebbe tranquillizzarLa sul fatto di essere in un ottimo centro dove sarà fatto tutto il possibile e al meglio.
Cordiali saluti
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Le Sue parole mi rincuorano.
Grazie
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Caro dottore buon anno. Per la mano, ad oggi, sono ancora in lista d'attesa. Ho cercato di sollecitare ma senza esito. Nel frattempo ho avuto ed ho dolori e gonfiore al ginocchio destro. Di notte e a riposo i dolori aumentano, se cammino o svolgo attività si attenuano. Eseguita la RM su indicazione di uno specialista è stato diagnosticato quanto segue: Regolare morfologia della capsula articolare e delle strutture ligamentose di rinforzo capsulare.
Lesione, a decorso obliquo, a carico del corno posteriore del menisco mediale, affiorante alla
superficie articolare inferiore.
Menisco esterno di normale morfologia e segnale.
Apprezzabili da inserzione ad inserzione i legamenti crociati esenti da alterazioni del segnale.
Discreto versamento intraarticolare
Disomogeneo il corpo di Hoffa. Che mi consiglia. E' grave?
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Dr. Umberto Donati Ortopedico, Chirurgo della mano, Medico legale, Perfezionato in medicine non convenzionali 7.8k 276 9
Dal momento che si tratta di un nuovo argomento del tutto distinto dal precedente per sede e patologia, La invito a creare un nuovo consulto nella sezione Ortopedia, in modo che sia utile anche per altri utenti. Grazie