Innesto osseo autologo per impianti

Gentile dottore,
le chiedo se, dopo due interventi di innesto osseo autologo che non hanno risolto l'atrofia della mandibola, è pensabile sottoporsi a un'altro intervento con la speranza che sia risolutivo.
Le chiedo inoltre se è in grado d'indicarmi una struttura accreditata nel nord d'Italia per il mio caso.
Ringrazio anticipatamente per la disponibilità
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Dr. Edoardo Libero Agrillo Medico estetico, Dentista, Odontostomatologo 35 1
gentile signore,esistono tantissime tecniche di espansione od innalzamento della cresta mandibolare,non ultima la distrazione chirurgica con notevole recupero di osso verticale per poter inserire impianti.
nella pratica clinica avviene spesso di dover variare tecnica di recupero osseo in base alla risposta tissutale,sono certo che il medico che la tiene in cura , sapra' derle una valida risposta
per ulteriori chiarimenti , mi faccia sapere ,
un saluto dott. edoardo agrillo medico chirurgo

Dr. Edoardo Libero Agrillo

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Dr. Emilio Nuzzolese Dentista, Gnatologo, Medico legale, Ortodontista 135 1
Gent.ma Paziente,
pur non essendo un chirurgo maxillo facciale, mi occupo di implantologia dal 1996 e anche di innesti ossei al fine di aumentare la porzione di osso perimplantare.
Mi preme solo evidenziare che l'intervento di innesto osseo, indipendentemente dalla tecnica eseguita, non potrà mai essere garantito e che si parla di successo anche quando la rigenereazione è parziale. Il chirurgo opera secondo i protocolli e i materiali moderni, però sarà la risposta del soggetto a determinare e condizionare il risultato.
In definitiva non è sbagliato ritentare l'intervento, soprattutto se non ci sono soluzioni alternative a lei gradite, ma garantirle il risultato è improponibile (anche se questa affermazione le apparirà impopolare).

La saluto cordialmente.

Dott. Emilio Nuzzolese

Dott. Emilio Nuzzolese
Odontoiatra, Dottore di Ricerca
Chirurgia Orale, Odontologia Forense

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Dr. Massimo Marasco Chirurgo maxillo facciale 20
Gent.ssa signora, il suo problema è abbastanza frequente, l'innesto osseo a livello mandibolare, dal punto di vista statistico, dà risultati leggermente inferiori rispetto agli innesti sul mascellare superiore.
Comunque, venendo da Udine e speciallizzandomi lì, le posso dire senza mezzi termini, che lì c'è chi può risolverle il problema (prof. Politi, policlinico Universitario), essendo uno dei massimi esperti in Italia a questo riguardo.

A disposizione per ogni ulteriore chiarimento
Massimo Marasco

dr massimo marasco

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Dr. Antonio Maria Miotti Chirurgo maxillo facciale, Dentista, Otorinolaringoiatra, Medico legale 659 9
Gent.ma Sig.ra,
i Colleghi Le hanno risposto correttamente.
Le consiglio di visitare il sito www.sicmf.org, sito ufficiale della Società Italiana di Chirurgia Maxillo-Facciale.
Potrà così trovare tutte le Strutture specialistiche nazionali.
Cordiali saluti

Dott. Antonio Maria Miotti

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Dr. Stefano Stea Chirurgo maxillo facciale 42 1
Gent.ma Sig.ra,
a quanto già correttamente affermato dai Colleghi vorrei aggiungere che prima di programmare ulteriori interventi chirurgici sarebbe utile sapere esattamente quale metodica è stata effettuata per i primi 2 interventi e anche i motivi dell'insuccesso.
Nel suo caso inoltre ritengo corretto eseguire una approfondita anamnesi per potere a priopri (per quanto possibile)sapere se vi sono dei fattori che possono ridurre la percentuale di successo chirurgico (ad es. il fumo di sigarette..).
Rimanendo a disposizione per qualsiasi ulteriore chiarimento Le porgo cordiali saluti

Dott. Stefano Stea

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dopo
Utente
Utente
Ringrazio tutti i medici che mi hanno fornito un loro parere. Aggiugo, per precisione dell'informazione, che il primo innesto è stato fatto prelevando l'osso dalla cresta iliaca ( la tecnica usata era quella a sandwich) mentre il secondo intervento (il chirurgo sosteneva che era necessaria solo una piccola integrazione per entrambi i lati della mandibola) ha visto il prelievo osseo dall'andolo della mandibola.
In entrambi i casi non sono bastate le OTP e le TAC ma si è voluto aprire per provare a sistemare gli impianti, sempre senza successo. Ora il chirurgo vorrebbe provare anche lui a piazzare gli impinti ma io sono diventata ora meno disponibile.

Il motivo dell'insuccesso non è noto; il chirurgo parla di riassorbimento dell'osso la cui causa però non sarebbe nota.

Grazie ancora dei pareri che mi avete fornito!
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Chirurgo maxillo facciale, Chirurgo plastico, Dentista, Medico legale attivo dal 2004 al 2015
Chirurgo maxillo facciale, Chirurgo plastico, Dentista, Medico legale
Gent.ma Signora,
sono pienamente d'accordo con il dott.Stea, non è possibile fornirle una risposta corretta senza un'anamnesi accurata e senza sapere a che tipo di interventi Lei è stata sottoposta e quale sia stata la programmazione del collega.
Spesso cause di salute generale, anche se non appalesate, possono inficiare i risultati di un'innesto osseo, in qualsiasi sede esso venga posizionato. Parimenti la conoscenza dettagliata del protocollo chirurgico al quale Lei è stata sottoposta, con le tempistiche attuate può permettere una miglior valutazione del problema che si è presentato nel suo caso.
Rimanendo a disposizione per qualsiasi ulteriore chiarimento Le porgo cordiali saluti
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Dr. Bruno Marcelli Dentista, Odontostomatologo 87
A quanto ho capito il problema è localizzato in un settore preciso. Se i precedenti interventi non hanno risolto il problema è per motivi che non posso appurare in questo contesto, ma se le è stato proposto un reintervento è perchè c'è la possibilità di successo. Una struttura che opera in maniera molto professionale è il San Raffaele di Milano, Conosco personalmente il Dott. Vinci e le assicuro che è un bravo chirurgo oltre che un medico disponibilissimo. Cordialmente