Lo sterno fino sotto l'ombelico

Egregi dottori

Nel gennaio 2007 ho subito un intervento con accesso frontale per una nefrectomia parziale per un sospetto Angiomiolipoma. La cicatrice si estende per circa 30 cm da poco sotto lo sterno fino sotto l'ombelico.

Dopo il risultato dell'esame istologico venne diagnosticato un carcinoma e a distanza di 20 giorni seguenti il primo intervento ho effettuato un nuovo intervento per l'asportazione totale del rene destro. La cicatrice fu riaperta e richiusa nello stesso punto dell'addome.

A distanza di pochi mesi il mio addome si è deformato vistosamente e in alcuni punti è molto pronunciato e in altri meno, ma con una forma irregolare e deformante ed avendo ripreso a fare un po di attività fisica i miei istruttori mi hanno detto che anche lavorando molto sui muscoli addominali non riuscirò mai a tornare ad una forma migliore.

Per me sta diventanto una situazione un po imbarazzante e volevo appunto domandare se fosse possibile eseguire una correzione estetica appoggiandosi al servizio sanitario nazionale.

Grazie mille
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Dr. Francesco Nardacchione Chirurgo generale 2.2k 69
Gentile signore,

le notizie che fornisce e la impossibilità di una visione diretta non permettono di formulare una corretta diagnosi.
Infatti sarebbe necessario sapere se Lei ha un laparocele (allontanamento dei muscoli dalla linea mediana ) o solo una brutta cicatrice(cheloide).
Si rivolga al Suo medico curante o ad un chirurgo della Sua città, che Le sapranno fornire le risposte più idonee.

Cordialmente

Dr. F. Nardacchione
NB: qualunque sia il consulto la visita medica rimane imprescindibile

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Utente
Utente
Grazie mille

Io non mi riferivo alla cicatrice ma al gonfiore addominale e alle protuberanze che si sono formate dall'intervento.

Grazie lo stesso
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Dr. Claudio Bernardi Chirurgo generale, Chirurgo plastico 2.3k 63 93
Gentile signore,
forse la cicatrice ha subito una retrazione tale da creare irregolarità della superficie cutanea. Sarebbe il caso di farsi controllare dal chirurgo plastico e vedere se esistono le condizioni per un miglioramento della cicatrice.
Un'eventuale revisione cicatriziale se è presente una patologia cicatriziale ( cheloidi, ipertrofie) potrebbe essere effettuata con l'assistenza sanitaria, altrimenti rientra nel campo della chirurgia estetica e quindi da eseguire in ambito privato.
Saluti
Dr. Bernardi Claudio
Chirurgia Plastica
www.claudiobernardi.it

Dr. Claudio Bernardi
Chirurgia Plastica
www.claudiobernardi.it - www.lachirurgiaplastica.net

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Dr. Francesco Nardacchione Chirurgo generale 2.2k 69
Gentile signore,
forse non mi sono spiegato bene e cercherò di esprimermi meglio, ma il "... gonfiore addominale e ..le protuberanze che si sono formate dall'intervento " potrebbero dipendere dalla mancata cicatrizzazione dei muscoli addominali.
Quando si chiude un addome dopo un intervento chirurgico si usano dei punti interni per riavvicinare i muscoli e dei punti esterni per chiudere la cute.
Se è "brutta e gonfia" la cicatrice della pelle allora è un problema di chirurgia plastica o estetica
Se il gonfiore che Lei descrive riguarda tutto l'addome, aumenta o diminuisce nei cambiamenti di posizione, allora potrebbe dipendere dai muscoli interni, che potrebbere essersi "allontanati" dopo l'intervento e non mantenere più l'intestino nella sede normale, formando gonfiori e protuberanze dell'addome: questo tipo di patologia si definisce Laparocele e necessita di un trattamento chirurgico.
Nella speranza di essermi riuscito a spiegare La saluto cordialmente.


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Utente
Utente
Volevo ringraziarVi per le risposte e rispondere al Dr Nardacchione:

Quello che lei ha descritto nella sua risposta come Laparocele è forse il mio caso e non so se puo avere un senso logico-medico ma ho continui problemi intestinali e ho appena fatto richiesta per una visita gastroentereologica anche se dalle Vs risposte credo che la soluzione migliore sarebbe di parlare con un chirurgo, non per la cicatrice che ormai c'è e a me non da nessun fastidio, ma per quanto riguarda queste "protuberanze".

Ancora grazie

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Utente
Utente
Salve,
ho effettuato una visita gastroentereologica ed il medico ha diagnosticato un laparocele ipogastrico e dovrò quindi sottopormi ad un nuovo intervento. Dato che la prox settimana ho una Tc total body per i controlli oncologici volevo sapere se da questo esame sarà possibile detrminare o dare una valutazione di questo laparocele.

Inoltre avrò una visita con un chirurgo che mi comunicherà il da farsi, vorrei sapere in che cosa consiste la chirurgia del laparocele dato che ho sentito parlare il mio medico di famiglia di una rete contenitrice.

Grazie Dottori
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Dr. Boris Franzato Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente 186 3
Gentile signore
La valutazione di un laparocele (la sua estensione, le dimensioni della porta erniaria, il suo contenuto) normalmente avvengono clinicamente, con la visita. Per i grandi laparoceli la TAC può essere di aiuto, soprattutto per la valutazione dello stato dei muscoli addominali e per meglio stabilire la grandezza della porta erniaria.
La chirurgia del laparocele nel 2008 avviene sempre mediante l'uso di reti che vengono fissate alle strutture circostanti la porta erniaria. Esistono varie tecniche e vari approcci chirurgici, tra cui quello laparoscopico, ma di questo la invito a parlare nei dettagli con il chirurgo di sua fiducia.
Coridiali saluti

Boris Franzato
Chirurgia generale e Videochirurgia
Castelfranco Veneto -Treviso-

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Dr. Francesco Nardacchione Chirurgo generale 2.2k 69
Gentile signore,
sono molto contento che sia riuscito ad avere una risposta alle Sue domande.
Come Le ha già risposto il collega, la valutazione del laparocele, visto che già la effettua per controlli oncologici, può essere effettuata con esame TC.
Poichè la patologia nasce per una mancata chiusura delle pareti muscolari dopo un intervento chirurgico, l'intervento consiste nel chiudere la breccia tra i muscoli con una rete biocompatibile, intorno a cui si formerà una cicatrice. In questo modo la porta del laparocele sarà come "murata" ed il Suo disturbo corretto chirurgicamente..
Nella speranza di esserLe stato di aiuto La saluto cordialmente.
[#9]
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Utente
Utente
Salve gradirei un vostro parere su questo referto appena ritirato di una Tc Addome torace pelvi per esiti di nefrectomia.

L'esame Tc torace addome e pelvi, eseguito dopo somministrazione di MDC iodato ev in esiti di nefrectomia dx per cr. con studio multifascio dell'addome superiore.

L'esame di controllo mostra tenue e sfumata area di vetro smerigliato in corrispondenza del segmento basale laterale del LID mentre si segnala pressoche completa risoluzione dei fenomeni bronchiolitici evidenti in corrispondenza del segmento dorsale del LSD e del segmento apico-dorsale del SSN.
Minimi e del tutto iniziali segni di enfisema centrolobulare in sede apicale bilateralmente. Invariata la millimetrica lesione iperdensa localizzata nel segmento epatico IVa di circa 5mm da riferire in prima ipotesi ad angioma capillare. Non alterazioni focali a carico dei restanti organi esaminati. Normale la concentrazione e l'eliminazione di m.d.c. da parte del rene sx.
Lieve riduzione dimensionale dei linfonodi granulari in sede mesenteriale pericecali. Si segnala diastasi dei muscoli retti addominali al terzo superiore dell'addome con impegno di tessuto adiposo

Mi domandavo che cosa possa significare l'area di vetro smerigliato, sapreste darmi un'idea su una possibile ripresa della malattia?

Grazie
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Dr. Boris Franzato Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente 186 3
Gentile signore, sarebbe interessante chiederlo al radiologo che ha refertato l'esame o, in alternativa poter vedere le radiografie. Ritengo comunque che se lei potesse discuterne con il collega oncologo presso il quale sta facendo il follow-up, che ha la possibilità di vedere sia lei che le radiografie, sarebbe la soluzione ideale. La "tenue e sfumata area i vetro smerigliato" è un reperto descrittivo che di per sè non ha un vero e proprio carattere patologico, comunque.