Una leggera ernia iatale ma non può essere ricondotta ad essa il dolore,gli hanno consigliato una

Buona sera scrivo non per me ma per mio padre,mio padre è un uomo di 54 anni in peso norma , da circa 4 anni anzi anche di più soffre di una patologia alle arterie per dirlo nel modo più semplice possibile non circola il sangue in alcune parti del corpo in quanto otturate ,ha eseguito un by-pass e messo vari stent e palloncini per migliorare la situazione ,ha eseguito angioplastica,coronografia e vari interventi ed ora è sotto controllo,ora però da circa 3 anni soffre di un dolore atroce e lancinante che gli viene all'altezza del petto tra lo stomaco e il cuore ,ha fatto varie visite e tra medici che lo indirizzavano dal cardiologo ,altri dal gastrinterologo e altri dal cardiovacolare non si è mai arrivati a capo di questa situazione,la cosa è peggiorata negli ultime mesi,mentre prima questo dolore si presentava di tanto in tanto ,da due mesi gli si presenta quotidianamente anche a distanza di ogni due ore,è un dolore che gli blocca quasi il respiro,ha fatto prove da sforzo dove gli è stato diagnosticata "ischemia da stress" il cardiologo e l'emodinamista gli hanno riferito che però non può essere questo a causargli questo dolore ,premettendo che in precedenza ha rifatto una visita specialista dal gastroenterologo e gli ha detto che lo stomaco non gli può mai provocare tale dolore in quanto è vero che ha una leggera ernia iatale ma non può essere ricondotta ad essa il dolore,gli hanno consigliato una nuova visita vascolare.

Ora inutile dire che essendo ignoranti in materia veramente non siamo in grado di capire il dolore da cosa può provenire ma sicuramente è un dolore che lo riduce a pezzi in quanto è talmente forte da avere quasi le sembianze di "infarto" che ovviamente e fortunatamente non è.Voglio porre anche alla vostra attenzione un ulteriore cosa lui quotidianamente prende

Per il cuore

cardioaspirina
sotalex

Per la circolazione

Crestor
ticlopidina
pletal
carvasin
cerotto adesitrin

Per lo stomaco

Pantorc
Gaviscon

Sinceramente vedendo i medici che non riescono a venirne a capo abbiamo noi optato due diciamo motivazioni che vorrei sinceramente capire se sono possibili:

1)possono che l'insieme di tutti questi farmaci può far maturare tale dolore ?

2)una nuova occlusione di arterie può essere causa di tale dolore?

Premetto che ha fatto

egometria miocardica con esito di ischemia inducibile
scintigrafia

ho cercato di riassumere il tutto,ora vorrei chiedere più che altro a che specialista rivolgerci almeno capace di capire questo dolore da cosa scaturisce

In attesa di una vostra risposta ringrazio anticipatamente per la vostra attenzione.
[#1]
Dr. Lucio Piscitelli Chirurgo vascolare, Chirurgo generale 6.2k 233 20
Comprenderà la difficoltà di offrire una valutazione che possa risultare più attendibile di chi ha la possibilità di visitare Suo Padre dal vivo.
Non ci riferisce se sia stata praticata una angioTC toracoaddominale.

Lucio Piscitelli - Napoli - 338 6503365
https://www.medicitalia.it/luciopiscitelli/#sede_1

[#2]
dopo
Attivo dal 2008 al 2016
Ex utente
Gentilissimo Dott. Piscitelli la ringrazio della sua attenzione ,
allora non conoscendo la denominazione esatta di tutti gli esami posso riportarle ciò che ha eseguito nel corso degli anni.

Allora nel corso degli anni lui ha fatto ciò che riporto di seguito

Il tutto seguito dal Monaldi di Napoli

8 agosto 2007 by-pass femoro-femorale cross over sovrapubico;
30 agosto 2007 angioplastica ed impianto di stent arteria iliaca comune;
15 ottobre 2008 angioplastica dello stent iliaco;
11 dicembre 2008 crioangioplastica femorale superficiale sx.

Si ritrova con:
• il cuore con un lieve deficit perfusivo del tratto basale settale inferiore, placche alle coronarie e rami filiformi; una tachicardia, iniziata nel 2003 e tenuta sottocontrollo da betabloccanti.
• Il by-pass totalmente occluso; restenosi del 60%; l’aorta ateromasica; tibiale anteriore dx e sx con placche.

come detto in precedenza è costantemente sotto controllo per l'aspetto vascolare ma nè il suo medico nè altri riescono dal vivo a definire l'origine del dolore che lo porta ad uno stato assoluto di sofferenza.Più che altro riuscire a capire a quale specialista rivolgersi per una accurata diagnosi.
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