Restenosi carotidea

ho 59 anni soffro di arteriopatia e sono stata operata nel genn. 2013 TEA carotide sinistra + ho anche 2 stenosi di 2 grado agli arti inferiori..
A novembre 2013 la carotide operata presentava una restenosi del 50% diagnosticata fibrosa:
Si decide di tenerla monitorata e oggi 13/2/2014 al controllo mi prescrivono angio tc poiché la restenosi (non aumentata )presenta all'ecodoppler un incremento della velocità di flusso e quindi si prospetta la possibilità di effettuare uno stenting carotideo.
mi sto chiedendo se sono in buone mani, visto che la mia situazione è peggiorata 10 mesi dall'intervento.
1) La restenosi può essere causata da un intervento poco riuscito?
2) Come posso valutare la nuova proposta di stanting, se necessaria o meno ?
3) A quali centri di eccellenza mi posso rivolgere?
La mia attuale terapia consiste in
Ramipril 5Mg mattina + mezza alla sera
diladrend mezza al mattino
copidogrel al mezzogiorno
e infine 10/20 di inegy alla sera,
purtroppo con la statina mi aumenta il valore della creatinchinasi (218)
Attualmente esistono altre terapie o interventi per curarmi ?mi piacerebbe avere delle indicazioni.
Grazie e porgo cordiali saluti
[#1]
Dr. Emanuele Ferrero Chirurgo vascolare 102 6 3
Gentile sig.ra

l'intervento alla carotide (TEA) può andare incontro a re-stenosi ossia un nuovo restringimento della carotide determinata da una iperplasia miointimale, tale evento è indipendente dall' intervento poco riuscito. Cerco di dirla con parole semplici "quando si pulisce un'arteria il nostro corpo forma una sorta di nuova pavimentazione che nella maggior parte dei casi rimane tale; in alcuni pazienti l'organismo ne forma troppa cosicché il nuovo pavimento tende a far chiudere nuovamente la carotide". Ad oggi la medicina non ha compreso ancora come mai avvenga tale avvento, si sa solamente che la re-stenosi si manifesta generalmente entro 12 mesi dall'intervento e in una piccola percentuale di pazienti. La TC è sicuramente uno strumento diagnostico in più per valutare meglio l'entità della re-stenosi e per verificare se davvero è necessario re-intervenire mediante lo stenting carotideo (quando una carotide operata va incontro a re-stenosi di alto grado solitamente viene trattata mediante stenting carotideo). Per quanto riguarda la terapia delle arteriopatie oltre all'utilizzo di aspirina (o suoi derivati) e statine attualmente non vi è altro. Infine mi sembra di aver letto che lei abita in provincia di bologna, il suo medico curante sicuramente le saprà indicare il centro di chirurgia vascolare a cui rivolgersi.

Dr. Emanuele  Ferrero

[#2]
dopo
Utente
Utente
Grazie per la risposta.
Il chirurgo vascolare della struttura dove sono stata operata , ha manifestato la preoccupazione per l' incremento della velocità di flusso

!) Cosa può comportare e quali sono i pericoli?

2) l' incremento della velocità di flusso può giustificare lo stenting carotideo?

3) Non sarebbe il caso di sentire altri specialisti ?

4)Non era meglio fare subito l'intervento con lo stenting carotideo invece della TEA?
Grazie
[#3]
Dr. Emanuele Ferrero Chirurgo vascolare 102 6 3
Gentile sig.ra ,

con i limiti di un consulto a distanza e senza poter valutare gli esami eseguiti le posso rispondere solamente in linea generale.

Più il flusso è accelerato a livello della stenosi carotidea e più è elevato il grado di stenosi, pertanto l'incremento di accelerazione potrebbe corrispondere ad un incremento della stenosi, forse mal valutabile all'eco-color-doppler. La TC dovrebbe fornire il grado di stenosi in maniera più precisa.

Il pericolo è che la re-stenosi possa avvenire rapidamente e possa occludere la carotide. Il trattamento con lo stenting carotideo (CAS) generalmente si effettua con le stesse indicazioni per una stenosi asintomatica (in genere: re-stenosi del 80% o maggiore). Ad oggi non è dimostrata la superiorità del CAS rispetto alla TEA, inoltre anche con lo stenting si potrebbe avere una re-stenosi.

Se vuole sentire altri specialisti può farlo, ma le suggerirei di fare un consulto da un chirurgo vascolare (oggigiorno è il chirurgo vascolare che esegue in prima persona sia la TEA che il CAS) così potrà ottenere il parere più obbiettivo sul trattamento migliore da eseguire, e se è davvero necessario eseguirlo.

Sono certo che il suo medico di base saprà indirizzarla in un centro di chirurgia vascolare qualificato, nella sua regione ce ne sono diversi.
[#4]
Dr. Emanuele Ferrero Chirurgo vascolare 102 6 3
Gentile utente,

eventualmente può leggere questo mini articolo per capire un pochino meglio le stenosi carotidee.

https://www.medicitalia.it/minforma/neurologia/186-la-sclerosi-multipla.html