Pallina sull'ano: emorroide?

Gentili Dottori,
ieri, lavandomi dopo la defecazione, insolitamente effettuata con molto sforzo - di solito sono regolare e non ho problemi di durezza delle feci - ho sentito una pallina dura, piccola, in prossimità dell'ano, un pò dolente al tatto.
nessun prurito o bruciore, solo un pò dolente al tatto. ho applicato un pò di "preparazione H" con la paura che fossero emorroidi...
ma a distanza di 24 ore è ancora li, in identiche condizioni. il fastidio ora però non è più acuto ma persistente, sopportabilissimo ma fastidioso; a tratti avverto una sensazione di "pesantezza" nella zona.

La "pallina" non fuoriesce dall'ano, ma è proprio sulla pelle dell'imboccatura, subito sotto, e si presenta come un piccolo rigonfiamento violaceo tondeggiante, proprio come se fosse una pallina sottopelle di colore scuro, blu/viola.

prima d'ora non mi era mai successo e sono un pò agitata...potrebbero essere emorroidi?ma le emorroidi non fuoriescono dall'ano?
come devo comportarmi? posso metterci qualcosa in attesa che il medico di base possa vedermi?la preparazione H non sembra dare aiuto...
in caso si trattasse di emorroidi, quale sarà l'iter che dovrò seguire per il trattamento e la cura?c'è una speranza che si tratti di un singolo episodio o in ogni caso tende a recidivare e cronicizzarsi?

fino ad ora non ho mai avuto nessun sintomo o avvisaglia, niente sangue nelle feci, niente pruriti o dolori, nessun problema con la defecazione; solo meteorismo [ne soffro da sempre] che sto curando da poco con il carbone vegetale, e negli ultimi giorni pancia gonfia e alcuni doloretti sempre allo stomaco simili a quelli del ciclo mestruale, [che però arriverà tra una settimana] ...

grazie in anticipo per il consulto.
[#1]
Dr. Francesco Nardacchione Chirurgo generale 2.2k 69
Gentile signora,
quello che Lei descrive sembra proprio un nodulo emorroidario.
Cercando di semplificare al massimo i termini le emorroidi rappresentano un "ristagno di sangue" del plesso emorroidario che si trova nella parete del canale anale. possono quindi formarsi all'interno del canale anale e poi prolassare all'esterno, oppure nascere più distalmente ed essere così visibili più facilmente, come le cosiddette varici degli arti inferiori. Il ristagno di sangue rende dolente e più visibile la varice che si presente "come una pallina di colorito violaceo". La preparazione H è un ottimo rimedio ma necessita di tempo per agire, non bastano 24 ore, anche se da quello che scrive il dolore sembra scomparso. Si rivolga con fiducia al suo curante che saprà porre una diagnosi più accurata ed eventualmente intergrare la terapia.
Cordiali saluti

Dr. F. Nardacchione
NB: qualunque sia il consulto la visita medica rimane imprescindibile

[#2]
dopo
Attivo dal 2006 al 2016
Ex utente
La ringrazio Dottore,
questa mattina la mia Dottoressa di base mi ha visitata [è specializzata in gastroenterologia] e mi ha confermato la Sua diagnosi di un trombo emorroidario.
mi ha detto inoltre di applicare la preparazione H 2 volte al di e di assumere la fibra di psyllo per tre settimane per ammorbidire le feci, tempo entro il quale dovrebbe scomparire il trombo.
mi ha poi detto che a settembre mi effettuerà una visita interna per verificare lo stato delle emorroidi.

secondo lei posso aspettare settembre in tranquillità?
questo trombo è indice di un imminente, futuro, o comunque certo prolasso emorroidario o potrebbe essere un fenomeno transitorio?
non vorrei ritrovami una mattina con "qualcosa" di improvviso, sono un pò suscettibile e preferirei essere preparata al riguardo...

nel frattempo non c'è un particolare dolore, solo un fastidio lieve - tipo lieve bruciore e talvolta lieve prurito - ed un senso di "pesantezza" a livello anale. questi sintomi perdureranno per tutto il tempo di durata della cura - tre settimane - ?
e, mi scusi l'ingenuità delle mie domande... posso andare tranquillamente in palestra - senza caricare con pesi, solo attività aerobica leggera -o rischio di peggiorare la situazione?

grazie mille per la Sua risposta.
[#3]
Dr. Attilio Nicastro Chirurgo d'urgenza, Colonproctologo, Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente 461 5
Cara Utente,
la trombosi emorroidaria come unico evento non la deve preoccupare, ma bisogna curarla e la cura della sua dottoressa è adeguata. Ammorbidire le feci ed una terapia locale sono sufficienti a afr regredire il quadro. Comunque eviti gli eccessivi sforzi fisici e beva molta acqua per non incorrere nella stipsi. Solitamente il fenomeno è transitorio e una accurata e corretta alimentazione e stile di vita evitano il ripresentarsi del fenomeno.
Auguri
Dott. Attilio Nicastro
www.attilionicastro.it

[#4]
dopo
Attivo dal 2006 al 2016
Ex utente
Grazie mille anche a Lei Dottore, speriamo bene. Indubbiamente seguirò alla lettera le Vostre e del mio medico indicazioni.
Sperto davvero si tratti di un singolo episodio, non mi alletta molto la probabilità di operaremi di emorroidi...

scusate se Vi ripeto la domanda, volevo chiederVi
poichè provo un fastidio lieve ma costante - tipo talvolta un lieve prurito che scompare in pochi attimi - ed un senso di "pesantezza" a livello anale - questo purtroppo un pò più costante - questi sintomi perdureranno per tutto il tempo di durata della cura - tre settimane - ?poi spariranno assieme al trombo [speriamo]?!?
la situazione sembra ottimale quando mi sveglio e peggiorare nella sera.

grazie ancora!
[#5]
Dr. Francesco Nardacchione Chirurgo generale 2.2k 69
Il prurito anale, il senso di pesantezza a livello anale che aumenta durante la giornata sono sintomi caratteristici della patologia emorroidaria. Vedrà che con i preziosi consigli sin qui ricevuti il quadro clinico tenderà a migliorare e a scomparire.
Cordialità

Francesco Nardacchione
[#6]
Dr. Claudio Toscana Chirurgo apparato digerente, Colonproctologo 14
Gentile utente,
la trombosi emorroidaria è una evenienza frequente e fastidiosa (e talora estremamente dolorosa) della malattia emorroidaria. L'insorgenza può essere rapida così come lenta è la successiva evoluzione verso la guarigione completa.
La terapia locale cosigliatale dal suo medico è sicuramente valida, anche se sarà il tempo a portarla a completa remissione. Nel caso quest tardasse a venire o nel caso di un aggravamento della sintomatologia dolorosa la trombectomia (cioè l'eliminazione del piccol tromo alla base dei suoi fastidi) da eseguire in anestesia locale può essere risolutiva.
Cordiali saluti.

Claudio Toscana
Chirurgo - Coloproctologo

[#7]
dopo
Attivo dal 2006 al 2016
Ex utente
speriamo. porterò pazienza e curerò l'alimentazione.
il trombo comunque sembrerebbe darmi un pò meno fastidio oggi. allo specchio fatico anche a vederlo, sembra essersi un pò ridotto. continuo ad usare lo psyllo e la preparazione h ed al momento dell'evacuazione non sembro avere nesus problema di sorta.
mi secca un pò pensare che se non avessi sforzato non mi sarei causata tanti problemi ma probabilmente sarebbe successo comunque prima o poi; ho sofferto di stitichezza per anni, finchè non ho iniziato a bere fermenti lattici ed a mangiare verdura ogni giorno. in viaggio sono arrivata a dover ricorrere al dulcolax per disperazione, perchè non riuscivo magari per 5 giorni a liberarmi l'intestino. d'ora in poi ci starò sicuramente più attenta, e speriamo non ci siano danni in quelle "interne" e di non dover subire controlli particolarmente fastidiosi ed operazioni dolorose ed imbarazzanti in futuro...

grazie ancora a tutti Voi.

[#8]
Attivo dal 2007 al 2013
Chirurgo generale, Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Colonproctologo, Chirurgo d'urgenza
Gentile Utente,
certo una rondine non fa primavera e un episodio di tromboflebite emorroidaria non deve far correre in sala operatoria, ma deve far comunque accendere un campanello d'allarme.
E' opportuno che lei regolarizzi le sue funzioni intestinali, magari anche assumendo fibre e fermenti lattici, e che faccia attenzione ad evitare le condizioni di aumentata pressione addominale, come ad esempio quando ci si sforza per evacuare o quando si fanno determinati esercizi in palestra per rafforzare gli addominali.
Resto a sua disposizione
Giovanni D. Tebala
gtebala@medicitalia.it
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