Trombosi emorroidaria.

Saluti, sono Aurelio, da qualche giorno ho notato una tumefazione a forma di pallina su un lato esterno dell'ano, proprio in prossimità dell'orifizio, la grandezza é di circa un centimetro e mezzo, ed una più piccola verso la base, circa mezzo centimetro. So già che si tratta di trombosi emorroidaria, perché in passato l'ho già avuta più o meno con la stessa intensità. E' insorta senza un motivo specifico perché non ho mai sofferto di emorroidi, almeno, interne. Il medico di base all'epoca mi ha detto di non fare niente e di farla riassorbire spontaneamente. Cosa che é avvenuta nel giro di qualche settimana, solo che ha lasciato come delle varici cutanee su un lato e alla base dell'ano. dopo quella volta però il problema si é ripresentato altre volte, da quanto ricordi almeno tre. Le stesse escrescenze cutanee che ora si sono rigonfiate nuovamente. Mi chiedo se esiste un modo, preferibilmente non chirurgico, per ripristinare la situazione a quella che era prima, eliminando queste escrescenze che evidentemente sono soggette ad infiammarsi facilmente. Ho sentito parlare di legatura con elastici... é indicata in questo tipo di trattamento? In ogni caso, chi é lo specialista a cui posso rivolgermi per risolvere una volta per tutte il problema (dermatologo, angiologo, gastroenterologo, chirugo generale)? Consideri che sono disoccupato e preferirei rivolgermi ad un ospedale pubblico, o comunque ad una struttura convenzionata e da quanto ne so non esistono reparti di proctologia specializzata dove abito ora. Grazie.
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Dr. Andrea Favara Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Colonproctologo, Chirurgo generale 26.5k 660 233
La visita proctologica in un reparto di chirurgia generale è la cosa da fare. In linea di massima, potrebbe essere indicata una terapia chirurgica mentre le legature elastiche sono in genere piu' efficaci nelle emorroidi di II grado con sanguinamento. Auguri!

Dottor Andrea Favara

http://www.andreafavara.it

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Utente
Utente
Grazie per la risposta celere. Mi era venuta in mente la legatura con elastici solo perché non mi vedo motivato a sottopormi ad un intervento chirurgico che so essere particolarmente fastidioso, il problema é infatti episodico e tutto sommato non grave. Anche rivolgermi ad una struttura di chirurgia non mi sembrava il caso, perché così sembra per scontato che voglia operarmi. Altre alternative, quali potrebbero essere? In dermatologia fanno trattamenti per questo tipo di problema?
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Dr. Andrea Favara Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Colonproctologo, Chirurgo generale 26.5k 660 233
Il dermatologo non si occupa in genere di queste patologie.
Il reparto di chirurgia non implica ovviamente la necessita' di un intervento ma solo la sede dove abitualmente è presente l' ambulatorio di proctologia.
Ulteriori considerazioni relative alle opzioni terapeutiche sono subordinate all' esito della visita.
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Utente
Utente
Grazie. Chiederò al mio medico di base di fare l'impegnativa per un consulto in chirugia generale. Sperando che l'appuntamento venga fissato in tempi brevi e non quando magari l'episodio di trombosi é già passato.
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Dr. Andrea Favara Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Colonproctologo, Chirurgo generale 26.5k 660 233
Certo, mi sembra ragionevole. A discrezione del suo medico la richiesta puo' venire fatta con il cosiddetto 'bollino verde' in modo che la visita venga esguita in tempi brevi.
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Utente
Utente
Mi scusi ancora. Il chirurgo visitandomi mi ha detto che si tratta di trombosi emorroidaria esterna di una certa entità. Mi ha detto che devo operarmi d'urgenza di emorroidectomia ma non ne sono così convinto. Vista la velocità della visita in ospedale non ho avuto neanche il tempo di fare delle domande. In cosa consiste questo intervento? E' doloroso? Ha un lungo e disagevole post operatorio? Devono dare punti? Lascia cicatrici? In quanto tempo generalmente la situazione si normalizza?
Al momento come fastidio ho solo un po' di prurito, il rigonfiamento é più molle, ma permane di una certa entità.
Grazie ancora.
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Dr. Andrea Favara Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Colonproctologo, Chirurgo generale 26.5k 660 233
Impossibile rispondere non sapendo il tipo di intervento proposto.Le consiglio una nuova valutazione da parte di un collega in grado di dedicarle tutto il tempo necessario. Auguri!
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Utente
Utente
Dove posso trovare un elenco di proctologi convenzionati? Penso che in uno studio il consulto potrebbe essere più attento che in ospedale. Crede che il mio medico di base possa farmi una nuova richiesta? Grazie.
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Dr. Andrea Favara Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Colonproctologo, Chirurgo generale 26.5k 660 233
Puo consultare l' elenco degli specialisti del sito della sua zona oppure il sito della siccr e dell siucp.
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Utente
Utente
La ringrazio molto ma purtroppo non ho trovato nulla.
In ogni caso questa mattina mi sono recato dalla mia dottoressa medico di base, la quale dopo una breve visita mia ha prescritto un ciclo di clexane da iniettare sull'addome. Spero che il trombo si riassorba velocemente. Se sarà il caso di intervenire chirurgicamente sulle emorroidi esterne lo vedrò in seguito. C'é sempre il rischio che questi episodi di trombosi si ripetano, ma francamente di sostenere un intervento chirurgico tanto fastidioso non me la sento minimamente.
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Dr. Andrea Favara Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Colonproctologo, Chirurgo generale 26.5k 660 233
Mi sembra un programma condivisibile.
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Utente
Utente
Ho già completato il ciclo di eparina da alcuni giorni, ma non vedo molti miglioramenti. Non ho dolore ne bruciore, il gonfiore non c'é più, ma il volume é rimasto più o meno uguale. In più da alcuni giorni avverto un forte prurito e un senso di fastidio quando quella zona ha un contatto con la biancheria intima.
Esiste un modo per ridurre farmacologicamente queste marische perianali?
L'intervento chirurgico di rimozione delle mariche perianali é paragonabile ai fastidi di un intervento di emorroidi? Ciò che mi spaventa di più, a parte ovviamente il dolore post intervento, é una lunga fase di cicatrizzazione che, vista la zona, comporterà anche lei dei disagi enormi, e poi c'é il fatto che ho una vera e propria fobia per le cicatrici. Potreste descrivermi il decorso normale di un intervento del genere?
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Dr. Giuseppe D'Oriano Chirurgo oncologo, Colonproctologo, Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Chirurgo d'urgenza 12.6k 358 4
Gentile Utente
A distanza non è possibile valutare il grado di prolasso emorroidario presente, ma dalla descrizione ci risulta che sono presenti delle marische ed una complicanza trombotica.
La terapia della malattia emorroidaria è chirurgica, la terapia medica serve solo a lenire la sintomatologia dolorosa ed il sanguinamento.
La Causa del suo prolasso emorroidario e la sintomatologia ad esso legata deriva dal cedimento della parete rettale interna. Tale cedimento ha permesso lo scivolamento verso il basso ed all'esterno del tessuto emorroidario, tale continuo prolassarsi è responsabile anche dell'iperplasia delle pliche cutanee perianali(Marische)
L'intervento chirurgico, prevede la resezione di questa parete rettale, responsabile del prolasso, resezione che permetterà la risalita del tessuto emorroidario nella sede naturale, ma non prima di aver provveduto alla rimozione delle marische ed alla mobilizzazione del tessuto emorroidario stesso.
La sola resezione interna del prolasso rettale non è dolorosa, questo perché nella sede della sutura non sono presenti recettori del dolore, mentre , la necessaria rimozione delle marische oltre a produrre delle cicatrici esterne , mai comparabili a quelle dei vecchi interventi di emorroidectomia, sicuramente creerà dei fastidi, anche questi ben lontani da quelli degli obsoleti interventi di amputazione del tessuto emorroidario.

Dr.Giuseppe D'Oriano Docente Scuola Speciale A.C.O.I. di Coloproctologia. Chirurgo Colonproctologo.
www.drgiuseppedoriano.blogspot.com

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Utente
Utente
La ringrazio per i chiarimenti.
Circa l'intervento al retto, non ne capisco molto il motivo perché ho solo qualche marisca esterna e lontana dalla linea dentata dell'ano. All'interno, da quanto hanno visto non c'é nessun fenomeno ne irritativo ne trombotico, tanto meno ho problemi a defecare, anzi, sono regolarissimo e non ho mai avuto sangue, dolore o fastidi di altro tipo. Il problema che lamentavo é solo relativo a sporadiche formazioni trombotiche posizionate all'esterno dell'ano, che in passato si sono risolte spontaneamente nel giro di qualche settimana.
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Dr. Giuseppe D'Oriano Chirurgo oncologo, Colonproctologo, Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Chirurgo d'urgenza 12.6k 358 4
I Fenomeni trombotici che riferisce sono certamente legati ad un prolasso emorroidario.
Come le dicevo, a distanza non è possibile valutare il grado di prolasso emorroidario sicuramente presente.
Le marische(pliche cutanee del margine anocutaneo) sono il risultato del continua "fuoriuscita" dal canale anale del tessuto emorroidario, anche se solo alla defecazione.
Correggere solo queste, senza correggere il prolasso, non è corretto. Le consiglio una visita coloproctologica per una precisa valutazione del caso.
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Utente
Utente
La ringrazio per la chiarezza.
Al momento non ho notato nulla di strano alla defecazione. Mi sembra che tutto vada benissimo. A mio modo di pensare, ciò che fisiologicamente funziona bene, non mi sembra il caso di modificarlo, anche perché l'intervento di resezione del retto da quanto sento può portare una serie di complicazioni non di poco conto (dall'aumento del tono sfinterico, all'incontinenza, alla formazione di ragadi, fino a frequenti recidive). Potrei optare per correre il rischio solo nel caso in cui dovessi avere dei problemi seri di carattere funzionale o di sintomatologia dolorosa. Ma per il momento, a parte queste fastidiose marische che mi prudono, non mi sento affatto motivato a modificare alcunché.
La saluto cordialmente.
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Dr. Giuseppe D'Oriano Chirurgo oncologo, Colonproctologo, Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Chirurgo d'urgenza 12.6k 358 4
Gentile Utente
Condivido la sua scelta.
In effetti non tutte le persone che soffrono di prolasso emorroidario si sottopongono a terapia chirurgica, lo fanno solo quelle dove, il prolasso e la sintomatologia ad esso associata,(dolore, sanguinamento, trombosi, etc.) alterano la qualità della vita del paziente.
Sono quindi daccordo con lei nel rinviare ogni decisione chirurgica, in quanto la sola rimozione delle marische non mi sembra corretta. Sono meno daccordo sulle considerazioni in merito alle complicanze da lei riportate: Aumento del tono sfinterico, incontinenza, formazione di ragadi, frequenti recidive, che non ritengo facciano parte di quelle legate alla prolassectomia, nella quale la resezione interessa la parte interna del retto. Tali complicanze a carico della zona anale e della muscolatura sfinterica anale rappresentano complicanze legate alla ampuutazione emorroidaria e dei cuscinetti anocutanei prevista negli interventi di emorroidectomia "classici".
Saluti
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Utente
Utente
Lei pensi che giorni fa', un chirurgo che ho consultato, voleva già fissare d'urgenza un'operazione di emorroidectomia, senza neanche precisare il tipo di intervento e senza rendermi edotto di alcunché. Come se fosse un appuntamento dalla manicure :-o
Credo di essere molto prevenuto sulla chirurgia. Fino ad oggi, questo mio atteggiamento, mi ha consentito di evitare almeno due interventi inutili.
Riguardo alle cure non chirurgiche, ho già fatto 6 punture addominali di eparina e curo l'igiene intima con anonet, un detergente che trovo ottimo e che mi allevia il prurito. Che lei sappia esiste qualche preparato locale che possa essere utile a far riassorbire velocemente il volume del coagulo?
Non ho ancora capito se l'eparina ha questo scopo, oppure é una procedura atta ad evitare che grumi coagulati di sangue vadano in circolo.
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Dr. Giuseppe D'Oriano Chirurgo oncologo, Colonproctologo, Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Chirurgo d'urgenza 12.6k 358 4
Mi dispiace ma non facciamo prescrizioni attraverso questo mezzo.
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Utente
Utente
Rieccomi. Su suggerimento del mio medico di base, ieri ho fatto un'altra visita in chirurgia. Il chirurgo mi ha detto che soffro di emorroidi di secondo grado e, se voglio farmi operare, il suo ospedale in questo caso esegue la milligan-morgan che da quanto ho capito prevede l'amputazione di tutto il tessuto emorroidario. Esclude lo stapler perché non é presente alcun prolasso della mucosa rettale.
Di questo tipo di operazione proposta ho visto qualche foto in rete e trovo non sia affatto tranquillizzante... anche se lui ha minimizzato dicendo che un po tutti gli interventi, in quanto a dolore o disagi si equivalgono, e che nella tecnica usata da loro questi disagi sono quasi inesistenti.
Su quanto da lui detto sono piuttosto scettico e vorrei capire meglio a cosa andrei incontro sottoponendomi a questa operazione, e se non sia il caso di tenermi il disturbo che ho, piuttosto che magari peggiorare la situazione. E' mai possibile che per guarire da un disturbo, nel mio caso, non grave, si debba ricorrere ad un intervento tanto invasivo?
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Dr. Giuseppe D'Oriano Chirurgo oncologo, Colonproctologo, Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Chirurgo d'urgenza 12.6k 358 4
Gentile Utente
Vorrei precisare che non esiste prolasso emorroidario senza un prolasso rettale interno. Questa affermazione è stata ampiamente documentata. Come ampiamente documentato è il trattamento della malattia emorroidaria senza l'esecuzione di amputazioni(Milligan-Morgan) dei cuscinetti anocutanei e del tessuto emorroidario.
Come ho più volte scritto: La causa del prolasso emorroidario sia di I-II-III-IV grado è dovuta al cedimento strutturale della parete rettale o di rivestimento del canale ano-rettale(prolasso rettale interno). Tale cedimento, permette lo scivolamento verso basso ed all'esterno del tessuto emorroidario.
L'atto chirurgico deve essere indirizzato verso il tessuto rettale che ha ceduto e non verso il tessuto emorroidario.
La resezione di tale prolasso interno permette la risalita del tessuto emorroidario nella sua sede naturale, dove questo, continuerà a svolgere la sua funzione valvolare e di protezione del canale anale.
La terapia del prolasso emorroidario è chirurgica, la terapia medica serve solo a lenire la sintomatologia(dolore, bruciore, sanguinamento, etc.) ad esso associata
Se il suo disturbo non è grave, come lei afferma, non vedo per quale motivo operarsi.
Gia nel precedente consulto le avevo scritto:
"In effetti non tutte le persone che soffrono di prolasso emorroidario si sottopongono a terapia chirurgica, lo fanno solo quelle dove, il prolasso e la sintomatologia ad esso associata,(dolore, sanguinamento, trombosi, etc.) alterano la qualità della vita del paziente."

Distiti saluti

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