Ematoma perianale

Salve Dottore,
vista la vs serietà e professionalità nel rispondere ai quesito vorrei porle il mio problema.

Da circa 6 giorni mi è spuntato nella zona vicino all'ano penso si identifichi come zona perianale esterna una protuberanza dura al tatto e di colore violaceo simile ad un piccolo cecio.

Mi sono recato dal mio medico di famiglia che mi ha dato prontamente una cura diagnosticando un ematoma perianale esterno e consigliandomi di recarmi all'ospedale in Chirurgia nel caso in cui accusassi troppo dolore in modo tale che mi facessero un taglietto per far fuoriuscire il coaugulo ed alleviare il dolore.

La cura consiste in:

per 3 giorni 3 volte al giorno assunzione di 2 pastigle per volta di Arvenum 500 tot. 6 al giorno

per altri 3 giorni 2 volte al giorno 2 pastiglie di Avrvenum 500 tot 4 al giorno.

Contemporaneamente una sola volta al giorno per 6 giorni puntura CLEXANE 4000 u.i uso sottocutaneo.

Pomata locale PROCTOSOLL per anestetizzare un po e per alleviare i sintomi.

Sono al 6 giorno di cura e già al terzo giorno ho avuto una spontanea apertura/lacerazione del nodulino a forma di cecio ed è fuoriuscito da solo tutto il coaugulo con conseguente perdita di sangue e sgonfiamento momentaneo dell'ematoma.

Il problema che si pone adesso è il seguente: il coaugulo gia dopo poche ore si è riformato ma noto comunque un lento miglioramento giorno dopo giorno ed il nodulino sta per rientrare. Continua però ad uscirmi del sangue che è fastidiosissio.

Stamattina riandando dal medico mi manda in ospedale per far vedere la cosa ad un chirurgo.

Il chirurgo mi da l’ anamnesi di Ematoma emorroidale e mi consiglia anche se con la cura dovesse rientrare il tutto di fare un intervento in Day Surgery poichè a breve termine con lo sforzo potrebbe ripresentarsi il problema.

Naturalmente io vorrei evitare l'intervento e vorrei chiederle se è cosa saggia aspettare un'eventuale ricaduta ed eventualmente intervenire chirurgicamente.

Non so perchè ma mi è sembrata troppo frettolosa la decisione del chirurgo.

Sento di persone che ci convivono per anni ed accusano raramente dei fastidi.

Ultima domanda: Come potrei bloccare la piccolissima fuoriuscita di sangue? Si cicatrizzerà la piccola ferita?

C’è differenza fra EMATOMA PERIANALE ed EMATOMA EMORROIDALE?

Dovendo andare in piscina è preferibile interrompere tale sport?

Grazie per la risposta che vorrà darmi.

Buon Lavoro

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Dr. Andrea Favara Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Colonproctologo, Chirurgo generale 26.6k 662 233
Da quanto scrive sembrerebbe essersi trattato di una trombosi emorrodiaria adeguatamente trattata ed in via di risoluzione , il sanguinamento in genere si arresta spontaneamente in breve tempo. L' eventuale indicazione a terapai chirugica definitiva è in funzione dell' obiettivita' e dei sintomi. Auguri!

Dottor Andrea Favara

http://www.andreafavara.it

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dopo
Utente
Utente
Grazie infinite dottore per la sua celere risposta.

La informo che attualmente non accuso alcun dolore ne fastidio. la cura penso stia facendo il suo effetto.

L'unica cosa che mi preoccupa è se è normale che dopo l'evacuazione del coaugulo se ne sia riformato sempre nello stesso posto un altro che occlude la ferita e che sanguina un pochetto. Non c'è una pomata per farlo arrestare visto che dovrei andare in piscina?
Si riassorbirà da solo? L'importante è che il primo coauguloche dava fatidiosissimo è uscito?

Mi scusi per l'apprensione. Spero mi comprenda.

Dimenticavo a dirle che il medico mi ha consigliato per altri 15 giorni di continuare la cura con soli 3 pillole di Arvenum 500 al giorno.

La ringrazio vivamente.
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Dr. Andrea Favara Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Colonproctologo, Chirurgo generale 26.6k 662 233
Si, è possibile, mi sembra tutto corretto e non esistono 'pomate' in grado di modificare l' evoluzione.
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dopo
Utente
Utente
Gentilissimo dottor Favara,

le annuncio che la cura seguita è andata benissimo e che l'ematoma si è assorbito completamente, come se non avessi avuto nulla.

E pensare che il chirurgo mi voleva operare.... meno male che ho atteso, grazie anche alla sua consulenza.

La cura l'ho smessa. A tal proposito vorrei sapere se è necessario, onde evitare delle ricadute, riproporre la stessa cura tre volte l'anno come mi è stato indicato da alcuni medici.

Grazie ancora.
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Dr. Andrea Favara Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Colonproctologo, Chirurgo generale 26.6k 662 233
Bene. E' possibile, anche se il rischio di recidiva non scompare del tutto.
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dopo
Utente
Utente
Caro dottore,

questa è proprio sfiga! Mio mlagrado è ricomparsa nuovamente la patologia.

Un nuovo piccolo bozzetto di ematoma nel lato opposto a dove si era verificato precedentemente.

Non voglio pensarci ad un nuovo mese di cura e fastidi.

Eppure era tutto scomparso al punto che se mi controllo il vecchio punto è come se non avessi avuto mai nulla.

Come devo comportarmi? Rifaccio in toto la cura anche se l'ho terminata da due settimane.

Da premettere che ho cambiato l'alimentazione e non accuso più stitichezza.

Attendo il suo prezioso consiglio.
Grazie
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Dr. Andrea Favara Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Colonproctologo, Chirurgo generale 26.6k 662 233
Ah! Si, in effetti sembrerebbe proprio un caso sfortunato. A quanto punto mi farei rivedere da uno specialista di sua fiducia e seguirei le indicazioni che le dara' dopo averla visitata.