Stipsi dalla nascita e rettocele

Chiedo scusa in anticipo per la lunghezza della mia lettera, so di rubarvi troppo tempo, ma ho cercato di raccontare nel modo più breve e preciso possibile la mia storia anamnesica.
Chiedo il Vostro aiuto perché sono disorientata e un po’ impaurita.
Sono nata di 8 mesi nel 1964 e per quanto ne so ho sofferto di stipsi fin dalla primissima infanzia. Ho infatti trovato un vecchio foglio appunti di mia madre dal quale risulta che già dal primo anno mi hanno somministrato i seguenti medicinali:
Lispasmin - spasmolitico; Flexidone pediatrico; Neurofoser; Sigmamicina; Saccarol - lassativo; Senakot - lassativo; Cirotyl - lassativo; Colamin – lassativo
Nonostante tutto a 3 anni avevo già una doppia ernia inguinale per cui cinto erniale e niente sforzi, quindi lassativi e clismi acqua sapone ed olio. A 6 anni intervento chiusura ernie ed ancora lassativi e clismi. Fino a 12 anni ho sofferto anche di febbre alta e vomito ogni qual volta ingerivo latte ed altri cibi che non ricordo.
Dai 6 ai 19 anni ho usato ogni sera una serie di lassativi che facevano effetto per un po’e poi bisognava cambiare: Tamarine marmellata – Hepatos – Eparema – Agiolax – Discinil – Verecolene – Dulcolax – Guttalax, a 14 anni 40/50 goccie a sera non avevano più effetto per cui cominciai ad assumere prodotti erboristici – Grani di lunga vita, in dosi crescenti, dopo circa 2 anni dovetti smettere perché mi provocavano forti dolori addominali e vomito.
1982 prima comparsa di muco nelle feci, non sapevo cosa fosse e non ho segnalato la cosa al medico di base.
1983 primi disturbi di stomaco mi prescrivono Malox e Motilium, ma il Malox mi blocca completamente l’intestino. Nello stesso anno coliche gassose per cui mi prescrivono Spasmomen somatico al bisogno, funziona e non mi blocca.
Sempre nell’83 inizio ad assumere un prodotto erboristico chiamato Midro tè (ora Reformix) in dose di 1 o 2 cucchiaini ogni sera (non si specificavano le dosi consigliate) composto da senna foglie, liquirizia radice, cumino frutti, menta foglie, malva fiori. L’effetto era buono, l’intestino si svuotava praticamente ogni giorno, senza grandi dolori.
1987 mi rivolgo ad uno specialista che mi prescrive dieta liquida per una settimana e assunzione serale di “Planten”, provo, ma al terzo giorno con dolori fortissimi e senza riuscire ad evacuare desisto e torno ad assumere il Reformix ma continuo la dieta liquida. Da allora ho iniziato a soffrire di emorroidi, per le quali dal ‘94 al bisogno uso Hamolind cp (si acquista solo in Vaticano).
Sporadicamente capitava che nonostante il Reformix non riuscissi a svuotare per cui la sera dovevo aumentare la dose a 2 cucchiaini e la mattina dopo prima di evacuare avevo dolori più forti.
Vado da altri 2 specialisti consigliati da amici. Il primo mi rassicura dicendo che con una busta di Isocolan al dì avrei risolto il problema, ma non è stato così. Il secondo, “Selg 1000” in un litro di acqua bevuto in tre ore, vomitavo e non risolvevo nulla.
1999 - in previsione di intervento di miomectomia, sperando di risolvere prima il problema stipsi, mi reco dal dott. E. V. presso il R.A.H. che mi fa sottoporre a :Gastroscopia - cardias ipotonico con linea Z a 38 cm dall’ A.D.S., Stomaco normoespansibile con iperemia della regione antrale, piloro pervio, duodenite di grado moderato. HP negativo. Colonscopia - esame condotto fino al ceco, non alterazioni del lume e della parete in tutto il tratto esplorato. Biopsie multiple a livello del retto (10 cm dal M.A.). congestione emorroidaria. Biopsia – lembi di mucosa colica con modesto aumento dell’aliquota linfoplasmocitoide ed occasionali depositi emosiderici.
Tornata a visita per risolvere mi consiglia di recarmi da un collega presso lo Spallanzani per ulteriori esami. Non seguii il consiglio perché dovetti sottopormi ad altri accertamenti (ad esito vano) per febbre non remittente. 2000 durante un ricovero per la febbricola, lamentando dolori al basso ventre vengo sottoposta a rettomanometria: – sfintere anale simmetrico della lunghezza di 4.2 cm la media dei valori pressori basali massimi è di 109mmHg. Durante la contrazione vengono raggiunti i 279mmHg evidenziando un rapido esaurimento. Il riflesso inibitore retto-anale compare a valori di 40 cc. evidenziando una normale ampiezza, durata e morfologia. La sensibilità rettalesi evoca a valori di 20cc. Lo stimolo evacuativo compare a valori di 40cc la capacità rettale massima è di 200cc.
2001 intervento laparoscopico di miomectomia, leiomioma fundico di circa 8 cm e focolai di endometriosi trattati con dtc. Per paura di blocchi intestinali seguo dieta liquida per qualche giorno prima e dopo l’intervento ed assumo anche dose ridotta di Reformix. 10 giorni dopo son costretta a tornare in ospedale per fortissimi dolori al basso ventre. In sede di ricovero eseguo rettoscopia: esame condotto fino all’angolo splenico, dolico colon con spasmi (colite).
Negli anni a seguire i disturbi di stomaco ed intestino peggiorano. Sempre più spesso forti dolori prima dell’evacuazione sia al basso ventre che alle gambe, qualche volta senzazione di non completo svuotamento, se un giorno non evacuo quello dopo m’è impossibile farlo senza l’uso di un clisma. Spesso feci composte da parti molli e dure insieme, presenza di muco e di residui di cibo.
Agosto 2006 a seguito di un lungo periodo continuativo di forti dolori al basso ventre che si irradiano al fianco sinistro, borboglii continui e più defecazioni semi liquide giornaliere, il medico di base prescrive Milicon, Normix, Asacol 400, dieta. Dopo circa dodici giorni dall’inizio della terapia miglioramento dei sintomi.
Febbraio 2007 - Addome sempre gonfio e teso, impossibilità di assumere un pasto normale. Spesso sensazione di non riuscire neppure a svuotare tutta la vescica. Defecazione: quasi sempre assenza di stimolo anale (la necessità di svuotare è segnalata solo da dolore di pancia che provoca anche risvegli notturni), possibile solo se feci semi fluide, incompleta con necessità di recarmi al bagno più volte al giorno. Dolori emorroidari(?).
15 Maggio mi reco a I° visita presso Policlinico U.I mi vengono prescritti defecogramma e Selg Esse 1000. Il Selg lo vomito tutto, di mia iniziativa x ridurre il lassativo provo con Benefibra e metà dose di Reformix. Diminuzione del dolore al basso ventre ma stimolo evacuazione assente, feci più consistenti che nonostante sforzo e manovre pressorie riesco ad evacuare ben poco con conseguenti “tappi” per cui ricorro a clismi.
Disturbi del ciclo mestruale che ritorna dopo 10 giorni, ginecologo prescrive Prometrium 20 x via vaginale – nel frattempo calo di peso corporeo circa 3 kg su 47 altezza 1,56.
In attesa della defecografia torno a visita al Policlinico mi viene prescritto capsule d’olio di menta e Movicol, inizialmente una busta da assumere con 1/2 dose di Reformix, poi 2 buste al dì da alternare al Reformix e poi in crescendo 3 e 4 buste al dì eliminando gradualmente il Reformix.
Seguo la terapia ma il risultato è: una o due scariche liquide a giorni alterni, gonfiore e dolore addominale (tanto da non riuscire quasi a mangiare), aria che risale dallo stomaco in continuazione e borboglii continui nella pancia.
12 Novembre 2007 Defecografia: dopo l’esame procedo come consigliato dal gastroenterologo, assumo subito 3 buste di Movicol, poi a casa altre 3. Grande movimento di liquidi nell’intestino ma nessuno stimolo, la sera uso supposta di Eva/q ed evacuo liquido ma la parte dura rimane dentro. Il 13 continuo ad assumere il movicol e la sera procedo a 2 clismi con olio di vasellina, acqua calda e clismalax, ma non riesco ad evacuare altro che poco liquido. Il 14 mattina mi reco in pronto soccorso dell’Umberto I, diagnosticano fecaloma e mi rimandano a casa dicendo di fare altri clismi. Non riesco proprio a farne, la sera un infermiera privata procede alla rimozione manuale del fecaloma ed escono litri di liquido.
Risultato defecografia: l’indagine è stata eseguita previa opacizzazione del retto con bario ad alta densità e della vagina con mdc iodato diluito, è stato inoltre somministrato bario x os per l’opacizzazione del tenue mesenteriale. Si è dimostrata una buona distensibilità dell’ampolla rettale. La giunzione rettoanale è situata a riposo superiormente al margine inferiore delle tuberosità ischiatiche e subisce una regolare escursione durante le manovre dinamiche. Non si sono osservati fenomeni di incontinenza nel passaggio dalla posizione in dubito a quella in ortostatismo e sotto colpi di tosse (nessuno mi ha chiesto di tossire). Il pavimento pelvico è normoresistente durante la prova dinamica. La fase defecografica, valutata mediante tecnica digitale, ha evidenziato un normale tempo di apertura del canale anale e di svuotamento dell’ampolla rettale che risulta completo. Durante tale fase si osserva la comparsa di un rettocele anteriore di cm 4 e di una invaginazione intrarettale. Sulla parete posteriore del retto sono presenti incisure ascrivibili a prolassi mucosi. Regolare il calibro del canale anale.
Nei giorni seguenti l’esame sono tornata ad assumere il Reformix in dose di due cucchiani a sera, ho ritrovato l’appetito e per circa 3 settimane non ho avuto altri disturbi se non i soliti dolori prima dell’evacuazione ed il problema di dover evacuare 2 o 3 volte. Sono tornata dal gastroenterologo che informato di tutto ha deciso di non procedere all’esame del transito e mi ha inviata da un chirurgo per l’impianto di un Neuromodulatore sacrale. Mi sono recata dalla Prof.. Indinnimeo M. che mi ha prescritto rettoscopia, rettomanometria, colonscopia, esami ematici, Rx 2proiezioni del coccige e bref test al lattosio.
Le mie condizioni vanno peggiorando di giorno in giorno, riesco ad evacuare pochissimo e pieno di muco, ho dolori forti al centro del basso ventre che si irradiano a tutto l’addome e mi impediscono anche di camminare. Di mia iniziativa sto prendendo Asacol 400 2 volte al dì, non so se è giusto ma m’aiuta, ed ho ridotto la dose di Reformix associandola con una sola busta di Movicol, dose che riesco a tollerare.

Questi dolori possono dipendere dal rettocele che si infiamma, ed è giusto usare Asacol?
L’impianto del neuromodulatore sacrale è completamente reversibile o qualche nervo viene danneggiato?
Sarebbe più giusto procedere prima ad un intervento sul retto e poi al neuromodulatore? Cosa Fare?
Dopo sarà comunque possibile studiare e capire perché soffro di questa stipsi che mi tormenta da sempre?
Infinitamente Grazie per la tutta Vostra attenzione e pazienza nel leggermi.



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Dr. Giuseppe D'Oriano Chirurgo oncologo, Colonproctologo, Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Chirurgo d'urgenza 12.6k 359 4
Cara Utente
Nessun intervento sul retto.Il rettocele e il prolasso interno non sono nel tuo caso responsabili di stipsi da ostruita defecazione,infatti,la defecografia dimostra il totale svuotamento del retto.Se sarà confermata la possibilità di risolvere la tua stipsi con l'impianto di un neuromodulatore sacrale,l'effettiva necessità ed efficacia della neuromodulazione, sarà valutata dai risultati di un test dopo un impianto temporaneo di elettrodi(PNE test).
Auguri Dr.Giuseppe D'Oriano

Dr.Giuseppe D'Oriano Docente Scuola Speciale A.C.O.I. di Coloproctologia. Chirurgo Colonproctologo.
www.drgiuseppedoriano.blogspot.com

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dopo
Utente
Utente
Pregevole Dott. D'Oriano la ringrazio per la sua tempestiva risposta.
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dopo
Utente
Utente
Pregevolissimi Dott.ri sono ancora qui con un nuovo interrogativo.
é da un po' di tempo che non mi sentivo più bene ma ho sempre dato la colpa ai problemi intestinali e ad eventuale stress ora però forse si inizia a far luce su tutti quei disturbi che accuso da 8 anni e sono andati peggiorando senza che mai nessuno ci avesse capito nulla.
In seguito a due episodi confusionali con quasi perdita di coscienza e totale assenza di forza agli arti (immobilità) mi sono recata al PS e li mi hanno fatto un RMN encefalo:
Esame eseguito con sequenze pre e post DWI, TSE FLAIR e GE multiplanari. Non sono presenti aree di restrizione della diffusione parenchimale. Alcuni foci glicotici in sede giunzionale prevalentemente in sede frontale bilateralmente, verosimilmente espressione di episodi vasculitici. Alterazione morfologica del corpo calloso con marcata atrofia della porzione più posteriore del tronco, con regolare rappresentazione dello splenio. Non sono presenti lesioni occupanti spazio intra ed extra-assiali. SV in asse, di regolare morfologia e dimensioni. Normale ampiezza degli spazi liquorali della base e del mantello. Non modificazioni patologiche dopo mdc.
Esito a domicilio
Si invia in ambulatorio di neurologica

Considerando che la prova per l'impianto neuromodulatore sacrale era programmata per marzo e che dopo non potrò più sottopormi a RMN CHE MI CONSIGLIATE
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Dr. Giuseppe D'Oriano Chirurgo oncologo, Colonproctologo, Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Chirurgo d'urgenza 12.6k 359 4
Gentile Utente
Senza ombra di dubbio le consigliarle prima la consulenza Neurologica.
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Utente
Utente
mille grazie dott.D'Oriano scusi la brevità ma non mi sento per niente bene, visto che le cose vanno per le lunghe ed io sto ogni giorno peggio mi recherò al PS
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