Dolore anale post defecazione

Buongiorno Dottori, ho il seguente problema che si trascina da molti mesi ormai: spesso dopo aver defecato (soprattutto quando le feci sono più rigide) mi rimane una sensazione di irritazione e di tensione nell'ano che dura anche diverse ore. Inoltre spesso accuso fastidi nell'ano anche quando rimango seduto per diverso tempo (a prescindere dalla defecazione), ma in realtà la sintomatologia irritativa e dolorosa si fa più forte appunto dopo la defecazione. Aggiungo che mi è stata diagnosticata da più di un anno una prostatite cronica che a detta dello stesso urologo ha tempi di guarigione molto lunghi purtroppo. L'urologo ha sempre attribuito i fastidi anali ad un dolore riflesso della prostatite. Ciò nonostante in tutti questi mesi ho voluto richiedere dei consulti anche ad altri medici, che però mi hanno posto solo tanta confusione. Vi descrivo l'escursus delle visite:
1)aprile2011 - sono stato visitato da un medico chirurgo presso l'ospedale Moscati di Aversa (CE) e mi riscontrò una ragade anale ad ore 6 e anoproctite;
2)dopo 15gg fui visitato da un altro medico chirurgo presso una clinica dove lavora un mio carissimo amico e mi disse che a livello anale non c'era nulla, ma che piuttosto apparivo troppo contratto a livello muscolare e la prostata si presentava infiammata;
3)maggio2011 - fui visitato al pronto soccorso dell'ospedale di Marcianise (CE) da una dottoressa che rinvenne tutto nella norma;
4)agosto2011 - fui visitato da un proctologo del II policlinico di Napoli, il quale stavolta rinvenne la presenza di emorroidi di II grado, ma nessuna ragade;
Gentili dottori, so bene che in questi casi è opportuna una visita vera e propria, ma voglio capire, dalla descrizione dei miei disturbi, verso quale teoria propendete:
- di notte mai nessun fastidio anale;
- al risveglio nessun problema, dopo aver defecato (soprattutto se le feci dure) dopo aver terminato ed essermi lavato rimane una sensazione di irritazione e tensione nell'ano che si accentua se subito dopo mi siedo. Ed ho anche la sensazione come se nell'ano mi pungesse;
- non ho mai avuto perdite di sangue dall'ano o nelle feci;
- non ho mai ravvisato fuoriuscita di tessuto o prolassi dall'ano, l'unica cosa che noto è cha a volte sembra che l'orifizio anale sia più carnoso del solito, ma forse è una cosa naturale dopo aver defecato;
- se passeggio questo fastidio si riduce;
Gentili dottori, in base alla mia descrizione ritenete più plausibile che tale sintomatologia sia da ricondurre più probabilmente a:
- ragadi anali;
- emorroidi;
- dolori riflessi della prostatite;
Grazie mille
Saluti
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Dr. Roberto Rossi Gastroenterologo, Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Colonproctologo, Chirurgo d'urgenza 7.6k 207 8
Gentile signore, evidentemente ci vorrebbe la sfera di cristallo per rispondere ad un simile quesito senza una visita approfondita con proctorettoscopia. Le sue opzioni sono tutte valide poichè ognuna di queste patologie è in grado di causare i disturbi che riferisce. Non per confondere ancora oiù le idee ,ma anche una coccigodinia(ovvero un dolore a carico del coccige) potrebbe essere preso in considerazione. Nelle affezioni prostatiche tutto il perineo(ed anche il coccige) può essere interessato dalla flogosi e di conseguenza accentuare il dolore.

Dr. Roberto Rossi

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Dr. Vincenzo Adamo Chirurgo d'urgenza, Colonproctologo, Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente 215 6 1
Gentile utente, molto probabilmente la sua sintomatologia potrebbe essere correlata alla presenza di una ragade anale.
La prostatite cronica dovrebbe darle un fastidio costante nelll'arco della giornata con dolore e senso di tensione perineale, tenesmo rettale, disuria ecc.
Penso sia corretto ripetere una valutazione proctologica con anoscopia ed eventualmente provare una terapia topica a base di creme a base di ca-antagonisti per cercare di risolvere il problema.
Cordiali saluti

Dr. Vincenzo Adamo

[#3]
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Utente
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Scrivo per informare il Dottor Adamo che sono stato visitato ieri pomeriggio da un medico chirurgo che ha confermato la presenza di una ragade anale superficiale. Il medico ancor prima di effettuare l'ispezione digito-rettale, con la sola divaricazione delle natiche, si è subito accorto della presenza di una ragade anale superficiale. Mi ha spiegato che è probabilmente curabile poiché non troppo profonda. Mi ha prescritto una pomata da applicare due volte al giorno (Ruscoroid) e mi ha consigliato di avere una alimentazione ricca di scorie e acqua per ammorbidire le feci.
Il dottore mi ha spiegato che in caso estremo si può intervenire con un facile intervento chirurgico.
Poiché come ho già spiegato sono affetto da prostatite cronica da circa un anno e mezzo, e lo stesso urologo mi ha suggerito di non insistere con cure farmacologiche ma soffermarmi di più sullo stile di vita, chiedo al Dottor Adamo se la presenza della ragade possa essere causa scatenante della sintomatologia prostatica, oppure le due cose sono indipendenti. In altri termini ritiene che la prostatite possa essere causata dalla ragade? Il medico che mi ha visitato ieri mi ha anche evidenziato il fatto di avere i muscoli anali molto contratti e rigidi, a tal fine mi ha consigliato di eseguire un paio di volte al giorno un leggero massaggio all'interno dell'orifizio anale con un guanto in lattice lubrificato.
Dottore vorrei avere una sua opinione....
Grazie
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Dr. Vincenzo Adamo Chirurgo d'urgenza, Colonproctologo, Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente 215 6 1
Gentile utente la ragade anale non è causa di prostatite.
La ragade anale è causata nella maggior parte dei casi alla presenza di un ipertono cioè contrazione eccessiva, di uno dei muscoli che compongono lo sfintere anale. Molte volte una condizione di intenso stress psico-fisico come può essere una prostatite può causare l'insorgenza di un importante ipertono sfinterico e di conseguenza l'insorgenza di una ragade anale.
Mi permetto però di dire che la cura della ragade si basa sulla conoscenza della sua eziopatogenesi, per cui il Ruscoroid non ha alcun effetto terapeutico , invece come le ho già scritto in precedenza il trattamento medico si basa sull'utilizzo di pomate a base di ca-antagonisti che hanno lo scopo di ridurre l'ipertono dello sfintere interno e di favorire la cicatrizzazione della ragade.Per il resto dei consigli ricevuti sono perfettamente in sintonia con quello che farei io.
Cordiali saluti. Mi tenga aggiornato.
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Dottor Adamo, grazie ancora per la disponibilità che mi ha dimostrato. Voglio dirle che questa mattina mi sono sentito per telefono con un parente a cui ho spiegato ciò che mi è stato detto dal medico in merito alla ragade che mi è stata riscontrata. Bene, mio cugino mi ha detto esattamente ciò che mi ha detto anche lei. Le riporto le sue parole: "Allora, la ragade va curata, ne ho sofferto anche io, secondo il mio modestissimo parere il ruscoroid è troppo "leggero", una sorta di entry level delle creme per ragadi emorroidi, prima di arrivare alle creme a base di nitroglicerina (non ridere, è proprio così), ti consiglio di acquistare anche Antrolin, non occorre la ricetta e è sicuramente più adatta del ruscoroid.
Vedrai che risolta la ragade starai meglio anche con i sintomi." Ho letto su torrinomedica che Antrolin viene proprio usato nel Trattamento della ragade anale e proctalgie in genere associate ad ipertono sfinterico anale.
Io ho pensato di terminare i 10gg di Ruscoroid e vedere come va. In caso di persistenza della ragade proverei con Antrolin.
Dottore lei cosa ne pensa? Antrolin è un buon farmaco oppure me ne consiglia altri?
Inoltre volevo dirle che il medico che mi ha visitato mi ha anche chiesto, almeno un paio di volte al giorno, di eseguire un massaggio all'interno dell'ano con un dito guantato lubrificato. Lo sto facendo ma sempre procurarmi un pò di dolore. Pensa che non dia problemi? Grazie e saluti
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Dr. Vincenzo Adamo Chirurgo d'urgenza, Colonproctologo, Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente 215 6 1
L'Antrolin è attualmente il farmaco che viene maggiormente utilizzato per la terapia medica della ragade anale. Un'altro farmaco è fatto a base di nitroglicerina che funziona bene ma spesso da cali pressori e cefalea intensa.
Ritengo assolutamente indicato il trattamento con antrolin .
Anche io consiglio ai miei paziente di eseguire i massaggi del perineo e dell'ano ma mentre si eseguono degli sciacqui per es. sul bidet con acqua tiepido-calda poichè aiuta e contribuisce a rilassare lo sfintere interno e la muscolatura perineale.
Cordiali saluti.
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Buongiorno Dottor Adamo, non mi giudichi un rompiscatole ma le scrivo nuovamente per chiederle delle ulteriori info sulla base di quanto ci siamo già detti in precedenza.
Poiché ho già iniziato la terapia con Ruscoroid crema riterrei opportuno completare i 10 giorni di terapia (20 applicazioni) come prescritto dal medico che mi ha riscontrato la ragade anale.
Come già le ho detto anche un mio caro parente mi ha indicato l'Antrolin come pomata efficace per questo tipo di trattamenti, e che il Ruscoroid è troppo leggero.
Se alla fine di questi 10gg di Ruscoroid la situazione dovesse rimanere invariata secondo lei potrei già passare direttamente all'Antrolin (visto che si vende senza ricetta) oppure dovrei fare passare un periodo di pausa? Ho già eseguito 6 applicazioni di Ruscoroid ma al momento il dolore anale non è ancora passato. Inoltre quando mi metto la pomata e provo a massaggiare nell'ano provo dolore, è normale secondo lei?
Di norma la terapia con Antrolin crema quanto tempo dura e soprattutto dopo quante applicazioni si dovrebbe iniziare una scomparsa del dolore? Se la ragade è effettivamente superficiale per sua esperienza ci sono buone possibilità di guarigione con l'Antrolin? L'Antrolin essendo più forte del Ruscoroid può produrre effetti collaterali?
La ringrazio ancora per la disponibilità che vorrà offrirmi....cordiali saluti...
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Dr. Vincenzo Adamo Chirurgo d'urgenza, Colonproctologo, Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente 215 6 1
La terapia con Antrolin può iniziarla tranquillamente quando vuole.
Il ruscoroid e l'antrolin sono due cose completamente diverse , non è che uno e più leggero dell'altro, se dobbiamo parlare in termini scientifici bisogna dire che sono due cose completamente e radicalmente diverse.
Il trattamento con antrolin va eseguito per 45 gg con due applicazioni al giorno.
La risposta dipende da molteplici fattori tra i quali principalmente la data di insorgenza della ragade ,il grado di ipertono dello sfintere interno ecc comunque se è efficace in media i suoi effetti si evidenziano nell'arco di 7 - 10 gg dall'inizio del trattamento.
Gli effetti collaterali ( mai avuto effetti collaterali nella mia esperienza) possono essere legati ad un lieve calo pressorio.
Cordiali saluti.
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Buongiorno Dottor Adamo, le scrivo per informarle che a distanza di 6gg dall'inizio dell'assunzione del Ruscoroid per la mia ragade anale non ho ottenuto alcun beneficio. A questo riguardo stamattina ho contattato il chirurgo che mi segue spiegandogli la situazione e chiedendogli di poter passare ad ANTROLIN CREMA. Mi ha risposto che a suo giudizio l'una vale l'altra e che se non dovessi ottenere alcun beneficio nemmeno con Antrolin sarà il caso di sottopormi ad intervento chirurgico.
Le scrivo poiché lei dal principio mi aveva anticipato l'inefficacia (nel mio caso) del Ruscoroid e la maggiore utilità dell'Antrolin. Ho letto il foglietto illustrativo dell'Antrolin e c'é scritto che bisogna effettuare due applicazioni al dì per almeno 21gg. Il mio medico x telefono non mi ha indicato posologia e durata del trattamento.
Ho deciso di iniziare ad usare Antrolin già da questa sera (e di sospendere Ruscoroid).
Le chiedo alcune info sperando mi possa rispondere:
1) l'applicazione della crema va fatta con il dito oppure usando il beccuccio (non è forato lateralmente ma solo sulla punta). Inoltre è meglio applicarla seduto sul bidet oppure steso sul fianco portando le ginocchia al petto?
2) per quanto tempo devo eseguire il trattamento e con quale posologia?
3) posso fare nel frattempo attività fisica come corsa e calcetto?
Gentile Dottore le chiedo infine se la presenza della ragade possa determinare i fastidi uretrali che accuso spesso dopo aver urinato ed inoltre il senso di peso perineale che avverto stando seduto per un pò di tempo? Come sa sono anche affetto da prostatite cronica e temo che le due cose siano in qualche modo collegate. La ringrazio per la sua disponibilità. Cordiali saluti.
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Dr. Vincenzo Adamo Chirurgo d'urgenza, Colonproctologo, Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente 215 6 1
La crema va applicata con il beccuccio ed un pò all'esterno massagiano don ill polpastrello. Per la quantità tenga conto di utilizzarne l'equivalente di mezzo polpastrello.
Si può mettere a letto e sul fianco sx con le ginocchia fflesse contro il petto. la somministrazione è di due volte al giorno e va continuata per 45 gg . I fastidi da lei riferiti di disuria potrebbero essere collegati ai problemi prostatici.
Cordiali saluti.
[#11]
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Utente
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Gentile Dott.Adamo, approfitto ancora una volta della sua disponibilità e professionalità per informarla che ho iniziato da 4gg l'utilizzo di Antrolin crema per la ragade che mi è stata riscontrata dal chirurgo. Ancora è presto per avere risultati. Le scrivo tuttavia per chiederle una info sull'uso di uno speciale cuscino comprato mesi fa per stare seduto sopportando meno i terribili sintomi della prostatite che mi trascino da ben un anno e mezzo. In pratica si tratta di un cuscino anti-prostatite comprato in farmacia al costo di 50euro della Alboland Italia. Ha una forma ergonomica che nella parte centrale (in corrispondenza del perineo) presenta un'area forata con una formula simile ad un 8. Ho usato questo cuscino fino ad un mesetto fa per poi riporlo da parte. Il motivo per cui ho deciso di non farne più uso è dovuto all'accrescersi dei dolori anali (forse dovuti proprio alla ragade anale). Poi lessi un articolo su internet dove si sosteneva che l'uso di cuscini a ciambella erano sconsigliati in presenza di sospette emorroidi. Preoccupato dal fatto che il dolore anale fosse dovuto proprio ad emorroidi decisi di non farne più utilizzo. Inoltre notavo che l' uso del cuscino per diverso tempo mi procurava un senso di peso e dolore in corrispondenza del sacro coccige e soprattutto nel periodo che usavo quel cuscino quando poi mi sedevo su una sedia normale avvertivo una sorta di iper-sensibilità del perineo, quasi come se quella zona si stesse abituando a quel tipo di seduta. Chiesi al mio medico curante il quale mi disse che quel tipo di cuscino non può portare come conseguenza problemi ano-rettali. Dottor Adamo, come ben avrà capito mi trovo a sopportare i sintomi dolorosi della ragade anale e della prostatite. Da 3 giorni ho iniziato un nuovo lavoro come contabile in una grossa azienda, ma lo stare tante ore seduto alla scrivania mi procura dolori forti, soprattutto al perineo e allo scroto (credo dipenda dalla prostatite). Ho provato ad usare un cuscino normale sulla sedia ma attenua di poco i sintomi. Vorrei provare a riutilizzare il cuscino anti-prostatite che usavo prima ma ho paura che possa peggiorare lo stato della ragade oppure creare problemi emorroidali. Le sarei grato se mi fornisse una sua opinione sulla convenienza o sconvenienza di questo tipo di cuscino. Il mio urologo si espresse positivamente per la prostatite, lei cosa pensa dal punto di vista proctologico? Attendo una sua gradita risposta. Grazie mille....
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Dr. Vincenzo Adamo Chirurgo d'urgenza, Colonproctologo, Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente 215 6 1
Gentile utente ,
ritengo che il cuscino non abbia alcuna influenza sulla patologia proctologica e tanto meno sulla ragade,certamente il problema più importente è legato alla sua attività lavorativa che a quanto ho capito è svolta per la maggior parte del tempo da seduto, per cui lo utilizzi senza problemi.
Cordiali saluti.
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Utente
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Dottor Adamo grazie per la replica. La mia preoccupazione riguardo all'uso del cuscino salva-prostata di cui le ho parlato nasce dal fatto che quando ne faccio uso ho la "sensazione" che da un punto di vista perineale accuso meno dolore (il perineo è meno schiacciato), mentre dopo un pò di tempo che sono seduto avverto:
- una sensazione di tensione in corrispondenza del coccige, in quanto forse mentre il perineo viene ad appoggiarsi sulla parte vuota, il coccige poggia invece sulla parte più arretrata che costituisce il bordo posteriore del cuscino, fatta in gomma rigida (tuttavia se premo sopra al coccige con le dita non ho dolore);
- una sensazione di maggiore peso a livello anale, forse dovuta alla presenza della parte forata al centro che in qualche modo fa un pò sprofondare sia il perineo che la zona più rivolta verso l'ano;
Come le ho spiegato oltre alla ragade anale ho anche una prostatite, e non vorrei che per attenuare i sintomi della prostatite (soprattutto problemi di disuria e dolore perineale) si possano andare a peggiorare i sintomi proctologici.
So che le sembro pesante, visto che già mi ha risposto, ma le chiedo a cosa si potrebbe attribuire la presenza dei sintomi che le ho menzionato, ossia la sensazione di tensione al coccige e la maggiore sensazione di peso nell'ano?
La ringrazio ancora una volta se mi vorrà fornire una risposta in merito.
Cordiali saluti
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Dr. Vincenzo Adamo Chirurgo d'urgenza, Colonproctologo, Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente 215 6 1
Penso che certamente l'uso del cuscino o della cosiddetta ciambella determini una non regolare appoggio del piano perineale e talvolta può dare una maggiore tensione muscolare. A tutto ciò si va a sommare la preoccupazione che gradualmente si sinsinua nel paziente che somatizza tale stress a livello perineale. Comunque stia tranquillo che gradualmente migliorerà . Cordiali saluti.
[#15]
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Utente
Dottor Adamo grazie ancora per la cortese replica. Mi permetto di chiederle un'ultima info in merito al trattamento con Antrolin che sto facendo x curare la ragade anale.
Innanzitutto le segnalo che ogni qualvolta che mi applico la crema all'interno dell'ano attraverso l'apposito beccuccio per un pò di tempo avverto una sensazione di leggero peso e senso di fastidio in corrispondenza del basso addome (quasi come se l'effetto immediato della crema raggiunga quella zona) Aggiungo che non ho problemi al colon né soffro di dolori addominali. Questa sensazione al basso addome mi capita nelle fasi successive all'applicazione della pomata interna. Può essere una sensazione normale dovuta all'uso della pomata?
Le volevo poi porre un ulteriore domanda: lei mi ha spiegato che la ipertonia dello sfintere anale potrebbe essere stata dovuta proprio alla condizione di stress e tensione provocata dalla prostatite e somatizzata in quella zona. Mi viene da fare una riflessione in merito: potrebbe essere che con il formarsi della ragade di proprio quest'ultima a determinare una condizione spastica del pavimento pelvico che determina uno stato infiammatorio di tutta la zona, creando quindi un ambiente inospitale per la prostata. Le chiedo questo in quanto i sintomi prostatici si sono accentuati da diversi mesi in concomitanza con l'accrescersi dei dolori anali.
Spero mi vorrà dare la sua preziosa opinione su questi miei ultimi due quesiti. GRazie.
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Dr. Vincenzo Adamo Chirurgo d'urgenza, Colonproctologo, Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente 215 6 1
Non esiste relazione tra l'applicazione della pomata ed il senso di peso al basso addome.
Probabilmente la prostatite ha causato un ipertono dello sfintere interno e della muscolatura del pavimento pelvico. Adesso si è creato un circolo vizioso tra dolore anale e prostatite che va interrrotto curando sia la ragade che la prostatite.Prosegua pure la sua cura e si faccia rivedere dal suo urologo di fiducia.
Cordiali saluti
[#17]
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Utente
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Buongiorno Dottor Adamo, dal 22 novembre ho iniziato l'applicazione di Antrolin Crema per curare la mia ragade anale (dopo aver già fatto 6gg con Ruscoroid). Applico la crema mattina e sera ogni giorno e devo ammettere che usando la crema la sintomatologia dolorosa ed irritativa nell'ano è di molto attenuata. Ciò nonostante ho i dubbi sul fatto che realmente la ragade stia guarendo, in quanto mi è capitato alcuni giorni fa di non aver potuto applicare la crema una mattina (la applico sempre dopo aver defecato) e dopo aver defecato ho avvertito maggiori fastidi e dolori. E' come se l'uso della crema renda quella zona più morbida e scivolosa in maniera da rendere più agevole il passaggio delle feci.
Nei primi giorni applicavo la crema all'esterno con il dito e all'interno con l'apposito beccuccio e mi capitava di accusare un leggero indolenzimento al basso ventre. Ne parlai con il mio farmacista di fiducia e mi disse che forse spingevo la crema troppo internamente e quindi toccava la prostata procurandomi questo fastidio. Mi suggerì di applicarla con il dito sia esternamente che internamente ed in effetti da quel momento non ho avuto più alcun problema.
Dottore lei mi disse di eseguire il trattamento x 45gg. Adesso sono quasi a metà percorso ed ho iniziato il quarto tubetto di antrolin, il chirurgo che mi visitò sa che sto usando antrolin e mi ha detto che se la cosa dovesse proseguire l'unica alternativa valida e risolutiva sarebbe l'intervento chirurgico. Lui esegue come tecnica la sfinterotomia. Ho letto che esistono più tecniche chirurgiche x questo problema, ma x sua esperienza la sfinterotomia è efficace, e soprattutto può avere effetti collaterali?? Inoltre di solito qual'è la degenza post-operatoria?
Un'ultima cosa che volevo chiederle riguarda la mia sintomatologia. Come già le ho spiegato sono anche affetto da prostatite cronica, o meglio CPPS - sindrome dolorosa pelvica cronica. L'urologo mi ha rassicurato sul fatto che con tempi lunghi la sintomatologia tende a scemare fino a scomparire, e per fortuna ho ricevuto rassicurazioni da parte di persone che ci sono passate anche loro x questo calvario. Tra i sintomi che maggiormente accuso vi è una sensazione di tensione e dolore nella zona tra lo scroto e l'ano e allo scroto, quando rimango seduto un pò di tempo. Lei ritiene che in qualche modo la presenza della ragade possa agire da trigger point di questa sintomatologia, cioé in sostanza potrebbe darsi che sia proprio la ragade a creare una condizione spastica del pavimento pelvico-perineale, con conseguente sintomatologia a carico della prostata e della muscolatura locale (perineo)? La ringrazio tantissimo se mi vorrà fornire il suo giudizio sulle questioni che le ho posto (terapia con antrolin ed efficacia - possibile intervento chirurgico e modalità di esecuzione - correlazione tra ragade e sintomatologia dolorosa perineale). Grazie. Cari saluti.
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Dr. Vincenzo Adamo Chirurgo d'urgenza, Colonproctologo, Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente 215 6 1
Ritengo necessario proseguire con l'applicazione dell'Antrolin fino al completamento della terapia. Se la terapia medica non dovesse sortire il risultato desiderato sono perfettamente d'accordo sulla necessità di dovere effettuare l'intervento di sfinterotomia interna che nel 100% dei casi è risolutivo e non ha efetti collaterali.
E' un intervento che si esegue in Day surgery quindi 24 ore di ricovero ed il recupero avviene in circa 15 gg ( la scomparsa del dolore avviene quasi immediatamente). Certamente la presenza di una ragade anale e della prostatite cronica possono causare una contrattura a volte dolorosa della muscolatura perineale. Solo la cura di tali patologie potrà risolvere il problema perineale. Prosegua la terapia in atto e non si perda d'animo.
Cordiali saluti.
[#19]
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Utente
Utente
Buongiorno Dottor Adamo, Le scrivo per informarLa che sto proseguendo dal 22/11 scorso la terapia con antrolin crema per una ragade anale. In effetti sotto terapia i fastidi ed il dolore anale è diminuito, ma non del tutto scomparso. Stando alle sue indicazioni dovrei proseguire fino a 41gg (ossia un'altra settimana circa). Ho ragione di ritenere che dal momento della sospensione della crema il fastidio torni uguale a prima, per tanto le chiedo se posso proseguire con qualche altra crema o lozione che mi faccia andare avanti qualche altro mesetto, Come le spiegai per ragioni di lavoro non posso ancora operare la ragade e preferirei tenerla un pò a bada con qualche prodotto. Non credo che posso continuare con antrolin. Un farmacista mi consigliava anonet crema.
Le voglio inoltre chiedere un'altra cosa che mi capita quando metto la crema all'interno, in pratica quando supero lo sfintere con il dito mi accorgo che verso l'interno, quando inizia subito la parte molle dopo lo sfintere interno, c'é una sorta di piccolo brufoletto (piccolissima pallina proprio come un brufoletto), può essere normale? Non sanguina e quando ci premo sopra non mi fa male.
Infine le chiedo, ma credo di averlo già fatto, se il persistere della ragade anale può fungere da trigger point (evento scatenante) della sintomatologia prostatica, in altre parole se la causa del persistere della prostatite può risiedere nella ragade.....o forse piuttosto altrove.
La ringrazio se ancroa una volta vorrà darmi il suo prezioso consiglio.
Cordiali saluti e buon nuovo anno.
Pasquale Nerino
[#20]
Dr. Vincenzo Adamo Chirurgo d'urgenza, Colonproctologo, Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente 215 6 1
L'Anonet ò essere utile nell'aiutare ad "ammorbidire" la ragade. Quella piccola pallina che sente è una piccola plica ipertrofica chiamata anche emorroide sentinella che molte volte ssi accompagna alla ragade.
Cordiali saluti.
[#21]
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Dottore grazie per la risposta. Vorrei sapere però quale è il suo consiglio sul come procedere al termine della terapia con Antrolin? In attesa di un eventuale intervento di sfinterotomia come posso procedere? Grazie mille
[#22]
Dr. Vincenzo Adamo Chirurgo d'urgenza, Colonproctologo, Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente 215 6 1
Ma secondome potrebbe fare un tentativo di mettere una pomata lenitiva come l'anonet senza problemi. Cordiali saluti.
[#23]
dopo
Utente
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Buongiorno Dottor Adamo e mi perdoni se torno a disturbarla. Ho bisogno di chiederle alcune informazioni e consigli. Domani termino i 45gg di applicazione di Antrolin Crema per curare la ragade anale. In tutto questo periodo di trattamento ho avuto fasi di miglioramento alternate a fase in cui i sintomi si facevano più forti, in particolare in questi ultimi 4-5gg ho avuto una forte riacutizzazione. Forse ha inciso il fatto di aver mangiato molto di più del solito durante le feste natalizie. Il punto è che la mia ragade si ostina a non cedere e a darmi problemi. Tutto s'iinesca dopo la defecazione e dura per gran parte della giornata, e all'interno della stessa gioranata ho delle riacutizzazioni. In questa fase non posso ancora operarmi x due ragioni:
a) non posso assentarmi dal lavoro;
b) vorrei provare strade meno invasive rispetto all'intervento chirurgico;
poiché in alcuni momenti con antrolin ho avuto qualche sollievo le chiedo se ritiene opportuno che prosegua con con antrolin oltre i 45gg che già ho effettuato (ci sono effetti collaterali o di assuefazione?) oppure cambi crema e utilizzi qualche altro prodotto da lei consigliato anche ai suoi pazienti? Inoltre le domando se ci sono tecniche o pratiche quotidiane (modi di lavarsi, esercizi ecc...) che possono aiutarmi in questi casi acuti? Grazie sempre per la disponibilità e con l'occasione buon anno!
[#24]
Dr. Vincenzo Adamo Chirurgo d'urgenza, Colonproctologo, Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente 215 6 1
Può proseguire con l'applicazione dell'Antrolin ancora 15 - 20 gg. Se la ragade persiste dopo un periodo di 45 gg di trattamento evidentemente è una che bisogna operare. Gli sciacqui ed i massaggi con acqua tiepido-calda aiutano nelle fasi di riacutizzazione del dolore. Le ricordo comunque che l'intervento richiede il ricovero di un giorno ed il recupero è abbastanza rapido. Cordiali saluti.
[#25]
dopo
Utente
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Buonasera Dottor Adamo, mi permetto di disturbarla nuovamente per chiederle una informazione sulla possibilità d'impiego di una pomata a base di trinitrina (glicerina nitrato) per la cura della mia ragade anale. Come le ho scritto sto usando già da una quarantina di giorni antrolin crema, ma con esiti altalenanti.
Ho letto che una pomata più forte ed efficace x questo tipo di problemi è a base di trinitrina (concentrazione al 2%), ma come lei stesso mi scrisse può portare cali pressori e cefalea intensa.
Una farmacia delle mie zone mi ha confermato che può realizzarmi una preparazione galenica a base di trinitrina (al 2%), ma prima di avventurarmi in sentieri pericolosi vorrei avere una sua opinione. Mi scusi se in questi ultimi tempi la sto annoiando con i miei problemi, ma le assicuro che ci sono momenti di dolore insopportabile che s'irradia a tutto il perineo, e si sovrappone ai sintomi della prostatite di cui soffro.
Gentile Dottor Adamo, ritiene utile provare l'utilizzo di tale preparato oppure conviene insistere con antrolin crema? Inoltre, in caso di utilizzo di trinitrina, la posologia dovrà essere analoga a quella dell'antrolin?
Per quanto concerne invece l'intervento chirurgico di sfinterotomia le chiedo se è consigliabile, e se soprattuto c'é una buona probabilità di risoluzione del problema. In teoria dopo quanti giorni si può tornare alle normali attività e al lavoro?
Grazie mille
[#26]
Dr. Vincenzo Adamo Chirurgo d'urgenza, Colonproctologo, Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente 215 6 1
Può certamente provare la pomata alla trinitrina con la stessa posologia e senza particolari problemi se non quelli che le ho precedentemente citato.
L'intervento è risolutivo ed il recupero con il ritorno alla normale attività lavorativa avviene nel giro di 4 - 5 , la guarigione della piccola ferita avviene nel giro di 10 - 15 gg.
Cordiali saluti.
[#27]
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Utente
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Dottor Adamo. le chiedo una info per quanto concerne le possibilità di intervento per la ragade anale. Ho letto che esiste una alternativa alla sfinterotomia che consiste nella dilatazione controllata con palloncino, che a differenza della sfinterotomia è ripetibile e non ha effetti collaterali. Ho tuttavia verificato che sono pochissimi i centri dove viene eseguita e che si tratta di una tecnica relativamente nuova. Qui in campania ho trovato un centro medico privato (chirurgia oncologia Gaeta) dove eseguono questo tipo di tecnica operatoria. Gradirei avere una sua opinione sulla questione. Inoltre le domando se prima di ricorrere all'intervento sarebbe opportuno provare anche con i dilatatori Dilatan Plus, visto che sono certo che l'eziologia della mia ragade risiede nella presenza di un forte ipertono sfinteriale dovuto alla prostatite cronica.
Grazie mille
Pasquale
[#28]
Dr. Vincenzo Adamo Chirurgo d'urgenza, Colonproctologo, Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente 215 6 1
La dilatazione con palloncino ( non ho esperienza a rifuardo) potrebbe essere una alternativa anche se nei casi ribelli al trattamento medico eseguo la sfinterotomia. Questa tecnica infatti permette di risolvere l'ipertono sfinteriale effettuando una sezione chirurgica dello sfintere in una zona ben precisa.
L'utilizzo di dilatatori anali certamente potrebe essere una strada da percorrere nell'attesa dell'intervento chirurgico.
Se vuole il mio parere visti i risultati finora ottenuti le consiglio di farsi operare.
Cordiali saluti.
Prostatite

La prostatite è un'infiammazione della prostata molto diffusa. Si manifesta con bruciore alla minzione, può essere acuta o cronica: tipologie, cause e cura.

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